Ucraina. La cruciale battaglia per Kherson può essere «un massacro»

Di Redazione
09 Novembre 2022
Mosca non può permettersi di perdere la città nel sud del paese e Kiev deve riconquistarla a tutti i costi per motivi strategici e simbolici
Granata ammassate in una città della regione di Kherson

Granata ammassate in una città della regione di Kherson

I preparativi per la cruciale battaglia di Kherson in Ucraina stanno per finire e presto l’esercito di Kiev potrebbe sferrare l’attacco decisivo. Per entrambi gli eserciti controllare la città sulla riva destra del fiume Dnipro è cruciale per diversi motivi e se l’esito dell’offensiva è incerto, la certezza è che sarà sanguinosa, potenzialmente un «massacro», dichiara Forbes Mackenzie alla Bbc. «Si combatterà casa per casa e ci sarà un numero molto alto di vittime: la prospettiva è terrificante», spiega l’ex ufficiale dell’intelligence britannica.

Da Kherson l’Ucraina può arrivare in Crimea

Kherson è l’unico capoluogo regionale conquistato dalla Russia dall’inizio della guerra ed è stato illegalmente annesso alla Federazione il mese scorso insieme alle regioni di Donetsk, Luhansk e Zaporizhia. La regione di Kherson è la porta d’ingresso per la Crimea e se Kiev la riconquistasse potrebbe minacciare seriamente di attaccare la penisola, annessa da Mosca nel 2014, dove si trovano molte basi militari russe e dov’è attraccata la flotta del Mar Nero.

Inoltre, il governo di Volodymyr Zelensky potrebbe utilizzare la vittoria di Kherson per ricordare agli alleati che gli aiuti, economici e militari, servono eccome e possono fare la differenza sul campo. Infine, potrebbero consentire all’Ucraina di affrontare un’eventuale trattativa di pace con la Russia da una posizione di forza.

La Russia “deve” vincere

Anche per Mosca Kherson è fondamentale. L’esercito russo, a partire dalla controffensiva ucraina lanciata a metà agosto nell’est e nel sud del paese, ha già perso circa seimila chilometri quadrati di territorio. Il morale delle truppe è sotto i tacchi e i malumori dalle parti del Cremlino stanno crescendo nei confronti dei fallimenti della cosiddetta “operazione militare speciale”.

La Russia ha disperatamente bisogno di vincere o perlomeno di non perdere, anche solo per dare il tempo ai soldati rastrellati in tutto il paese attraverso la mobilitazione militare parziale di essere schierati in battaglia e risollevare così, puntando sulla quantità, le sorti del conflitto.

Kherson può essere una trappola

L’esercito ucraino da settimane bombarda i ponti sul fiume Dnipro per tagliare i rifornimenti alla città, mentre i soldati di Kiev avanzano lentamente, ma costantemente, da nord-ovest e da nord-est. Secondo Marina Miron, ricercatrice presso il King’s college di Londra, «il prossimo obiettivo dell’Ucraina è la città di Beryslav», sulla riva destra del fiume. «Una volta conquistata, potranno attaccare la stessa Kherson. L’inizio della battaglia potrebbe essere questione di settimane».

Anche la Russia si sta preparando alla battaglia. Ha già evacuato 70 mila civili dalla città verso la riva sinistra del fiume e potrebbe spostare anche i suoi soldati, per difendersi meglio. Non è ancora chiaro a che gioco vuole giocare Mosca: da un lato, ha rimosso le bandiere russe dalla città, evacuato il personale amministrativo e portato via persino il mobilio di valore dai ministeri. Dall’altro, ha già scavato tre linee di trincee e sta rafforzando le difese.

Secondo alcuni, il Cremlino potrebbe dare l’impressione di volersi ritirare da Kherson per far cadere l’esercito ucraino in una trappola. La Russia infatti ha dispiegato fino a 40 mila uomini sulla riva sinistra del fiume Dnipro, che potrebbero entrare in azione in qualsiasi momento. Inoltre, c’è il rischio che gli ucraini o i russi facciano saltare la centrale idroelettrica Kakhovka, a 70 km dalla città. Così facendo, verrebbero liberati 18 milioni di metri cubi di acqua che inonderebbero Kherson e l’area circostante.

La battaglia più importante dopo Mariupol

Nessuno è ancora in grado di dire che cosa accadrà nelle prossime settimane. Di sicuro, se gli ucraini decideranno di entrare a Kherson in armi e i russi sceglieranno di restare in città per combattere sarà una battaglia sanguinosa.

La più crudele, e la più importante, dopo quella per il controllo di Mariupol.

@LeoneGrotti

Foto Ansa

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