Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Agosto 2022
    • Giugno 2022
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Agosto 2022
    • Giugno 2022
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Esteri

Quattro anni dopo la morte di Shahbaz Bhatti, il processo è in alto mare

Fu ucciso a Islamabad quattro anni fa perché difendeva Asia Bibi. I suoi assassini hanno confessato ma le violenze degli estremisti hanno bloccato la sua causa

Leone Grotti
02/03/2015 - 4:00
Esteri
CondividiTwittaChattaInvia

bhatti-sh-72634651Il processo di Shahbaz Bhatti procede a rilento, anzi, non procede proprio. Il ministro cattolico per le Minoranze è stato ucciso a Islamabad quattro anni fa, il 2 marzo 2011. La sua auto è stata crivellata di colpi nella capitale. Nonostante la polizia abbia arrestato i suoi assassini, che hanno ammesso di averlo ucciso perché «Bhatti ha difeso i blasfemi», cioè Asia Bibi, ingiustamente condannata a morte per blasfemia, non si è ancora arrivati alla soluzione del caso.

IL RIFIUTO DEL GIUDICE. Il processo è delicatissimo e chiunque venga coinvolto rischia la vita. Per uno degli accusati, Abdullah Umar, parzialmente paralizzato, è stato chiesta il 21 gennaio con una dichiarazione scritta l’assoluzione ai giudici dell’Alta corte di Islamabad perché il fatto non sussiste. Ma il giudice Shaukat Aziz Siddiqui si è rifiutato di ascoltare le parti per paura degli estremisti, trasferendo la patata bollente a un altro giudice e chiedendo di essere estromesso dal processo. Il caso ora è stato aggiornato alla metà di marzo, spiega The Express Tribune.

PROCURATORE UCCISO. Le paure del giudice sono giustificate, visto che l’attentato a Bhatti è stato subito rivendicato dal gruppo terrorista Tehrik-e-Taliban Pakistan. Il capo procuratore dell’Ufficio investigativo federale, Chaudhry Zulfiqar Ali, che si occupava del caso del ministro ucciso, è stato a sua volta assassinato il 3 maggio 2013 in pieno giorno a Islamabad. Per il suo omicidio sono stati arrestati tra giugno e agosto Abdullah Umar (che fa parte del Ttp) e i suoi complici: Hammad Adil, Adnan Adil e Tanveer Ahmed.
Tutti gli arrestati sono stati accusati anche dell’omicidio di Shahbaz Bhatti, delitto che hanno in un primo momento confessato. Abdullah Umar è l’unico ad essere stato rilasciato dal carcere su cauzione per invalidità permanente: il giovane infatti nella sparatoria con le guardie di Zulfiqar Ali è rimasto paralizzato.

LEGGI ANCHE:

Talebani controllano le strade di Kabul in Afghanistan

L’Afghanistan dei talebani compie un anno. «La gente è disperata»

15 Agosto 2022
L'arcivescovo emerito di Hong Kong, il cardinale Zen

Hong Kong processa il cardinale Zen

13 Agosto 2022

MINACCE DI MORTE. Nonostante le confessioni, il caso è ancora in alto mare. Dopo l’omicidio del procuratore, anche il fratello di Shabhaz, Paul Bhatti, è stato minacciato di morte e ha dovuto lasciare momentaneamente il Pakistan. Secondo l’avvocato che sta portando avanti il caso del ministro cattolico per conto del fratello, Rana Abdul Hameed, «Paul Bhatti non può venire in Pakistan per le minacce di morte ricevute – spiega a The News -. Anch’io ricevo costantemente minacce di morte ma ho promesso a me stesso di portare il caso fino in fondo».

«NON SI VA DA NESSUNA PARTE». L’avvocato è lo stesso che ha difeso Rimsha Masih, giovane cristiana accusata di blasfemia e poi prosciolta, prima assoluta nella storia del Pakistan: «Mi arrivano lettere che mi consigliano di dissociarmi da questo caso. Mi scrivono: “Tu hai liberato Rimsha, ora cerchi di far condannare i nostri compagni, dovresti avere imparato la lezione”». Il problema è che «anche i nostri testimoni ricevono continue minacce di morte. Quand’è così, che cosa puoi aspettarti dal caso? Non andrà da nessuna parte».

IL TESTIMONE CHIAVE. Ad esempio, le persone che avevano affermato di aver visto Abdullah Umar sparare, al momento di comparire per accusarlo non si sono presentate. I difensori dell’imputato hanno quindi parlato di «evidenza» della sua innocenza, ma le parole dell’avvocato Rana Abdul Hameed fanno capire che sotto c’è ben altro. Anche la All Pakistan Minorities Alliance (Apma) ha dichiarato: «Minacce di morte sono arrivate anche al testimone chiave del processo».

