Aveva scommesso tutto su multiculturalismo e laicismo. Ora scopre di allevare jihadisti. Il caso Belgio

Di Leone Grotti
17 Gennaio 2015
In rapporto alla popolazione di appena 11 milioni di persone, il Belgio è il Paese occidentale dal quale sono partiti più jihadisti

Non è mai stato un segreto per nessuno, ma ieri mattina il Belgio si è svegliato con la consapevolezza che non può più nascondersi. I 13 jihadisti arrestati giovedì dalla polizia a Verviers, dopo uno scontro a fuoco nel quale hanno perso la vita due terroristi all’interno di un’operazione antiterrorismo, volevano da una parte rapire e decapitare un importante personaggio, dall’altra uccidere poliziotti per strada o negli uffici.

ALLERTA MASSIMA. L’allerta è massima in tutto il Paese e le scuole ebraiche sono state chiuse per sicurezza. Dei due jihadisti uccisi, Redwane Hajaoui et Tarik Jadaoun, il primo era sicuramente stato in Siria a combattere la guerra santa. Un terzo ferito negli scontri a fuoco è di origine cecena, comunità ben nutrita in Belgio grazie alla facilità con cui è possibile ottenere l’asilo politico. Tutto questo non rappresenta una sorpresa per chi conosce Verviers.

CORSI DI ISLAM. In città l’immigrazione è forte, scrivono i giornali belgi, in molti quartieri i musulmani sono la maggioranza, il 41 per cento degli allievi nelle scuole pubbliche sceglie i corsi di islam e casi di estremismo sono all’ordine del giorno. Nel 2010, un professore che teneva uno di questi corsi è stato ripreso mentre insegnava che «le ragazze adolescenti che non portano il velo commettono peccato» e che «ebrei e cristiani andranno all’inferno, dove dimoreranno eternamente». L’insegnante è stato sospeso per appena quattro mesi.

RECORD DI JIHADISTI. Già a ottobre si parlava di Verviers nei giornali locali come di un «centro di reclutamento per jihadisti», come scritto ieri dal senatore belga Alain Destexhe, ex segretario generale di Medici senza frontiere: «La Francia è in guerra, il Belgio anche e contro lo stesso nemico: jihadismo e islamismo radicale». Tra i 400 e i 600 belgi si trovano o si sono recati in Siria a combattere con gli islamisti. Molti sono tornati in patria radicalizzati. In rapporto alla popolazione di appena 11 milioni di persone, il Belgio è il Paese occidentale dal quale sono partiti più jihadisti, segno che in uno dei tanti regni del multiculturalismo, dove una persona su sette è straniera, l’integrazione è solo un sogno.

LAICISMO SPINTO. Gli ultimi dati ufficiali sull’immigrazione risalgono al 2012: secondo l’Osce il 15,2 per cento della popolazione è straniera e solo nel 2012 l’immigrazione è leggermente diminuita, dopo due decenni di crescita costante. Per tenere insieme una società sempre più multiculturale, Bruxelles ha scommesso sul laicismo, una giocata che si sta rivelando perdente. Per non offendere nessuno, ad esempio, le vacanze scolastiche di Natale sono state rinominate “vacanze d’Inverno”, quelle che coincidono con la festa di Tutti i santi sono diventate “congedo d’Autunno” e le vacanze di Pasqua sono ora “le vacanze primaverili”. Il Belgio è anche il Paese dove i simboli religiosi non sono ben visti nello spazio pubblico, dove le Femen hanno tirato una torta in faccia all’arcivescovo di Bruxelles André-Joseph Léonard senza che nessuno protestasse e quello dove i cattolici che hanno provato a mettere in discussione l’eutanasia infantile sono stati accusati di «ingerenza intollerabile».

DERIVA ETICA. Dal punto di vista etico, poi, il Belgio si è lasciato andare da oltre un decennio: nel 2002 ha approvato l’eutanasia, con la quale oggi si possono uccidere anche i neonati o le persone con depressione e problemi mentali, nel 2003 il matrimonio tra persone dello stesso sesso, nel 2006 la possibilità per le coppie omosessuali di adottare bambini, dall’1 gennaio inoltre è in vigore anche la “presunzione di maternità“, legge unica al mondo per facilitare la vita alle coppie di lesbiche.

