Siria. Isis costringe i cristiani a firmare il “contratto di sottomissione”

Di Redazione
07 Settembre 2015
Al-Qaryatayn. Vietato costruire chiese, vietato farsi vedere o sentire da musulmani durante le preghiere, pagare una tassa di circa 200 euro e molto altro

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I cristiani di Al-Qaryatayn sono stati costretti dallo Stato islamico a firmare un “contratto di sottomissione” (dhimmitude) per continuare a vivere nelle loro case. La città della Siria centrale, dove il 21 agosto è stato demolito dai jihadisti il famoso monastero di Mar Elian, è stata conquistata il 5 agosto dai terroristi islamici, che il giorno seguente hanno rapito circa 230 civili, tra cui molti cristiani.

TASSA DI SOTTOMISSIONE. La scorsa settimana, l’Isis ha diffuso immagini che mostrano i cristiani della città costretti a firmare un contratto nel quale si impegnano a rispettare 11 comandamenti. Come già avvenuto a Mosul l’anno scorso, ai cristiani di Al-Qaryatayn sono state offerte quattro possibilità: convertirsi all’islam, pagare la tassa di sottomissione (jizya), lasciare la città o essere uccisi.

[pubblicita_articolo]I NUOVI COMANDAMENTI. I cristiani che dopo essere stato rapiti hanno “scelto” di restare in città, hanno dovuto accettare queste condizioni: vietato costruire nuove chiese nel territorio dello Stato islamico o restaurare quelle già esistenti, vietato mostrare in pubblico la croce, vietato farsi vedere o sentire da musulmani durante le preghiere, vietato condurre riti cristiani pubblici o suonare le campane delle chiese, vietato fare qualunque cosa possa danneggiare o mettere in pericolo le credenze islamiche, compreso bere vino o mangiare carne di maiale in presenza di musulmani. Rispettare sempre l’islam.

PADRE MURAD. Oltre a tutto ciò, ogni cristiano dovrà pagare ogni anno 4 dinari d’oro (la moneta usata sotto il califfato del VII secolo e reintrodotta di recente dall’Isis). Al cambio attuale, la somma equivale a circa 200 euro. Tra i cristiani rimasti in città, come si vede dalle foto, c’è anche padre Jacques Murad, il religioso sequestrato a maggio.

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13 commenti

  1. giuliano

    e mentre i cristiani di quelle regioni subiscono questa persecuzione islamica, gli islamici in Italia vengono gentilmente ospitati, nutriti e gli si costruiscono pure moschee in ogni dove, da parte delle amministrazioni dei vermi di sinistra

  2. Menelik

    Io mi sono fatto la ferrea convinzione che il mondo occidentale si sta preparando ad una escalation di guerra.
    Che questa guerra ci sarà apertamente, cioè con aeroplani e cannoni veri, e non guerra fredda, è certezza ormai inopinabile.
    L’unica cosa su cui non v’è certezza è quando questa guerra verrà apertamente dichiarata e si muoveranno gli eserciti qua in casa nostra.
    E con i governi occidentali in mano alle sinistre di anno in anno saremo sempre meno preparati ad affrontare la situazione sul campo.
    La guerra ci sarà e non la fermerà nessuno. Nessuno !!!

  3. Mappo

    Studiamola meglio questa Jizya, perché se non a noi, molto probabilmente toccherà pagarla ai nostri figli e nipoti e di ciò potremo ringraziare i nostri politici e purtroppo anche la Chiesa con la loro politica suicida (o forse semplicemente interessata) dell’accoglienza senza se e senza ma di questa ondata infinita di islamici.
    Proprio non mi capacito di questo cupio dissolvi che sembra animare tanti europei, come le immagini dei tanti austriaci che sono andati a prendere con le loro macchine in Ungheria gli immigrati clandestini per poterli portare più in fretta in Austria. Come vedere dei tacchini che il giorno del Ringraziamento fanno a spintoni per arrivare prima al forno. Se potessero parlare i viennesi che poco più di tre secoli fa furono assediati dai turchi chissà cosa direbbero dei loro folli discendenti. Mi ricordo che Wojtyla andò a Vienna nel 1683 per celebrare la fine vittoriosa dell’assedio, oggi una cosa del genere sarebbe semplicemente impensabile.

    1. Difficile che Wojtyla sia andato a Vienna nel 1683 🙂
      Nel 1983 è vero e hai ragione.

      Bisogna far qualcosa: è una lenta colonizzazione.

      Possiamo davvero solo pregare.

      1. filippo81

        Avete ragione cari Mappo e Religione, addirittura tanti Cristiani e non credenti affermano che bisogna cancellare quella vergogna che fu la Battaglia di Lepanto,perche tenerla presente “influisce negativamente” sui rapporti tra Islam e Cristianesimo e soprattutto perche fu un’esempio di “intolleranza ” da parte dei nostri Avi nei confronti degli Ottomani mussulmani.Come voler dire non commemoriamo la fine della Seconda Guerra Mondiale per non compromettere le relazioni con i neonazi tedeschi, e cancelliamo dai libri di Storia la Caduta della Cortina di Ferro per non offendere i comunisti nostalgici del Patto di Varsavia.Ipocrisie ampiamente presenti sia nel centrodestra che nel centrosinistra d’Europa.

      2. Mappo

        Religione, scusa per l’errore, ovviamente intendevo il 1983 😉

      3. franz

        Solo pregare? la storia allora non ha veramente insegnato nulla dalle Crociate in poi passando per Lepanto e Vienna, veramente questa spinta immigrazionista di chiesa e politici ci ha disintegrato i neuroni e la capacità di pensare. Cosa altro dovrà succedere perché prendiamo atto di quanto sta succedendo? Vi invito a leggere il “Campo dei Santi” di Raspail, libro profetico sulla caduta dell’Occidente.

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