Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Giugno 2022
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
    • Dicembre 2021
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Giugno 2022
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
    • Dicembre 2021
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Esteri

Nigeria, per Amnesty International la strage di cristiani è dovuta al «clima»

Un rapporto denuncia la morte di 3.641 persone in tre anni a causa degli «scontri» tra pastori musulmani Fulani e agricoltori. Per l'Ong «la religione non c'entra» ma le vittime cristiane raccontano un'altra storia

Leone Grotti
17/12/2018 - 12:44
Esteri
CondividiTwittaChattaInvia

Negli ultimi tre anni almeno 3.641 persone sono morte in Nigeria nel conflitto tra pastori musulmani Fulani e agricoltori cristiani. Lo denuncia Amnesty International in un interessante rapporto (“Harvest of Death: Three Years of Bloody Clashes Between Farmers and Herders”) pubblicato oggi. Nel prezioso documento si sottolinea come il conflitto si sia intensificato nel 2018 e come le autorità non facciano nulla o quasi per fermare o prevenire «stragi, vandalismi e incendi di case e villaggi».

Tra il 5 gennaio 2016 e il 5 ottobre 2018 sono stati lanciati 310 attacchi, soprattutto negli Stati della fascia centrale del paese. Il rapporto parla di villaggi distrutti, religiosi bruciati vivi, donne e bambini fatti a pezzi in assalti condotti con armi sofisticate come kalashnikov e lanciarazzi. Viene anche documentata l’inerzia, spesso complice, delle forze di sicurezza.

LEGGI ANCHE:

Suor Loveline in Nigeria

La missione di suor Loveline in Nigeria. «Qui essere cristiani è una sfida»

22 Giugno 2022
Una chiesa attaccata nello stato di Kaduna, in Nigeria, nel 2020

Nigeria, nuovo attentato in due chiese: almeno tre cristiani morti

21 Giugno 2022

«LA RELIGIONE NON C’ENTRA»

Il rapporto di Amnesty International sottostima sicuramente il numero delle vittime, ma è ugualmente importante per accendere i riflettori su un conflitto sanguinoso, ma dimenticato dalla maggior parte della stampa internazionale. C’è però un problema: fin dalle prime pagine il rapporto afferma con certezza che «i conflitti sono diventati particolarmente ferali a causa del peggioramento delle condizioni ambientali, che hanno obbligato gli allevatori a muoversi verso sud» alla ricerca di terreni. «La scarsità di risorse e la competizione soprattutto per la terra, l’acqua e i pascoli», dovute ai cambiamenti climatici, «costituiscono una delle principali cause degli scontri». Osai Ojigho, direttore di Amnesty International Nigeria, aggiunge anche che «questo conflitto non ha niente a che fare con la religione».

«ISLAMIZZARE LA NIGERIA»

Non è chiaro come i ricercatori possano affermare con tale apodittica certezza che la religione non c’entri con le stragi. Le vittime dei musulmani Fulani, infatti, si sono fatte un’altra idea degli “scontri”. Presentando un rapporto sul massacro di 646 cristiani in otto mesi nel solo Stato di Plateau, il reverendo Dacholom Datri, presidente della Chiesa di Cristo in Nigeria (Cocin), ha dichiarato al presidente della Nigeria, Muhammadu Buhari, anch’egli di etnia Fulani e accusato di complicità: «La narrativa che va per la maggiore è quella di uno scontro tra agricoltori e allevatori. Ma questa è solo una scusa inventata per nascondere la verità e continuare a perpetrare il male». La verità è che i musulmani Fulani che stanno massacrando i cristiani non sono «assalitori sconosciuti» o semplici allevatori ma «membri di milizie» armati di tutto punto: «Fucili sofisticati, kalashnikov, lanciarazzi, che usano per attaccare e uccidere i cristiani. Solo dopo gli attacchi i Fulani fanno pascolare il loro bestiame sui campi».

La Chiesa cattolica nigeriana, nella persona del vescovo di Makurdi, monsignor Wilfred Chikpa Anagbe, ha denunciato inoltre «un’agenda precisa, un chiaro tentativo di islamizzare tutte le aree a maggioranza cristiana della Middle Belt nigeriana». Il prelato si chiede anche «chi finanzi i Fulani, visto che attaccano con armi troppo sofisticate per dei pastori». Il National Christian Elders Forum ha anche avvisato che «il cristianesimo in Nigeria è vicino all’estinzione. Potremmo essere noi l’ultima generazione di cristiani del paese se non cambieranno le cose».