SHARIA4BELGIUM. La società che i belgi hanno costruito si è rivelata un terreno fertile per il terrorismo e l’estremismo di matrice islamica. E Bruxelles, che nel 2003 ha dovuto processare il terrorista Tarek Maaroufi per falso e «reclutamento per un esercito straniero» perché non aveva nell’ordinamento una legge antiterrorismo, si è ritrovata nel 2014 ad aprire il primo grande processo ai militanti dello Stato islamico con passaporto europeo. Gli imputati sono soprattutto ex ragazzi di strada, abitanti del ghetto islamico di Anversa, reclutati dai salafiti di “Sharia4Belgium”, un gruppo estremista fondato nel 2010, ufficialmente sciolto nel 2012 ma che ancora agisce sul territorio.

NON SONO LUPI SOLITARI. L’episodio di Verviers ha anche risvegliato gli incubi del maggio scorso, quando Mehdi Nemmouche, 29enne franco-algerino, dopo un anno di guerra in Siria è tornato in Europa e ha sparato a quattro persone nel museo ebraico di Bruxelles. Allora tutti si erano affrettati a parlare di lupo solitario, oggi nessuno ha più il coraggio di farlo.

@LeoneGrotti

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8 commenti

  1. Paolo

    e questo a tutti i sinistroidi buonisti renziani boldriniani che continuano con questo mantra dell’accoglienza a tutti i costi del “se noi siamo buoni e accoglienti loro si integreranno bene e saranno solo un arricchimento”.. ma sti cavoli è una scemenza assurda questa.. ovviamente non dico che non ci possano essere famiglie musulmane brave pacifiche ben integrate certamente ci sono.. ma se si analizzano i grandi numeri si vede chiaramente come oggi i paesi dove gli immigrati islamici creano più problemi di ordine pubblico e sicurezza individuale e nazionale sono proprio i paesi sponsor del multiculturalismo dell’apertura a tutto e a tutti.. Francia, Regno Unito, Belgio, Paesi Bassi, Svezia quei paesi che hanno rinunciato alle proprie regole alle proprie tradizioni persino alle proprie istituzioni a volte ( vedasi giustizia inglese scalzata dai tribunali islamici in tutte le cause che li riguardino ) in nome del politicamente corretto.. ebbene in questi paesi gli islamici creano problemi enormi sono sempre di più pretendono sempre di più diventano sempre più prepotenti e violenti.. è come diceva Oriana Fallaci se cominci col dare un dito prendono tutto il braccio senza nemmeno darti il tempo di accorgerti.. del resto se vedono che tutto è dovuto a loro e che chi protesta è tacciato di razzismo cosa dovrebbe spingerli a rispettare le regole?? è come se la polizia liberasse un detenuto dicendogli da oggi ruba pure in pace se qualcuno ti dice su è bigotto e stupido perchè non vuole condividere con te le sue cose.. ma che messaggio è???? mi fa piacere vedere i francesi riuniti intorno alle vittime dei recenti tragici avvenimenti ma tutti i je suis Charlie di questo mondo sono solo parole vuote se non si AGISCE.. controllare le frontiere sorvegliare moschee e quartieri islamizzati carcere duro ed espulsione per chi delinque.. pugno di ferro insomma.. solo così l’Europa può avere una chance per il proprio futuro.. che sia chiaro che per vivere qui bisogna rispettare leggi cultura tradizioni sennò si sta a casa propria.. punto.. basta questo buonismo idiota stiamo uccidendo il nostro futuro e quello dei nostri figli che se non ci svegliamo fuori prima che sia troppo tardi si chiameranno tutti mohamed..

  2. Ennio

    Il problema è che c’è un’intera classe politica (con poche eccezioni) che non ha capito assolutamente la gravità del rischio a cui sta esponendo il popolo europeo.
    Hanno deciso, d’ufficio e senza mai aver aperto un Corano, che esiste un islam ‘buono’ e uno ‘cattivo’ (come il colesterolo), sulla base di cosa poi non si sa, e stanno permettendo il dilagare dell’islam nel paese che dovrebbero invece tutelare.
    Sono più impegnati a denigrare la Lega che a difendere il popolo italiano (ed europeo).
    Quando i musulmani saranno maggioranza, diventeremo come qualsiasi altro paese arabo.

