I dipendenti dei ristoranti dell'attore francese, insieme ai negozianti della via dove abitava a Parigi, difendono l'attore che ha deciso di andare in Belgio: «Ha le palle, è colpa della pressione fiscale».
Didier Reynders, capo della diplomazia belga, risponde alle critiche francesi: «La Francia ha liberamente scelto un sistema fiscale che ha delle precise conseguenze. Ma il dibattito è troppo virulento, noi non diremmo mai certe cose».
Il quotidiano Libération insulta in prima pagina il miliardario Bernard Arnault dandogli del "coglione". Lui toglie al giornale i finanziamenti del suo gruppo per un totale di 150 mila euro all'anno.