QUATTRO ANNI DOPO. Per impedire che fatti simili si ripetessero, il legale di Bhatti ha chiesto di trasferire il processo a una più sicura Corte anti-terrorismo di Faisalabad. La richiesta è stata fatta il 22 ottobre 2014, riporta Newsweek Pakistan. La polizia di Islamabad ha inviato la richiesta ufficiale al ministero degli Interni ma finora non è stata prodotta alcuna risposta. E a quattro anni dall’omicidio del ministro cattolico, ancora non si è arrivati a nulla.

«UN POSTO AI PIEDI DI GESÙ». Ma le minacce degli estremisti non hanno cancellato la sua coraggiosa testimonianza. Scriveva nel suo testamento spirituale: «Non voglio popolarità, non voglio posizioni di potere. Voglio solo un posto ai piedi di Gesù. Voglio che la mia vita, il mio carattere, le mie azioni parlino per me e dicano che sto seguendo Gesù Cristo. Tale desiderio è così forte in me che mi considererei privilegiato qualora – in questo mio sforzo e in questa mia battaglia per aiutare i bisognosi, i poveri, i cristiani perseguitati del Pakistan – Gesù volesse accettare il sacrificio della mia vita. Voglio vivere per Cristo e per Lui voglio morire. Non provo alcuna paura in questo paese».

@LeoneGrotti

Foto memoriale Shahbaz Bhatti da Shutterstock

Tags: asia bibiblasfemiaCristianiCristiani PerseguitatiPakistanpaul bhattiprocesso bhattirimsha masihshahbaz bhattiTerrorismo Islamico
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

Talebani controllano le strade di Kabul in Afghanistan

L’Afghanistan dei talebani compie un anno. «La gente è disperata»

15 Agosto 2022
L'arcivescovo emerito di Hong Kong, il cardinale Zen

Hong Kong processa il cardinale Zen

13 Agosto 2022
Manifestazione in Francia nel 2020 contro il terrorismo islamico dopo l'uccisione di Samuel Paty

È il jihadismo l’ideologia terrorista più pericolosa d’Europa

11 Agosto 2022
Ayman al Zawahiri, durante un messaggio diffuso in occasione dell'anniversario degli attacchi agli Stati Uniti dell'11 settembre 2001

La morte di Al-Zawahiri, il Trotskij di Al Qaeda

2 Agosto 2022
La chiesa di San Francesco Saverio a Owo, Nigeria, dopo l’attentato nel giorno di Pentecoste

«Da noi i terroristi islamici non avranno la guerra che vogliono»

27 Luglio 2022
Deborah Yakubu

«Mia figlia uccisa perché cristiana. Solo Dio può fare giustizia»

22 Luglio 2022
Per commentare questo contenuto occorre effettuare l'accesso con le proprie credenziali.

Video

Sylvie Menard eutanasia
Salute e bioetica

Non è l’eutanasia la risposta al dolore di chi è ammalato

Redazione
8 Agosto 2022

Altri video

Lettere al direttore

I giornalisti nella sede del PD prima della conferenza stampa per discutere i risultati delle amministrative a Roma, 13 giugno 2022

Volete un’indicazione di voto? Mai a sinistra

Emanuele Boffi
1 Agosto 2022

Read more

Scrivi a Tempi

I nostri blog

  • La preghiera del mattino
    La preghiera del mattino
    Enrico Letta, l’ispettore Clouseau chiamato a commissariare il Pd
    Lodovico Festa
  • Good Bye, Lenin!
    Good Bye, Lenin!
    Il cardinale Jozef Tomko, collaboratore di sette papi
    Angelo Bonaguro
  • Il Deserto dei Tartari
    Il Deserto dei Tartari
    Che cosa spinge i soldati ucraini a dare la vita in guerra?
    Rodolfo Casadei
  • Libri in povere parole
    Libri in povere parole
    Pian della Tortilla, Novella degli scacchi, Le campane di Nagasaki
    Miber
  • Good Bye, Lenin!
    Good Bye, Lenin!
    Il samizdat slovacco che parlò di Cl negli anni Ottanta
    Angelo Bonaguro

Foto

Foto

Amici e lettori in Sardegna, sabato a Sassari si ricorda Luigi Amicone

11 Agosto 2022
Lenzuola bianche stese ad asciugare al sole
Foto

Il profumo del sole

1 Agosto 2022
Ragazza in bicicletta
Foto

Esame di maturità. Un rito di passaggio

27 Giugno 2022
Egisto Corradi
Foto

La faccia più vera

26 Maggio 2022
Foto

Il potere dei senza potere e la guerra in Ucraina

20 Maggio 2022

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2021: euro 155.773,68. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Agosto 2022
    • Luglio 2022
    • Giugno 2022
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Società
    • Social network
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Tempi Media
    • News
    • I nostri blog
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist