Aleppo. «Ancora oggi continuiamo a trovare parti di corpi sotto le macerie»
La religiosa armeno-cattolica racconta la tragica situazione nella città siriana che «in migliaia hanno già abbandonato per paura delle violenze». A partire sono anche moltissimi cristiani che cercano rifugio nella Valle dei Cristiani e nelle regioni costiere. «Molti dei nostri quartieri sono completamente deserti».
[pubblicita_articolo]I combattimenti hanno inoltre danneggiato molte chiese. Il patriarcato melchita di Damasco ha informato ACS dei gravi danni alla cattedrale melchita della Dormizione di Nostra Signora di Aleppo che l’8 maggio scorso ha subito un ennesimo attacco ed ora non può ospitare alcuna celebrazione liturgica.
Pur in condizioni drammatiche, Suor Annie continua ad offrire assistenza, cibo e beni di prima necessità alla popolazione. Un’opera che non sarebbe possibile senza il sostegno di ACS. «Grazie a voi possiamo donare a chi soffre maggiore sicurezza e la consapevolezza di non essere stato abbandonato».
Dall’inizio della crisi siriana nel 2011, Aiuto alla Chiesa che Soffre ha donato oltre 12 milioni di euro per i cristiani di Siria e Iraq. Recentemente la fondazione pontificia ha stanziato un contributo di oltre 2 milioni di euro in progetti di assistenza umanitaria, anche a beneficio della popolazione di Aleppo.
La sede italiana di ACS ha inoltre lanciato una campagna straordinaria di raccolta di intenzioni di Sante messe per i sacerdoti che coraggiosamente sono rimasti in Siria al fianco della popolazione.
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