Carceri, affossata l’amnistia. «Quand’è che il Pd e la minoranza forcaiola risponderanno all’emergenza?»

Di Chiara Rizzo
07 Marzo 2014
Bernardini (radicali): il no della Camera alle misure di clemenza è «una nuova pagina buia nella storia della nostra degradata democrazia. Non a caso l'Europa ci ha bocciato di nuovo»

«La Camera dei deputati ha segnato due giorni fa un’altra pagina buia che si aggiunge al gigantesco libro della sempre più degradata democrazia italiana». Così la segretaria dei Radicali italiani Rita Bernardini commenta a tempi.it la relazione adottata dall’aula di Montecitorio martedì sera, un testo proposto dalla presidente Commissione Giustizia, Donatella Ferranti (Pd), inteso ad accogliere il messaggio del presidente Napolitano alle camere (ottobre 2013) sulla situazione devastante delle nostre carceri affossandone però il contenuto centrale, ovvero indulto e amnistia. «Relazione scialba e pretestuosa», attacca Bernardini, che invece dà atto «a Forza Italia e al suo capogruppo Renato Brunetta di avere presentato una relazione alternativa, purtroppo respinta dall’aula, dal contenuto profondamente radicale e perfettamente corrispondente agli auspici del messaggio del presidente della Repubblica».

Malgrado l’altra sera a Montecitorio tutti abbiano parlato di emergenza carceri, l’ipotesi di concedere amnistia e indulto è stata “buttata fuori dalla porta” grazie ai voti del Pd e anche di Sel. Come commenta quanto avvenuto?
Il commento migliore lo ha fatto ieri il Comitato dei ministri al Consiglio d’Europa, chiamato a verificare se le condanne commutate dai paesi avranno un esito: ebbene il Comitato ha detto da Strasburgo che le misure prese sinora dall’Italia sono «insufficienti». In vista della scadenza del 27 maggio, data entro la quale l’Italia deve mettersi in regola, pena una maxi sanzione, il Consiglio ha espresso «preoccupazione perché il rimedio preso in considerazione sinora per risolvere il sovraffollamento nelle carceri è unicamente compensatorio e utilizzabile solo in casi limitati». È il migliore commento su quanto è avvenuto alla Camera, dato che l’aula ha approvato la relazione della Commissione Giustizia che non faceva altro che elencare i provvedimenti presi. Gli stessi che però l’Europa reputa inadeguati a risolvere un problema cronico che rappresenta il volto dell’antidemocrazia. Abbiamo da rispondere a tante domande che ci ha posto il Consiglio d’Europa in merito alle condanne per l’irragionevole durata dei processi, altro problema trattato dal messaggio di Napolitano, a cui l’Italia non è riuscita a dare risposta. Mi chiedo quando la maggioranza, e la minoranza forcaiola, risponderanno a questa emergenza antidemocratica. Dove vogliono portare questo paese?

Pensa che la posizione del Pd, maggioranza alla Camera, possa cambiare?
Il segretario del partito e presidente del Consiglio Matteo Renzi ha già detto di essere contro amnistia e indulto. Adesso, dopo la risoluzione del Comitato europeo, il ministro Orlando ha ammesso che il decreto cosiddetto “svuota carceri” non basta. Ha ammesso che «abbiamo dato una valutazione positiva su alcuni interventi fatti finora, che però sono insufficienti» e che il governo sarebbe intervenuto sulla «distorsione» che si è creata nel sistema penitenziario. Ma vorrei sottolineare che l’Europa parla di “tortura”, non di “distorsione”. Orlando dice «interverremo», ma non si sa nemmeno come.

Dopo la relazione approvata il 4 febbraio alla Camera, cosa può succedere di nuovo in Parlamento?
I provvedimenti di amnistia e indulto sono calendarizzati in Commissione Giustizia, ma i lavori vanno molto a rilento. È tutto bloccato. Per quanto riguarda il messaggio di Napolitano alle camere il Senato invece non prevede alcuna discussione.

