Papa Francesco: «La fede è un dono di Dio! Ma la fede viene se tu sei nel suo popolo»
Papa Francesco, nell’omelia oggi alla Messa in Santa Marta, commentando le letture ha descritto due diversi tipi di atteggiamenti nell’annunciare il Vangelo. Il primo è quello dei discepoli che, fuggiti dopo le persecuzioni, «portano dappertutto» la lieta novella. Inizialmente la predicano solo agli ebrei, poi anche ai greci e ai pagani. Così «una folla considerevole fu aggiunta al Signore». Questi discepoli, ha sottolineato il Papa, si sono lasciati «portare dallo Spirito Santo. Alcune volte lo Spirito Santo ci spinge a fare cose forti: come ha spinto Filippo ad andare a battezzare il ministro etiope, come ha spinto Pietro ad andare a battezzare Cornelio».
«E lo Spirito Santo – ha aggiunto il Pontefice – agisce oggi nella Chiesa e nella nostra vita. Qualcuno di voi potrà dirmi: “Mai l’ho visto!”. “Ma, fa’ attenzione a cosa succede, cosa ti viene in mente, cosa ti viene nel cuore. Cose buone? È lo Spirito che ti invita ad andare per quella strada. Ci vuole docilità! Docilità allo Spirito Santo».
LE IDEE SENZA IL CUORE. Esiste poi un secondo gruppo di persone che sono presentate nelle Letture. Sono gli «intellettuali, i dottori della legge» che «credevano che la religione era cosa soltanto di testa, di leggi». Per loro, bisognava «compiere i comandamenti e niente di più. Non si immaginava che esistesse lo Spirito Santo». Interrogavano Gesù, «volevano discutere. Tutto era nella testa, tutto è intelletto, non c’è il cuore, non c’è l’amore e la bellezza, non c’è l’armonia», è gente «che soltanto vuole spiegazioni. E tu gli dai le spiegazioni e loro, non convinti, tornano con una altra domanda. È così: girano, girano… Come hanno girato attorno a Gesù tutta la vita, fino al momento che sono riusciti a prenderlo e a ucciderlo! Questi non aprono il cuore allo Spirito Santo! Credono che anche le cose di Dio si possono capire soltanto con la testa, con le idee, con le proprie idee. Credono di sapere tutto. E quello che non entra nella loro intelligenza non è vero. Ma tu puoi risuscitare un morto davanti a loro, ma non credono!».
LA CHIESA E’ IL POPOLO DI DIO. Gesù, ha evidenziato papa Francesco, dice loro una «cosa fortissima»: «Voi non credete perché non fate parte delle mie pecore! Voi non credete perché non siete del popolo di Israele. Siete usciti dal popolo. Siete nell’aristocrazia dell’intelletto». «Questa gente – ha proseguito papa Francesco – si era staccata dal popolo di Dio e per questo non poteva credere. La fede è un dono di Dio! Ma la fede viene se tu sei nel suo popolo. Se tu sei – adesso – nella Chiesa, se tu sei aiutato dai Sacramenti, dai fratelli, dall’assemblea. Se tu credi che questa Chiesa è il Popolo di Dio. Questa gente si era staccata, non credeva nel Popolo di Dio, credeva soltanto nelle sue cose e così aveva costruito tutto un sistema di comandamenti che cacciavano via la gente: cacciavano via la gente e non la lasciavano entrare in Chiesa, nel popolo. Non potevano credere! Questo è il peccato di resistere allo Spirito Santo».
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12 commenti
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Siamo nel 2014 NON NEL MEDIOEVO il popolo di Dio non ha alcun senso lo volete capire .MA VOI SAPETE QUALCOSA DI FISICA QUANTISTICA????
NON ESISTE UN DIO ESTERNO, CREATO E CREATORE SONO LA STESSA COSA INSOMMA UNO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
SVEGLIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!
Io di fisica quantistica ne so quanto tu ne sai del medioevo: poco o nulla, ma se ti interessa l’opinione in merito di un noto credente sull’argomento ti consiglio di scrivere al professore emerito di fisica superiore Antonino Zichichi, che ti darà senz’altro delucidazioni in merito.
P.S.: anche a te va il mio solito consiglio di (t)rollare di meno e studiare di più.
Divertente la reazione di certi commentatori che, capendo poco o nulla di quello che dice il papa, si sentono in qualche modo bersaglio delle sue parole, dimostrando così di sbagliarsi di brutto a classificare se stessi tra i fini intelletti.
Qualcuno disse un giorno “beati i poveri di spirito”…
caro giannino, io prendo la mia parte di rimprovero, ma il fatto che nelle udienze del mercoledì si sia passati dall’entusiasmo al delirio , dovrebbe far(TI) pensare.
Il fatto che l’autore dell’unico commento sensato in mezzo a una sfilza di stronzate sia l’unico a sentirsi immeritatamente oggetto di “rimprovero” spiega da sé, meglio di tanti discorsi, cosa vuol dire essere “poveri di spirito”.
Questo papa dice sempre delle banalità grosse come una casa, intendere poi che chi fa uso dell’intelletto (gli intellettuali e i dottori della legge) non fa uso del cuore è una castroneria bella e buona. Dica la verità: la Chiesa rincorre le persone con scarsa preparazione intellettuale perchè sono le più facilmente influenzabili e manipolabili e soprattutto sono quelle che con più facilità credono alle favolette religiose.
