Silvio spaccatutto. Ma il futuro dipende dalla Sicilia

Di Redazione
28 Ottobre 2012
Berlusconi rovescia il tavolo, ma molto dipenderà dall'esito delle regionali siciliane. Punterà su Alfano o su Sallusti? Formigoni sul Giornale

 E adesso? Il Cavaliere con la conferenza stampa di ieri ha rovesciato il tavolo. Dopo la sentenza di condanna per il processo Mediaset, Silvio Berlusconi entra il campagna elettorale senza ricandidarsi a premier. Una mossa che gli consente di tenere aperti entrambi gli scenari: andare subito al voto ma anche no, togliere il sostegno al governo Monti ma anche no, abbandonare il Pdl ma anche no. Tutto è appeso a un filo e il risultato delle elezioni siciliane diventa importante per capire che cosa accadrà nell’immediato futuro.

SICILIA. Si vota nell’isola e la vittoria di Nello Musumeci o di Rosario Crocetta (che rappresenta l’accordo Pd-Udc) è importante per capire i rapporti di forza tra i partiti in campo. Poi c’è l’incognita Grillo e bisogna vedere quanto pesa il partito del comico, visto che raccoglie il voto degli scontenti ed è avvantaggiato dalla generale sfiducia verso la politica e dalla grande astensione. La vittoria di Musumeci può dare forza ad Alfano (che per lui si è speso) e mandare in soffitta l’accordo a livello nazionale tra Udc e Pd. Viceversa, se vincesse Crocetta, è il Pdl ad affondare. Ma su tutto pesa il risultato di Grillo, che potrebbe terremotare i precedenti ragionamenti.

PDL. Ieri a poche ore dalla conferenza stampa del Cavaliere, il sito del Foglio ha scritto che Berlusconi era tentato dall’annuncio di una lista di scopo per una giusta giustizia. Fuori dal Pdl, ma accanto al Pdl, con la discesa in campo del direttore del Giornale Alessandro Sallusti accanto al Cavaliere (un retroscena del Giornale di oggi conferma questa ipotesi). E’ la lista di cui si parla da tempo nei palazzi della politica. Il Cav abbandona la “vecchia” nomenklatura pidiellina, si fa la sua lista con volti nuovi e trascina con sé l’ala del partito a lui più vicina. Ha le tv e ha i giornali, su quelli può sempre contare, i problemi li hanno gli altri, non lui. Finora l’operazione non è ancora andata in porto perché un sondaggio dai risultati poco lusinghieri lo ha bloccato, ma anche qui, bisogna vedere cosa accadrà in Sicilia. Di certo, il Cavaliere anti-Monti è piaciuto alla Lega di Maroni, con cui un riavvicinamento sarebbe così più facile, ma c’è da valutare se valga la pena mandare al macero il Pdl. Anche in questo caso, occorre aspettare i risultati siciliani.

MONTI. Mollare Monti e andare a elezioni. Come reagirebbero i mercati? E le primarie annunciate nel Pdl, verrebbero già subito archiviate. Conviene? Il Giornale oggi scrive che, a margine della conferenza stampa di ieri, Berlusconi avrebbe detto ai suoi interlocutori che non c’è più tempo per farle. Un centrodestra che riallacci i rapporti con Montezemolo e Casini (come ieri lo stesso Berlusconi ha auspicato) che collocazione darebbe alla lista di Berlusconi?

FORMIGONI. Intervenendo sul Giornale, il governatore lombardo Roberto Formigoni dice che nella conferenza stampa di ieri “Berlusconi ha detto tre cose importanti”: 1) che non si candiderà pre­mier; 2) che ci saranno le prima­rie del centrodestra, “quel bagno di demo­crazia di cui abbiamo tanto bisogno”; 3) che di questo e del programma parle­rà con i dirigenti del Pdl.
Secondo Formigoni, Berlusconi “deve rimanere presidente del Pdl”, ma è molto cauto sul togliere il sostegno all’esecutivo Monti: “Su questo dobbiamo discutere. Il go­verno Monti ha fatto degli errori, ma è na­to con il nostro contributo. Non dobbiamo perdere la credibilità che ci siamo guadagnati con questo gesto di responsabilità, non roviniamo tutto. Il Pdl deve appoggiarlo, ma avanzan­do proposte concrete: modifiche alla Leg­ge di stabilità, proposte sulla crescita”. Quindi, Monti “deve completare il suo lavoro”, ma non andare oltre: “Poi la parola torni agli elettori. Del resto lo stesso Monti ha detto mille volte che non proseguirà”.

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3 commenti

  1. pikassopablo

    c’era una volta un 30 giorni o un il sabato che qualche battaglia contro la massoneria l’ha pure fatta…alla fine siete stati schiacciati tra grembiulini 😉

  2. paolo delfini

    Io sono antiberlusconiano , ma consiglio fraternamente al Cav di non mettere piu’ in discussione il governo Monti e la supremazia dei “mercati”, rischia il linciaggio mediatico, soprattutto da parte di esponenti dei vari pdl, pd, udc ecc che adesso sono repentinamente diventati sostenitori dell’attuale governo, come se fosse una loro creatura.

  3. -Berlusconi ha detto: “Monti ha fatto degli errori”
    Può anche essere, ma dei suoi disastri non parla?
    -Belusconi vuole una “giustizia giusta”.
    Significa che i giudici debbono sempre scagionarlo?
    Altrimenti il suo avvocato-onorevole propone una volta il processo brave, poi quello lungo, poi il leggittimo impedimento, poi l’abrogazione del falso in bilancio, e poi…poi…poi.
    -Belusconi ha scelto cole delfino Angelino Alfano,
    per poi sconfessarlo pubblicamente.
    -Formigoni: “Belusconi deve rimanere presidente del pdl”
    Stiamo ancora ad inseguire un uomo ormai finito.
    -Belusconi per garantirsi l’appoggio alle elezioni politiche
    sacrifica Formigoni e regala la Lombardia alla Lega.
    -Belusconi ha creato un partito
    ma del partito se ne frega.
    L’unica cosa è la sopravvivenza, naturalmente sua.
    Di tutto il resto, dell’Italia, delle istituzioni, del popolo, del suo stesso partito
    non gli interessa niente!
    Lupi quando ha saputo che Berlusconi faceva un passo indietro, diceva che Belusconi non era attaccato alla poltrona e lo stimava come statista.
    Ma ci rendiamo conto di che significa essere statista?
    Il Pdl è sull’astrico e stiamo ancora a rincorrere un fantasma?

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