«SONO LORO CHE CI ATTACCANO»

Anche per l’ex presidente della Nigeria, Olusegun Obasanjo, «non si possono negare le violenze contro i cristiani. Gli scontri con gli agricoltori cristiani sono cominciati così: gli allevatori cercano terre e acqua dove far pascolare le vacche, occupano le terre degli agricoltori e poi quando gli agricoltori reagiscono, gli allevatori si vendicano. Ma una volta non avevano armi automatiche, ora sì. Il problema principale è chi gli dà le armi. Gli allevatori non possiedono il bestiame che pascolano ma chi dà loro il bestiame adesso fornisce anche le armi. Queste persone sono responsabili».

Per concludere, anche l’arcivescovo anglicano di Jos, monsignor Ben Kwashi, ha criticato la vaga narrazione degli “scontri”: «Non è giusto parlare di conflitto tra cristiani e musulmani. Sono loro che ci attaccano e ci uccidono».

Ben venga dunque il rapporto di Amnesty International per mettere pressione al governo nigeriano perché si impegni per fermare la strage in atto. Ma servirebbe più coraggio, e meno ideologia, quando si indagano le cause: per quanto il tema della scarsità  di terra e acqua contribuisca a scatenare la violenza, come affermato da tutti, non sono i cambiamenti climatici che hanno portato al massacro dei cristiani in Nigeria negli ultimi tre anni. In alcun modo una disputa sul possesso di un terreno può trasformarsi, come avvenuto a giugno, nell’attacco coordinato da parte dei musulmani Fulani di 10 villaggi. L’assalto è durato 48 ore, durante le quali le autorità non sono intervenute per fermare la strage, e i pastori erano armati di kalashnikov e lanciarazzi. Sono morti in tutto più di 200 cristiani e un deputato della zona ha parlato di «olocausto doloroso, pulizia etnica e genocidio del mio popolo». Una violenza difficile da spiegare in modo esaustivo usando solo la lente climatica.

@LeoneGrotti

Tags: amnesty internationalCristianiCristiani PerseguitatifulaniMusulmaniNigeria
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

Suor Loveline in Nigeria

La missione di suor Loveline in Nigeria. «Qui essere cristiani è una sfida»

22 Giugno 2022
Una chiesa attaccata nello stato di Kaduna, in Nigeria, nel 2020

Nigeria, nuovo attentato in due chiese: almeno tre cristiani morti

21 Giugno 2022
Cristiani profughi in Sudan

Il dramma dei cristiani perseguitati costretti a fuggire

19 Giugno 2022
I funerali delle vittime della strage di Owo, in Nigeria

Nigeria. «La nostra fede è più forte dei loro kalashnikov»

18 Giugno 2022
La chiesa di Owo, Nigeria, dove è avvenuta la strage di Pentecoste

Nigeria. «Dopo la strage di Pentecoste la nostra fede è aumentata»

16 Giugno 2022
Resti di vestiti e sangue delle vittime della strage di Pentecoste nella chiesa di St Francis a Owo, in Nigeria

Nigeria. «Basta, la causa della strage di cristiani non è il cambiamento climatico»

15 Giugno 2022

Video

Foto Red Dot per Unsplash
Ambiente

Stop auto endotermiche? «Decisione ideologica»

Redazione
9 Giugno 2022

Altri video

Lettere al direttore

Fermare la guerra infinita

Carlo B. Scott Visconti
24 Giugno 2022

Read more

Scrivi a Tempi

I nostri blog

  • La preghiera del mattino
    La preghiera del mattino
    In questi tempi strani capita perfino di ritrovarsi d’accordo con Calenda
    Lodovico Festa
  • Lettere al direttore
    Lettere al direttore
    Il cardinale Marx e la Chiesa “alla moda”
    Peppino Zola
  • Cartolina dal Paradiso
    Cartolina dal Paradiso
    L’ideale cristiano non è la brava persona di successo, ma il santo
    Pippo Corigliano
  • Il Deserto dei Tartari
    Il Deserto dei Tartari
    Vasilij Grossman, la Russia e Macron
    Rodolfo Casadei
  • Good Bye, Lenin!
    Good Bye, Lenin!
    I sabati di lavoro dei profughi ucraini per i polacchi «in segno di gratitudine»
    Angelo Bonaguro

Foto

Egisto Corradi
Foto

La faccia più vera

26 Maggio 2022
Foto

Il potere dei senza potere e la guerra in Ucraina

20 Maggio 2022
Foto

“Investire in educazione”. Incontro sulla mostra “Alleanza scuola lavoro”

10 Maggio 2022
Foto

“Droga, le ragioni del no. Scienza, prevenzione, contrasto, recupero“

2 Maggio 2022
Foto

Avsi Run al Parco di Monza per sostenere i progetti dell’ong in Ucraina

27 Aprile 2022

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2021: euro 155.773,68. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Giugno 2022
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
    • Dicembre 2021
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Società
    • Social network
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Tempi Media
    • News
    • I nostri blog
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist