
Renzi: “Manterrò impegno con partite Iva e incapienti”
“Manterrò l’impegno per incapienti e partite Iva”. Lo assicura con un tweet Matteo Renzi nel corso della settimanale chiacchierata con i cittadini. Il premier ha toccato vari temi nel corso della conversazione, da Alitalia alle tasse.
MISURE PER INCAPIENTI E DUBBI SU REDDITO MINIMO. All’utente che gli chiede “A quando una riforma per i nuovi poveri con la partita Iva”, il premier ha replicato assicurando di “proseguire in abbassamento tasse iniziato con i dipendenti”. All’utente Nuovo sud, che gli obietta “abbassare le tasse alle imprese non crea nuovi posti di lavoro, servono misure dirette come il reddito minimo di cittadinanza”, il premier ha replicato: “Tesi non condivisibile. O almeno io non sono d’accordo sul fatto che il Rmc crei posti di lavoro. Abbassare le tasse è giusto”. Sull’intervento in busta paga, rispondendo a chi gli chiede se per calcolare quanto si riceverà bisogna basarsi sul Cud, il premier ha chiarito: “Non sti tratta tecnicamente di detrazione Irpef, ma di un bonus di 80 euro. A regime sarà intervento sui contributi sociali”.
ALITALIA. Qualche utente chiede cosa accadrà all’Alitalia, se è vero che la trattativa con Etihad stia per saltare. Renzi ha risposto: “Aspettiamo la proposta di Etihad, poi agiremo di conseguenza”.
DEBITO E PIL. Nel “question time” via twitter si sono affrontati anche argomenti molto tecnici. C’è chi domanda anche se il Paese rispetterà i vincoli Ue su rapporto debito/pil, con un aumento del debito previsto del 127 per cento nel 2012 e del 132,6 per il 2013. Il premier ha spiegato: “Il ragionamento complesso. Le cifre che citi si riferiscono al rapporto sul Pil che in questo anno è stato negativo. Comunque sì”.
FONDI UE. Ma rispetto all’Europa il premier è tornato a parlare anche con un altro argomento che potrebbe essere cruciale per il reperimento di fondi per finanziare riforme efficaci: “Dobbiamo utilizzare meglio i fondi europei che sono tanti e spesso non spesi o spesi male. Ne parleremo meglio la prossima settimana, faremo un incontro ad hoc e lanceremo un’iniziativa. L’Italia in troppi casi ha buttato via le risorse, non è colpa dell’Europa ma dei burocrati e politici italiani che hanno fallito”.
«DI MAIO PRENDE PIU’ DI ME». Infine una stoccata polemica agli “avversari” politici per eccellenza, i Cinque stelle. A chi gli chiede cosa Renzi risponda a Di Maio che lo ha attaccato per il suo stipendio, Renzi ha replicato: “Di Maio prende il doppio di me, ma non farei polemiche con nessuno. Sorridere costa meno”.
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