«Confratelli, un po’ di buon senso». Gesuita contro i gesuiti di “Études” che ripubblicano le vignette di Charlie Hebdo

Di Redazione
13 Gennaio 2015
La rivista francese della Compagnia rilancia «per solidarietà» i disegni anticattolici blasfemi del settimanale. La protesta di padre Jean-François Thomas

«Non mi faccio illusioni sugli effetti che avrà questa mia protesta ma desidero comunque avanzarla, sapendo che un buon numero di gesuiti della mia comunità prova le stessa cose anche se non può o non osa esprimersi». Comincia così la lettera di protesta che padre Jean-François Thomas, gesuita francese, ha inviato all’autorità competente della Compagnia per protestare contro la rivista dei gesuiti Études.

«SCHIODATEMI». Questa infatti, per dimostrarsi vicina alle vittime dell’attentato contro la redazione di Charlie Hebdo, ha deciso di «ripubblicare qualche caricatura [del settimanale satirico] che riguarda il cattolicesimo» per esprimere «solidarietà ai nostri fratelli assassinati e alle altre vittime». Una delle quattro vignette ripubblicate mostra Gesù che chiede di essere «schiodato» per partecipare al conclave, in un’altra appare Benedetto XVI in versione gay che esclama «finalmente libero» dopo aver rinunciato al soglio papale. La rivista dei gesuiti francesi però non ha avuto il coraggio di pubblicare quella più celebre, con le tre persone della Trinità intente a sodomizzarsi a vicenda.

«LIBERTÀ DI BLASFEMIA?». «Noi non condividiamo, spero, nessuno dei “valori” ordinari di questo settimanale», scrive padre Thomas, secondo il quale «l’orrore dell’attentato non può» far dimenticare che «la libertà di espressione non è la libertà di offendere giorno dopo giorno i credenti e di commettere blasfemia contro Dio stesso». Il gesuita precisa che «non c’è alcun bisogno di una legge contro la blasfemia», basterebbero «buon senso, buon gusto e rispetto». E se «l’umorismo, anche sgradevole, può far ridere», la volgarità «eretta ad assoluto fa piangere e non fa che attirare ancora più odio».

LA COMPAGNIA NON È CHARLIE HEBDO. L’ultimo numero di Charlie Hebdo ne diceva di tutti i colori su Dio, Maria e la nascita di Gesù. Si può discutere sul diritto del settimanale di pubblicare blasfemie, «ma che una rivista della Compagnia lo faccia è scandaloso. La peggiore è quella su Benedetto XVI perché è quasi diffamatoria. Quanto alla violazione del dramma della Crocifissione, è spregevole. Non credevo che certi gesuiti potessero ridere di un soggetto del genere. Io personalmente piango ogni giorno a causa del mio peccato e di tutte le sofferenze vissute sulla carne da tanti cristiani perseguitati, molto meno difesi dalla redazione di Études».

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16 commenti

  1. giovanni

    Chi ha deciso di pubblicare le vignette va sodomizzato!!!

  2. Livio

    evvai, brava rivista gesuita, aperti al mondo, applausi applausi. Adesso si che vi faranno i complimenti perchè siete “gggiovani e mmmmoderni”.

  3. MarcoL

    Depauperati del senso del Sacro diventiamo come atei alla Charlie Brown.

    1. Leo

      @MarcoL

      E’ un effetto della relativizzazione di Cristo che in occidente prende l’avvio con la Riforma luterana.

      Nel 2006 mons. Paglia a proposito del discorso di Benedetto XVI a Regensburg disse che ”Senza Dio, i conti sull’uomo e sul mondo non tornano”. Il Papa riecheggiava cosi’ il dramma dell’umanesimo ateo: dopo aver eliminato Dio, elimina anche l’uomo. E la storia dell’Europa ne e’ una triste conferma. Questo portava il Pontefice a dire agli europei che i popoli dell’Asia e dell’Africa non hanno paura della scienza dell’Occidente, ma della sua negazione di Dio.

