Pedofilia. Il Vaticano non ha violato la convenzione Onu. E contrastare l’aborto non è «una forma di tortura»
La Santa Sede non viola la Convenzione contro la tortura dell’Onu (Cat). È quanto si legge nella versione non editata ottenuta da tempi.it delle Osservazioni conclusive della Commissione che ha analizzato il rapporto del Vaticano e che oggi alle 14 presenterà le sue conclusioni definitive.
SFORZI RICONOSCIUTI. Come affermato dalla Santa Sede in un comunicato stampa, «la Commissione apprezza “il dialogo costruttivo e aperto con la delegazione di alto livello”» vaticana, guidata dall’osservatore permanente della Santa Sede presso l’Onu, monsignor Silvano Maria Tomasi, appena intervistato in merito da Tempi. Inoltre, «per la prima volta una Commissione dell’Onu “accoglie” l’impegno e gli sforzi compiuti da papa Francesco» per rispettare i «diritti umani».
La Commissione riconosce inoltre «che la Santa Sede, le diocesi cattoliche e gli ordini religiosi hanno compiuto sforzi importanti per prevenire gli abusi sessuali contro i minori».
OPPORSI ALL’ABORTO NON È TORTURA. Molto importante, perché si distanzia dalle accuse inizialmente rivolte al Vaticano, «le Conclusioni non affermano che gli sforzi della Chiesa per proteggere i non nati sono una forma di tortura o un trattamento crudele, disumano e degradante» e quindi passibili di «punizione secondo la Cat».
Viene salvaguardata, dunque, al contrario di quanto avvenuto in occasione delle Conclusioni della Commissione delle Nazioni Unite per i diritti dei minori, «il fondamentale diritto umano della libertà religiosa e di opinione e la protezione e la promozione della vita umana».
ASSUNTO «FALLACE E FUORVIANTE». La Santa Sede osserva anche che, pur «non concludendo in modo esplicito che lo stupro o l’abuso sessuale da parte di individui costituisce un atto di tortura», «molte delle osservazioni finali fanno riferimento all’abuso sessuale». Sembra dunque che ci sia «un assunto di fondo che indica l’abuso sessuale come una forma di tortura secondo la definizione della Cat». Questo assunto, continua il Vaticano, «non è né sostenuto dal testo della Cat né è stato in alcun modo accettato dalle autorità sui diritti umani». L’assunto è pertanto «fallace, fuorviante e controproducente».
PRETI IMPIEGATI DEL PAPA. Un altro punto dolente è il tentativo delle Conclusioni «di dare l’impressione che tutti i sacerdoti nel mondo siano indirettamente e giuridicamente legati al Vaticano», come fossero impiegati del Papa. Mentre ciascuno, come ricordava monsignor Tomasi a Tempi, «è cittadino giuridicamente dipendente dal paese in cui vive e che ha diritto di esercitare la sua sovranità senza interferenze esterne». Infine, il Vaticano è accusato di «non aver richiesto che le accuse di abusi vengano riportate alla polizia». Affermazione che la Santa Sede «considererà molto seriamente».
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12 commenti
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Ho inviato un post a proposito delle condanne penali che si vorrebbe comminate dall’O.N.U., ma non so che fine abbia fatto.
Come non detto.
Io mi chiedo con quale autorità questi dell’onu si arrogano il diritto di giudicare la Chiesa. Chi commette abusi di qualsiasi tipo è giudicato dalle leggi dello stato del quale ha la cittadinanza o nel quale risiede.
Questa è soltanto una scusa per occuparsi di ciò che è competenza della Chiesa; anche questa loro “assoluzione” è una chiara ingerenza. Vadano a fare lo stesso con l’islam e I terroristi musulmani, se vogliono recuperare un pò di credibilità, altrimenti sono soltanto dei pagliacci.
“Vadano a fare lo stesso con l’islam”
Evidentemente per te la moralità è semplicemente un’opzione.
La chiesa viola praticamente tutto, fin dal momento della nascita dove impone la propria ideologia perfino ai nenonati, per finire a Lourdes dove migliaia di malati gravi venogono “convinti” a farsi guarire dalle “acque miracolose”.
L’Onu dovrebbe non solo condannare moralemnte queste pratiche ma anche penalmente.
E dove, guarda un po’ ogni tanto qualcuno guarisce veramente! In effetti hai ragione, tutti sanno che a Lourdes vi sono folle di ammalati condotte in quel luogo con la forza bruta da preti sadici armati di lunghe fruste…..Perché non la pianti di dire idiozie e prima di parlare conti almeno fino a cento?
Se il Vaticano ha abbastanza ragioni per impiparsene alla grande delle concioni di quella specie di carrozzone di mangiapane a tradimento che è l’ONU, figurarsi quante ne abbiamo noi lettori di accogliere i ragli di Shiva101 con la consueta prece.
Detto da chi vorrebbe imporre ai neonati genitori dello stesso sesso da numerare non si capisce in quale ordine progressivo per non offendere la parità dei 54 orientamenti sessuali fin qui censiti; detto da chi volentieri spedirebbe in galera chi si oppone ai progetti di ri-programmazione politicamente corretta stilati e sponsorizzati dall’O.N.U.; detto in modo tanto lusinghiero di una organizzazione internazionale che vorrebbe imporre ai popoli modelli educativi e legislazioni contrari all’esperienza storica dei popoli, da superare medianti esperimenti pedagogici e sociali; detto da chi e di chi imputa di lesa maestà genderistica e multiculturalistica parole come complementarità e identità, perchè c’è caso che siano usate in modo da smascherare la retorica della parità sessuale e della cancellazione delle identità tutte insieme, da quella storico-culturale e quella di popoli e nazioni, genere sessuale e persona, l’idea di fare dell’O.N.U. – che non riesce non tanto a fermare guerre, ma neppure a incriminare Caschi Blu che non intervengono a impedire o ostacolare carneficine e passano il tempo a stuprare bambine – il palladio della persecuzione della Chiesa e solo di essa, è proprio quello che mancava di sentire per sapere quale autoritarismo brutale si nasconda dietro l’asettico manuale di conversazione a uso dei talk-show on line.
Infatti Domenico, sono dei pagliacci nel libro paga di chi sappiamo….
Non è tortura il vietare l’aborto, è tortura il permetterlo…
L’onu dica quello che vuole, a tanti come il sottoscritto delle sue litanie livorose non ce ne può FREGA’ DE MENO !