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Su Huffington post it Pietro Salvatori scrive: «Il segretario regionale della Lega Alberto Stefani rilancia la protesta sul terzo mandato. Se non arriverà, l'idea che sia lui il candidato, con Zaia a capo di una lista e candidato come consigliere semplice. La mossa per "avvertire" Meloni e placare la ribellione interna».
Senza dubbio sarebbe una mossa autolesionistica quella di intervenire dall’”alto” su una regione come quella veneta, gelosa della propria autonomia (da Verona a Vicenza, a Padova: si è constatato quanto si paghino scelte che forzano la volontà degli elettori) considerando anche quanto questa parte d’Italia sia un saldo baluardo del centrodestra. Qualche dubbio invece fanno venire le mosse di Matteo Salvini rivolte a Raffaele Lombardo e Lorenzo Cesa che male si accompagnano alle scelte “europee” del segretario leghista di contrapposizione al Partito popolare europeo.
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Sulla Nuova bussola quotidiana Ruben Razzante scrive: «La leadership di Antonio Tajani, che inc...
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