  3. EquesFidus

    Il problema, per i vari terzomondisti e buonisti occidentali, è che questi fatti mostrano come l’integrazione non abbia fallito, bensì come si sia realizzata completamente: i terroristi, infatti, non sono magrebini appena immigrati, bensì cittadini belgi, francesi, inglesi di seconda-terza generazione. Questi individui non sono diventati belgi, francesi, inglesi, bensì continuano ad essere arabi del Belgio, arabi della Francia, arabi dell’Inghilterra e così via; l’integrazione ha trionfato nel senso che non solo non volevano diventare membri del loro Paese di appartenenza, ma volevano mutarlo in una versione occidentale dei loro Paesi di provenienza: prova ne sono i tribunali islamici in Belgio ed in Inghilterra, dove viene sistematicamente applicata la sharia, talvolta senza che il potere giudiziario dello Stato in questione ne venga a sapere niente. Hanno usato le risorse dei Paesi in cui sono arrivati per ottenere l’agognato welfare, le tecnologie che da soli non avrebbero mai potuto sviluppare, un’istruzione ed un’alfabetizzazione superiori, ma questo non li ha resi cittadini di quei Paesi, né ha sviluppato nei loro figli e nipoti sentimenti di gratitudine o anche solo di apprezzamento: il desiderio di trascinare anche quegli Stati nel loro sogno arabo, di vedere gli infedeli morti o sottomessi alla sharia o al più convertiti, i Paesi che gli hanno ospitati e di cui hanno sfruttato buonismo, sottomissione e timore nei loro confronti (in nome del politicamente corretto, ovviamente) divenire Dar al-Islam sono cose che li hanno spinti più di quanto possiamo immaginare. Costoro hanno già vinto: hanno vinto perché nessuno ha la forza di opporsi, di prendere atto della realtà; se vinceranno con le armi ed il terrore o con la mera forza del numero è irrilevante, il punto è che nessuno, ha voglia di prendersi una pallottola in nome di niente o nessun altro, di contrastarli pena il sentirsi dare dello “xenofobo” e dell’ “islamofobo”.

  4. Hajduc

    È ora di dire le cose come stanno: ogni nazione ha diritto di preservare la propria identità e cultura. Giustamente l’Unione Europa ha riconosciuto le lingue di tutti i suoi membri e ha sostenuto la protezione delle minoranze nazionali e regionali. Ma ciò non deve valere per le culture “allogene” siano esse africane, medio-orientali, indiane o cinesi. Altrimenti si assiste come oggi a un’integrazione alla rovescia: etnie che abitano da millenni un certo territorio adattano i propri usi e costumi, abbandonano la propria lingua, traduzione e identità religiosa per venire incontro ai capricci di minoranze appena giunte con intenti spesso di mero sfruttamento economico!
    La prima crisi degli europei è demografica: se non ci sono abbastanza discendenti per sostituire i progenitori la nazione si estingue. Per assicurare un futuro alla propria nazione si deve agire su tre livelli:
    -va sostenuta la natalità di chi membri della nazione è già (cioè i cittadini)
    -vanno integrati nella nazione gli immigrati concedendo la cittadinanza solo a chi si è assimilato nel popolo “ospite” e cacciare chi non intende farlo
    -l’immigrazione va orientata secondo le necessità del mercato del lavoro del paese non secondo criteri ideologici. Bisogna smettere con il pietismo e riconoscere che ogni popolo è responsabile del proprio successo come dei propri fallimenti.
    Ogni nazione ha diritto di perpetrare la propria esistenza come è stato giustamente riconosciuto per i popoli indigeni del terzo mondo così deve essere per i popoli maggiori come i francesi, italiani, inglesi ecc…Agli europei l’Europa stava stretta: volevano il mondo ora devono tornare alle radici.