E voi radicali cosa farete adesso?
Io sicuramente attendo di essere ricevuta dal ministro Orlando, che mi aveva chiesto un incontro e poi non si è più fatto sentire. Intanto cerchiamo di sensibilizzare anche i parlamentari sull’illegalità in cui versano le carceri attraverso il satyagraha, la nostra lotta non violenta, che conta già sull’adesione di 930 persone. Molte di queste persone sono impegnate in uno sciopero della fame, personalmente io ne conduco uno a oltranza. Altre ancora ci sostengono scrivendo direttamente ai parlamentari e chiedendo di adottare dei provvedimenti. Mancano 82 giorni alla scadenza dettata dalla sentenza europea.

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16 commenti

  1. fax1940

    Mi viene spontanea una considerazione. Giorni fa sulla Rai ho visto un servizio su un carcere nuovo, completato nel 2011 e subito dopo DONATO al comune, non ricordo quale. Il comune non sapeva cosa farsene, e adesso la struttura è un rudere. Mi sembra che ci sia qualcosa di sbagliato in questo paese. Fausto

  2. filomena

    Che nei paesi del terzo mondo in particolare quelli dove vige la legge islamica, la donna sia considerata inferiore è un fatto. Questo però non significa che gli immigrati siano più pericolosi per le donne degli italiani che guarda caso in maggioranza si rendono responsabili di femminicidio, reato che avviene quasi sempre in famiglia ad opera del maritino. Non ultimo il caso di ieri dove un marito italianissimo già con precedenti penali per violenza ha ammazzato la moglie buttandola giù dalle scale.

    1. Ellas

      E sempre in Italia una donna con la figlia hanno preso a martellate il marito epadre. Ah, evviva la parità dei sessi!

      vogliamo fare i numeri del femminicidio, Filomena? Bene allora cerca anche tra le donne musulmane picchiate o uccise. Oppure in America, dove là non so perchè, ma la donna si difende di più.

      Le donne muoiono, questo è un dato di fatto, ma già definire l’uccisione di una donna come femminicidio…voglio i dati del maschicidio, allora!

      Non scordare che veniamo da un essere chiamato homo sapiens, e non maschio o femmina sapiens.

      Il giorno che divideranno anche questa cosa saremo davvero alla frutta.

      Ecco, sono andata in OT!

      Comunque tengo a precisare che la sharia non si applica solo nel terzo mondo: in GB ci sono centinaia di tribunali islamici, e la legge inglese non può certo intervenire. Se hai sentito di processi islamici bloccati fammi sapere.

      Ergo, state attente femministe, perchè la Shariʿah si applica anche qui, tra gli islamisti che ci vivono. Speriamo di non giungere alle ronde o siamo nei casini.

  3. filomena

    Ma lo sapete che gli immigrati in carcere sono per lo più dentro per reati legati alla clandestinità e costituiscono circa il 30% dei detenuti. Eventuali indulti riguarderebbero soprattutto questi reati o altri comunque minori e non certo chi sconta pene per stupri, assassini o pedofilia.
    Prima di parlare a vanvera e dimostrare idee razziste informativi sulle condizioni carcerarie. Dentro ci stanno i disgraziati che non hanno soldi per pagarsi avvocati in grado di tirarli fuori e invece chi per esempio meriterebbe di andare dentro se la caverà con i servizi sociali

    1. Antonio

      Indulti ai clandestini? Ok,ma poi subito rimpatriati a casa loro. Non devono esistere scorciatoie ambigue per entrare in un Paese straniero, Paese che poi si ritrova pieno di balordi a ciondolare. Ma che vogliamo diventare, una succursale del terzo mondo, mentre laureati, imprenditori e relativi capitali, tecnici… espatriano? E poi sempre con questa fregnaccia dei “poveri disgraziati” detenuti. Se sono in carcere qualcosa avranno commesso e lì devono stare, piccoli e grandi che siano. Altrimenti depenalizziamo i reati, così le carceri magicamente si liberano. Idee razziste un corno, sempre ‘sto mantra, ma chi ha parlato di razze? I delinquenti italiani o immigrati con nazionalità italiana ce li teniamo (in carcere e dovrebbero pure lavorare per pagarsi l’ospitalità), di quelli non italiani, a prescindere dal colore di pelle/occhi/capelli, ne facciamo volentieri a meno. Peccato che nessuno prenda una ferma posizione contro lo scempio immigrazionista. Solo terzomondisti, solo disperati che portano degrado e pretendono pure assistenze varie. E chi ci fa la predica, molto multikulturisticamente, li respinge i “disgraziati”.

