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Trump o Harris? A decidere sarà l’economia (percepita)

Di Mattia Ferraresi
01 Novembre 2024
I sondaggi confermano che la partita determinante tra i candidati alle elezioni Usa si giocherà su occupazione, salari, inflazione. Dati e numeri, però, conteranno solo fino a un certo punto
Il candidato dei repubblicani alla presidenza Usa Donald Trump durante un comizio elettorale a York, Pennsylvania. Alle sue spalle un manifesto promette posti di lavoro (foto Ansa)
Il candidato dei repubblicani alla presidenza Usa Donald Trump durante un comizio elettorale a York, Pennsylvania. Alle sue spalle un manifesto promette posti di lavoro (foto Ansa)

La realtà e la sua percezione dormono da tempo in stanze separate. Anche la temperatura percepita ha preso il sopravvento su quella misurata in gradi. Il meccanismo si applica anche per la condizione economica, che ciascuno sente in via di miglioramento o peggioramento non in base a fattori misurabili, ma secondo altre metriche oggettivamente inafferrabili, ma anche antropologicamente più interessanti. Il confronto con gli altri, ad esempio.

Donald Trump ha capito meglio di chiunque altro questo meccanismo ed è diventato così l’eroe della classe media impoverita, del “forgotten man” deindustrializzato, delle persone avviate verso il benessere che poi sono state tradite dalla globalizzazione, che ha rimandato l’ascensore sociale verso il basso. Le frustrazioni economiche hanno stradominato la campagna elettorale. I sondaggi dicono che per gli americani la questione economica è quella decisiva, prima di aborto e immigrazione, e anche quest’ultima viene proposta – soprattutto da Trum...

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