  5. Ale

    Obama ha detto che negli USA i musulmani si sentono prima americani e poi musulmani e che in Europa abbiamo gli attentati perché “Non li Facciamo Integrare”. Ora due considerazioni , la prima è che trovo facile parlare con “un Oceano in Mezzo Non Attraversabile con Bagnarole” la seconda è che Voi USA, con Arabia Saudita ed Israele dietro a muovervi il braccio destro e sinistro, avete destabilizzato Stati e tolto di mezzo dittatori che non rispondevano più ai vostri interessi ed ora Noi Italiani ci “ciucciamo orde di migranti, facile preda di jiaidisti” , che oltretutto manteniamo attraverso Onlus. Purtroppo e dico purtroppo , mi rendo conto che con i musulmani non è possibile un dialogo “Aperto e Sincero” , anche i più moderati ammettono tranquillamente che “dove sono Minoranza lo scopo è avere Moschee, ma dove sono In Maggioranza sulla Popolazione Lo Scopo E’ Avere La Sharia Ovvero, La Legge Coranica LEGGE di STATO” . Inoltre, pur non trovando per niente simpatica la Santanche’, devo ammettere che quanto dalla stessa affermato non è così infondato e che trovo tante donne musulmane molto più maleducate e così uomini visto che i giudizi escono dalle loro bocche prima del dialogo con la stessa Santanche’. I musulmani invitano alla dissimulazione e alla bugia se sono in svantaggio e poi se in maggioranza Pretendono la Sharia, vedi Regno Unito, dove ci sono Sure che invitano ad Uccidere anzi Dicono Che Per un Musulmano È Legge Uccidere Atei, Cristiani ed Ebrei . Loro rispondono dicendo che “Ci Sono Altre Sure Che Annullano Quelle Dove Si Invita Ad Uccidere”. Tuttavia uno “Non le Citano Le Sure Abrogative dell’ Ordine di Uccidere” due “Ci sono Integralisti Che Negano le Sure Abrogative” . Per cui la domanda è ” Dobbiamo Rinunciare A Soccorrerli in Mare per Evitare Che un Domani, neanche tanto remoto, Possano Applicare La Sharia Grazie all’Utero delle Loro Donne e Uccidere Tutti i Non Musulmani” ? In Arabia Saudita hanno la Sharia, nel resto dei paesi musulmani avanza l’IS o Isis , l’IRAN ha già dato il peggio di se dai tempi di Komeini, e PURTROPPO NON TROVO ESEMPI DI ISLAM AL GOVERNO DOVE REGNI DEMOCRAZIA Ed UGUAGLIANZA. Cari politici ci farete “Turare il Naso” e Votare Le Pen in Francia, Salvini in Italia , Pegida in Germania ecc. ??? Non perché disprezzi Salvini persona, bensì perché non condivido tante parole ed idee della Lega, ma forse lo voterò in caso di elezioni, perché NON VOGLIO LA SHARIA.

    1. Hajduc

      Giustissimo Ale! Siamo in tanti in Europaa pensarlo. Obama può dire quello che vuole: la strage di Boston e Fort Hood smentiscono la sua propaganda! L’America no ha niente da insegnarci anzi il pensiero di molti europei è che se gentilmente si togliesse di mezzo sarebbe meglio! La maggior parte dei casini in Medio Oriente sono colpa degli Usa: a partire dall’aver sostenuto i mujahideen nel primo atto del jihad di terza generazione: la guerra contro gli atei comunisti in Afghanistan. Poi Washington ha sostenuto i mujahideen dei Balcani spostandoli in Bosnia e Kosovo (non so se addirittura in Cecenia). Quindi ha distrutto l’Iraq e ha appoggiato i francesi nella follia della guerra in Libia. Ma il peggio di se lo sta dando in Siria dove appoggia il sedicente libero esercito siriano avvantaggiando in realtà lo Stato Islamico!
      Aggiungerei pure le collusioni con la fratellanza islamica in Egitto e Erdogan in Turchia.
      Le conseguenze di queste pseudo-strategie americane che paghiamo noi europei inondati di milioni di profughi dal Vicino Oriente. Se solo avessimo il coraggio di dire NO a Obama, che non ci deve insegnare niente e anzi ci prendessimo le nostre responsabilità nella difesa militare al posto di lasciarci occupare dalla NATO sarebbe meglio per tutti!

    2. Yoyo

      esatto! Più continua la campagna denigratoria nei confronti di Lega e affini, meno si ascoltano quei problemi concreti che sollevano circa l’immigrazione incontrollata e l’integrazione.

    3. Menelicche oppuramente Edoardo

      Negli ultimi paragrafi hai espresso proprio quello che penso anch’io:
      non mi piacciono alcune delle posizioni di Salvini, tipo l’uscita dall’euro e dalla CEE, ma ritengo indispensabile operare seriamente nei riguardi dell’immigrazione incontrollata, e tutelare la nostra identità nazionale, cosa che la nuova Lega sta portando avanti contro i tentativi di demolizione del centro-sinistra.
      La Lega, poi, si sta opponendo all’agenda LGBT, decreto Scalfarotto e insegnamento obbligatorio del gender nelle scuole.
      Altro partito interessante sarebbe Fratelli Italia, ma la Lega è tanto più grossa e, di conseguenza, può avere molto più peso politico.
      Io resto europeista, non voglio l’uscita dall’euro, ma sono anche per la continuità delle nostre tradizioni italiane, e penso che voterò Lega alle prossime, ad eccezioni delle comunali del 2017 dove si vota non il partito, ma il candidato sindaco e la sua lista.
      Tutte le altre voterò Lega, anche se non tutto mi garba, e se non la votassi, voterei per la Meloni.
      Vivo al nord due terzi dell’anno, ma sarei laziale: fin tanto che Bossi strillava Roma Ladrona….come potevi votare Lega? Salvini pare più sveglio ed intelligente….l’età fa la differenza, come per Renzi e Bersani.

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