Le persone che vanno dietro a Papa Francesco sono dei superficiali miscredenti con la fede fai da te (es. ai miei colleghi tutti atei piace Papa Francesco a me credente non piace per nulla misteri) perchè se avessero solo un pochino di intelligenza e solo un pochino di luce spirituale si accorgerebbero della scarsa profondità di quest’uomo (tutte chiacchiere pochi fatti molta confusione teologica in testa) ma siccome superficiale c’è un certo potere mediatico e folle che lo idolatrano. Il mondo della superficialità ha anche il suo papa finalmente
Al solito Francesco molto confuso lui ha un’interpretazione soggettiva (sua esclusivamente sua) confusa e molto discutibile.Mentre dovrebbe leggere la Parola di Dio nella Chiesa seguendo la Chiesa non se stesso seguendo ad es. S.Paolo San Tommaso d’Aquino, S.Agostino, San Benedetto solo per fare qualche nome lui invece va dietro la sua ideologia
Spara affermazioni senza capo nè coda ma se ne rendono conto i cardinali che l’hanno eletto?
Sempre meglio l’intelligenza anche della fede che la sciatteria intellettuale
Certo, non tutti coloro che hanno una fede sono completamente stupidi, ma un sacco di persone stupide hanno una fede perché sono stupide. Per la semplice ragione che credere è un sacco più facile che pensare. Serve molto più tempo e sforzo per acquisire conoscenza, mentre qualunque stupido può acquisire la fede istantaneamente e senza fatica.
Se richiedesse fatica, a molte persone non fregherebbe proprio. Ecco perché si tratta in pratica di pigrizia, sottomissione, arrendersi, non fare domande, lasciare che i valori morali ti siano dati su un piatto, come un bambino. Lasciare che l’ignoranza diventi la tua virtù suprema cosicché ogni elemento di verità razionale o di senso comune che ti arriva diventi un test per la tua fede, e che più resisti e più virtuoso diventi.
Lasciare che la fede si gonfi nella tua testa come un airbag, spingendo fuori tutto il resto, e allora le tue domande riceveranno risposta. Non è questo rassicurante? Non mi stupisce che la fede sia così popolare.
Ma quanto deve essere stirata la fede prima che diventi soltanto una pura, genuina, ottusa stupidità? Quand’è che l’imbracciare una religione diventerà l’equivalente di farsi fare un’operazione per abbassarsi il livello di QI?
Forse conosci l’espressione: “Dio l’ha detto. Io ci credo. Va bene così.”
E’ un’espressione che ho sentito alcune volte e ogni volta mi son stupito della stupidità di chiunque lo possa anche solo pensare. E, a dirla tutta, è in verità una frase capolavoro. Acri di impenetrabili stupidaggini teologiche sono state concise in una semplice, pietosa definizione di ciò che è in effetti la fede. Quando strappi via tutte le stupidaggini pretenziose sulla trascendenza e tutte le altre fandonie quello è ciò che ti rimane veramente, quelle piccole dieci parole di giudizio finale, oltre la ragione e oltre il dubbio.
Se pronunciate, idealmente dovrebbero essere declamate, ad alta voce, ripetutamente e con le dita nelle orecchie, perché è una dichiarazione designata per essere indossata come una targhetta d’ottone sulla testa con scritto: “Questa mente ha cessato l’attività. Al momento non accettiamo alcuna nuova idea, grazie per il vostro interesse, perché Dio l’ha detto. Noi ci crediamo. Va bene così.”
Poveri esseri senza cervello.
Grazie caro Andry di aver confermato le parole del papa (che anche tu non hai capito) fornendo l’inconfutabile prova che l’ateismo è il grossolano frutto di ignoranza crassa, supina e affettata accompagnata dalla desolante arroganza e supponenza.
Ma se uno non ha fede non entrerà mai a far parte del popolo di Dio e per credere alle parole della Bibbia vorrà vedere qualche sorta di miracolo. Alla fine quindi Dio o lo Spirito Santo dovrebbero agire sugli uomini perché essi credano…
Il discorso di Francis non ha senso…
Siete nell’aristocrazia dell’intelletto
Felice di far parte dell’aristocrazia dell’intelletto, con i piedi ben piantati per terra ad occuparsi dei problemi dell’uomo.
– Il Tecnarca
anche se non sono del tutto d’accordo con i ragionamenti del papa ( in questa omelia) il tecnarca è ancora più fuori tema. i nostri genitori e tutti quelli che ci hanno trasmesso la fede non hanno visto miracoli, ma hanno ricevuto la testimonianza da una famiglia e da una comunità. poi esistono i CONVERTITI che fanno clamore, ma la maggioranza arriva alla fede grazie a dei semplici e imperfetti testimoni. l’aristocrazia la lasciamo ai saputelli come te. altro discorso è contrapporre la ragione ( anche nel credere) al semplice sentimento o entusiasmo, e in questo credo che Benedetto XVI abbia qualcosina da eccepire. è anche pacifico che NESSUNO SI SALVA DA SOLO.