    2. Ellas

      Ok Filomena, dai pure indulti ai clandestini, ma che ne so io se al loro paese hanno già stuprato o no, se sono pedofili o spacciatori assassini? Il fatto che di qualcuno non ci siano prove qui non significa che siano impeccabili nel loro paese.

      Chissà perchè spesso gli stupratori sono marocchini, africani, indiani e via dicendo. Certo al loro paese se li beccano gli fanno il mazzo (a meno che non ci sia qualche legge di impunibilità per stupratori).

      Se tu come donna ti senti al sicuro con i clandestini accoglili in casa tua. Personalmente mi sento più sicura se ne conosco qualcuno che lavora, ha rispetto e via dicendo.
      Non è solo una questione di razza, ma è proprio che in certi paesi la donna è inferiore (e da femminista dovresti essere contraria a questo fatto).

      non serve proprio andare a fare le femen nei paesi arabi se non a farli incacchiare e renderli ancora più feroci.

      Malattie. Vero. Quanti casi di CHIK (che guarda un po’ non viene dall’Italia) abbiamo avuto? E la tbc spopola solo che non se ne parla. Quanto proviene da clandestini non registrati di cui non si sa se sono portatori o no? E i bambini non vengono neanche più separati dai malati per un buonismo antirazzista.
      Avrò il diritto di pensare alla sicurezza di mio figlio, no?

      Quindi non è solo di stupratori e pedofili che parliamo.

      E quanti documenti falsi si possono produrre all’anno?

      Il rimpatrio è buona cosa, ma tanto quelli rientrano senza problemi. Chissà che la crisi poco a poco non li faccia allontanare tutti, perchè se non ci sono soldi per la gente che lavora prima o poi non ce ne saranno anche per loro.

  4. Antonio

    il 40% circa (27-28.000 o più) dei detenuti ospitati nelle nostre carceri fa parte di quella gente spacciata dal buonismo modaiolo,multikulturalista e terzomondista come “risorsa”, ricchezza, portatori di cultura,benessere e morale. In Italia è innegabile che l’immigrazione che subiamo sia quasi esclusivamente di infimo livello. Degrado,crimine,malattie, sporcizia, costi sociali e di accoglienza elevatissimi, distruzione della nostra cultura e identità… Tutti dentro: disperati, nullatenenti, clandestini, ciondoloni, avventurieri… gente senza lavoro, senza mezzi di sostentamento o con redditi bassissimi (tanto poi ci si attacca alla mammella dello stato sociale). Per non parlare di non pochi delinquenti più o meno grossi che sul buonismo, sul lassismo della nostra legge, sull’umanitarismo riservato solo agli sbandati e mai alle vittime ci campa e prospera. Bisogna legiferare per espellere gli immigrati che non hanno casa, lavoro, permessi inordine, fedina pulita, chi non si integra e rispetta le nostre leggi, chi porta degrado e malattie. In un Paese colpito da crisi economica, disoccupazione, carovita, tassazione esagerata non ci servono assolutamente altri immigrati, considerato che 400.000 regolari hanno perso il lavoro,ma non schiodano. Come campano questi elementi?

  5. Anto100

    Ma quale amnistia!!!Gia facciamo entrare tutti nel nostro paese…ci manca solo che facciamo pure uscire tutti dai carceri!
    Cosa c’e’ di sbagliato nel far scontare la pena? Non e’ giusto x il carcerato, per la vittima e per il popolo?
    Questo finto buonismo ci portera’ al caos…

    1. Ellas

      Anto100, mi associo. E nel caos ci stiamo sprofondando da un pezzo.
      Facciamo uscire le persone dalle carceri, però dico che chi approva dovrebbe ospitarli a casa sua per un po’ e vediamo. Stupratori, assassini, pedofili vari, ladri e così via.