      1. Raider

        I duetti cinguettanti fra i mistificatori sono impareggiabili, quanto a ipocrisie che corrono l’una in soccorso dell’altra.
        Il birignao più facile è “la perdita del sacro”: com dire che gli silamici sono qui per ripristinarlo, per punirci e insegnarcelo amorevolmente a colpi di fatwe, assassini, terrorismi, moschee che sorgono in tutta Europa, immigrazione massiccia, dhimmitudine incombente.
        Ma la cosa più disgustosa è estrapolare le parole di papi a Santi, meglio se nella stessa persona: e in questo, il mistificatore-in-capo è il primo di tutti. Cita il Discorso di Ratisbona fingendo che fosse diretto a altri o vertesse sulla corrispondenza fra Melantone e Erasmo da Rotterdam, anziché del dialogo a viso aperto e senza ipocrisie fra un cristiano e un musulmano, su cui Bendetto XV ebbe parole inquiivocabili. Tanto che a offendersi a sangue furono gli islaqmici, dalla medina di Rawalpindi alle massime autorità dell’università islamica del Cairo, con proteste di piazza e note diplomatiche ufficiali.
        Il volgare mistificatore
        – che non ha alcuna vergogna a mentire anche riguardo al proprio nickname;
        – che sulla scienza occidentale sorvola, dopo avere millantato la ‘scienza’ islamica, come gli hanno inseganto i suoi maestri in mistiticazione storica e teologica,
        non ha alcun ritegno a venire a parlare, da mistificatore manifesto e conclamato qual è, della “negazione di Dio.”
        E’ lo stesso mistificatore che solo qualche notizia più su citava, chirurgicamente mistificando, papa Francesco, che non avrebbe nominato i musulmani dopo i recenti fatti parigini su cui il mistificatore ha copincollato le paranoie reperite sul web. E ha omesso di ricordare che papa Francesco ha chiesto alle più alte autorità islamiche, non protestanti, di esprimersi in modo forte e vincolante contro la violenza commessa dagli adoratori del Corano come attributo divino: che, come tale, non può essere – a rigore – interpretato, ma solo rigorosamente applicato.
        Il mistificatore, dunque, falsifica sia Cristo, papi e Santi che Allah e Maometto. Un impostore tutto d’un pezzo – andate a sapere di che.

        1. Marianna

          Lei è malato, reciti il rosario e preghi Dio di darle la tranquillità mentale

          1. Raider

            Non so a chi si riferisca lei, ma se invita a non attaccare sul piano personale, prenda sul serio lei per prima gli inviti che rivolge al prossimo.

        2. Marianna

          la smettete di macchiare le pagine di tempi trascinandovi dietro le vostre beghe personali? scambiatevi le email e parlate in privato. diamine

          1. Raider

            Guardi, Marianna, che non c’è nulla di personale, da parte mia. Vedere prese a pezzetti le parole di un papa o un altro e poi, stravolgerle per cucirle a paranoie complottistiche, è qualcosa che non ha nulla a che fare con quello che pensa lei
            Se esamina quanto viene affermato da una parte e dall’altra riguardo non le dietrologie e le macchinazioni fantasiose, ma fatti concreti e verificabili come, nel caso du cui sopra, il discorso di Benedetto XV a Ratisbona e le sue conseguenze nel mondo islamico e in quello, come suol dirsi, laico, lei si potrà fare un’idea più precisa, nel caso lei non se la sia ancora fatta, riguardo le polemiche pretestuose e le mistificazioni appositamente imbandite da chi falsifica anche i propri nickname. E non sono io, quello.

        3. MarcoL

          Di grazia, dove avrei scritto che approvo il massacro dei blasfemi per mano degli islamisti? Rammenta che mettere in bocca altrui parole mai pronunciate era una pratica diffusa tra i farisei e i sadducei di neotestamentaria scrittura. Se vuoi dialogare con mè – tempo permettendo – sono lieto di accontentarti, purchè tu non faccia il Bastian contrario mosso da odio politico o chissà quale altra ragione non ancora manifesta.

