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A sette mesi dall'inizio dell'invasione russa in Ucraina non c'è posizione più ragionevole di quella espressa all'Angelus di domenica da papa Francesco. Il Pontefice ha chiesto a Vladimir Putin di «fermare, anche solo per amore del suo popolo, questa spirale di violenza e di morte»; a Volodymyr Zelensky di «essere aperto a serie proposte di pace» e a tutti i «protagonisti della vita internazionale e ai responsabili politici delle nazioni», con implicito riferimento a Stati Uniti e Cina, «di fare tutto quello che è nelle loro possibilità per porre fine alla guerra in corso».
La via diplomatica di papa Francesco
La via diplomatica proposta da papa Francesco è stretta e rischiosa, ma tenuto conto della situazione sul terreno l'unica in grado di evitare il protrarsi indefinito di un massacro da una parte e la degenerazione del conflitto in scontro nucleare dall'altra.
Inutile nascondersi che le orecchie dei principali attori in gioco sembrano sorde al richiamo del Papa: Puti...
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