      Ma se io donna fossi vittima di stupro e tentato omicidio e vedessi il mio carnefiche che esce da un carcere o da un ospedale giudiziario, sarei proprio felice? Chi l’ha detto che lo perdonerei istantaneamente…non è mica come farsi un caffè: ci vuole tempo. Ferite che devono guarire!

      E la mia sicurezza dove sarebbe se vedo girare tranquillamente l’assassino dei miei bambini?

      E poi ci si stupisce se una madre ha tenuto segregata la figlia mentalmente malata per degli anni.
      Dov’è lo stato che si prende cura delle persone?

    2. carmelo

      la soluzione sarebbe fare amnistia e indulto e le spiego perché:
      1) I detenuti non possono vivere in condizioni disumane;
      2) Le riforme strutturali vanno fatte solo dopo amnistia e indulto, prima togliamo il grosso e solo dopo si fa in modo di non affollare nel tempo le carceri;
      3) E poi dalle guerre che si sentono nel mondo sarebbe ‘SERENO’ vedere uno STATO capace di perdonare.
      distinti saluti

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  6. Anto100

    Ma quale amnistia!!!
    Gia facciamo entrare tutti nel nostro paese…ci manca solo che facciamo pure uscire tutti dai carceri!
    Cosa c’e’ di sbagliato nel far scontare la pena? Non è giusto x il carcerato, per la vittima e per il popolo?
    Questo finto buonismo ci portera’ al caos…

  7. Anto100

    Ma quale amnistia!!!
    Già facciamo entrare tutti nel nostro paese…ci manca solo che facciamo pure uscire tutti dai carceri!
    Cosa c’è di sbagliato nel far scontare la pena? Non è giusto x il carcerato, per la vittima e per il popolo?
    Questo finto buonismo ci porterà al caos…

  8. Shiva101

    La politica deve rispondere in modo definitivo ai problemi e non fare enormi condoni pericolosi e immorali.

    Cosa velete fare un’amnistia globale + indulto ogni 3 anni?

    Ma non vi rendete conto di quello che dite?

    1. carmelo

      la soluzione sarebbe fare amnistia e indulto e le spiego perché:
      1) I detenuti non possono vivere in condizioni disumane;
      2) Le riforme strutturali vanno fatte solo dopo amnistia e indulto, prima togliamo il grosso e solo dopo si fa in modo di non affollare nel tempo le carceri;
      3) E poi dalle guerre che si sentono nel mondo sarebbe ‘SERENO’ vedere uno STATO capace di perdonare.
      distinti saluti

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  9. malta

    Chiara Rizzo mi faccia capire se ho capito:
    1. la giustizia italiana mette dentro tutti quelli che vuole, anche senza processo e fa uscire a caso le persone. ->la soluzione è mandare fuori le persone già condannate? oppure riformare la giustizia?
    2. le carceri sono le stesse dal dopoguerra e abbiamo più dipendenti statali che la città di Roma intera ->la soluzione è mandare fuori le persone già condannate? oppure riformare il sistema carcerario, secondo criteri umani (vedi lavoro nelle carceri, formazione, accompagnamento dopo l’uscita…)?
    Basta dare retta ai radicali, pls. Lasciamoli nel dimenticatoio, l’unico posto degno per loro (e sono buono, in realtà molti di loro dovrebbero essere al posto dei detenuti)

    1. carmelo

      Gentile Malta,
      la soluzione sarebbe fare amnistia e indulto e le spiego perché:
      1) I detenuti non possono vivere in condizioni disumane;
      2) Le riforme strutturali vanno fatte solo dopo amnistia e indulto, prima togliamo il grosso e solo dopo si fa in modo di non affollare nel tempo le carceri;
      3) E poi dalle guerre che si sentono nel mondo sarebbe ‘SERENO’ vedere uno STATO capace di perdonare.
      distinti saluti

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