          1. Raider

            Non si capisce a chi si rivolge dandogli del “tu” di grazia e giustizia uno come il complottista filo-islamista qui sopra: che, mentre viene a pietire dialogo franco e non insulso e a vuoto, intanto che non smette di inveire coma la volta in cui, nel darmi del troll per interposta citazione wikipedika, si trolleggiò da solo. Nemici immaginari e accuse fantasmatiche per citazioni che non c’entrano niente rientrano a pieno titolo nelle attitudini psicotiche di cui il complottista in seconda ha dato ampia prova: ma tant’è.
            Siccome intendo rintuzzare nella strozza tutte le infamie che scappano di bocca a questi mistificatori, specialmente se escono allo scoperto e non copincollano, se non per citare il Santo Vangelo allo stesso titolo, con la stessa fondatezza e ponendolo allo stesso livello delle dietrologie che acreditano cinguettandosele l’un l’altro come musica divina per autodenigrarsi come troll a norma di wikipedia in versetti, dirò solo che il secondo fra contanta disennatezza, a suo tempo, ha riconosciuto, senza mai smentirsi, pentirsi o scusarsi, che
            – sì, effettivamente, una certa “suscettibilità” islamica qualche problema lo crea: ma tutto si può risolvere se noi – noi – ci comportiamo bene: cioè, da dhimmi, da sottomessi, se rinunciamo a fare valere il nostro diritto, per es., a dire NO all’immigrazione proprio per non finire, appunto, come i cristiani e altre minoranze ex maggioranze nell’Islamistan;
            – ha incitato, prima degli altri due suoi compagni di jihad internettiano, a fare la cosa più cristiana che, secondo questo fior di cristiano col Vangelo che gli pende dalle labbra, esista: guerra guerra guerra contro la “triade diabolica” o qualunque altra cosa o persona rifiuti le teorie complottiste e le mistificazioni come quella, contro cui nulla costui ha da dire con tutto il Vangelo dalla sua, del Discorso di Ratisbona: che, a dire del primus inter pares fra i mistificatori, avrebbe riguardato i protestanti, con tutto il popo’ combinato disposto di fuoco e fiamme delle reazioni islamiche al dialogo fra Manuele Paleologo e un dotto islamico. Quasi che Benedetto XV fosse dalla parte dell’islamico e gli islamici, università di al Azhar in testa, dalla parte dei protestanti.
            Lo stesso per quanto rigarda le dichiarazioni di papa Francesco: che, chissà perchè, sono state indirizzate, com’è giusto, ai leader di tutti i governi e di tutte le religioni: ma, “in modo particolare si legge nella nita ufficiale, si rivolgeva ai leader “politici, intellettuali, religiosi islamici”: cui il mistificatore con cui si cambiano link e carinerie non fa cenno: e per non essere da meno, l’anima così gentile da rammentare, intanto che scorda il papa, il suo santo patrono con Luca Matteo e Giovanni, nemmeno fa notare al dimenticanza, nello stile del citazionismo manipolatorio che è così congenito e in cui così brillantemente eccellono.
            Ecco. Con quale faccia tosta può appellarsi al dialogo chi mistifica così, su questo come su altro, in grande scala come nel piccolo cabotaggio, è, appunto, cosa che gente come costoro può farsi spiegare da qualche analista che non gli abbia consigliato di inventarsi allucinazioni compensatorie.
            Sarebbe stato bello se, invece di vedere questa gente – animata, ora, da tanti buoni proposte di dialogo a mezza bocca – lanciare accuse dal vangelo internettiano wikipedia al Santo Vangelo mistificandoli entrambi, i soliti tre più ausiliarie di rincalzo avessero pensato a confutare i dati storici, culturali, teologici, statistici, anche di fonte vaticana, loro opposti; anzi, sarebbe bastato anche di meno: che avessero dato conto delle chicche da pataccari che spacciano con tanto puntiglio fanatico su questo blog. Non è stato così. Ne ha sofferto il dialogo che, ora, il secondo in ordine d’entrata nelle paranoie complottiste rivendica piangendo miseria: se ne è giovata la consapevolezza delle buone ragioni loro opposte.

      2. yoylo

        Cattolicesimo è sicuramente il cristianesimo originario, ma siete dei pessimi apologeti. Cristo vuole la salvezza delle pecore smarrite, non il loro massacro per mano dei tagliagola di Allah.

    2. Melegari Pierluigi

      Questo gesuita ha parlato con la mia bocca; se non si pone un limite anche le vignette diventano violenza e possono uccidere. Ringrazio questo gesuita che si dissocia dal pensiero unico dei suoi confratelli dei quali non comprendo come possano condividere queste blasfemie contro la loro stessa fede.

      1. yoylo

        Se parli con me, non sono gesuita. Mi riferivo in particolare ai complottisti finto cattolici. Tuttavia, anche tu hai interpretato bene il mio post.

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