Secondo la Reuters tra i ricchi cinesi è diventato di moda prendere un utero in affitto negli Stati Uniti. Per fare quanti più figli si voglia, aggirando la legge del figlio unico, che affibbia multe salatissime a chi ha più di un erede. Figli che, nascendo negli Stati Uniti, avranno cittadinanza americana.
PERMESSO DI SOGGIORNO. I miliardari cinesi vorrebbero dare alla loro prole natali statunitensi, e per questo si rivolgono ad agenzie che possano trovare loro una madre surrogata. L’operazione viene a costare circa 120 mila dollari. I bambini concepiti in vitro nasceranno quindi negli Usa, e grazie al 14esimo emendamento saranno a tutti gli effetti americani. Una volta cresciuti potranno chiedere una “green card”, il permesso di soggiorno temporaneo, per il genitore rimasto in Cina.
La Boston Based Circle Surrogacy, agenzia di uteri in affitto nell’omonima città, afferma di gestire circa 140 casi all’anno di maternità surrogate. Il 65 per cento di queste gravidanze programmate sono di clienti provenienti al di fuori degli Usa. E la richiesta aumenta al punto che l’agenzia sta pensando di aprire una succursale a Shangai, per fornire ai clienti un contatto diretto.
DONATRICI CON UN CERTO ASPETTO. «I clienti ci chiedono di non utilizzare donatrici di ovuli alte e bionde», ha spiegato Jennifer Garcia, coordinatore della Carlsbad, agenzia californiana, dove il 40 per cento dei clienti è cinese. E i clienti vogliono avere bambini euroasiatici, perché ritengono che un mix di razze possa renderli più belli e più sani. L’agenzia mette a disposizione anche lo screening genetico, per escludere patologie ereditarie. «Al giorno d’oggi, un bambino può essere fatto su misura», ha concluso Garcia.