Contenuto riservato agli abbonati
A leggere le prime pagine dei giornali, ascoltare i commenti in tv e scorrere le lamentele sui social network, sembrerebbe che la caduta del governo Draghi, arrivata dopo che mercoledì M5s e centrodestra hanno deciso di fare mancare la fiducia all’esecutivo, sia una tragedia epocale da cui il paese potrebbe non riprendersi più. “Vergogna”, “L’Italia tradita”, “L’ora più buia”, titolano i quotidiani oggi. Eppure la legislatura stava per entrare nel suo ultimo semestre.
Un esecutivo debolissimo
È davvero l’apocalisse che media, analisti e Partito democratico stanno dipingendo in queste ore? «Ma via, era un governo che sarebbe finito tra sei mesi», dice a Tempi il politologo Giovanni Orsina, professore di Storia contemporanea e direttore della School of Government alla Luiss Guido Carli. «È vero, ci aspetta un autunno difficile, e personalmente penso che sarebbe stato meglio avere Draghi a Palazzo Chigi fino a dicembre, senza di lui l’Italia perde prestigio a livello internazi...
Contenuto a pagamento
Per continuare a leggere accedi o abbonati
Abbonamento full
€60 / anno
oppure
Abbonamento digitale
€40 / anno