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Breve chiosa a margine del dibattito sul naufragio di Cutro. Mentre ieri i ministri riuniti nel paese calabrese erano accolti da un gruppo di manifestanti con lo striscione "Non nel nostro nome", urla («assassini», «vergogna») e lancio di pelouche, accadeva anche che solo qualche quotidiano dava conto di una "notizia" che, purtroppo, rimaneva relegata a tagli bassi di pagina.
E cioè che l'altro giorno la Guardia costiera e la Guardia di finanza sono dovute intervenire al largo di Lampedusa per salvare prima un gruppo di migranti partiti da Sfax (Tunisia) su un barchino di 8 metri affondato in area Sar (salvate 20 persone, una donna morta) e poi di nuovo in soccorso di un'altra imbarcazione, anch'essa affondata, con a bordo 38 migranti, compresi un minorenne e undici donne (tutti salvi).
60 mila persone salvate nel 2022
Sempre l'altro giorno, l'ammiraglio Nicola Carlone, comandante generale del Corpo delle Capitanerie di porto, ha inviato un messaggio a tutto il personale per esprimere...
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