Nella testa del jihadista. Il paradiso, i martiri e l’odore dei cadaveri. «Quelli dei miscredenti puzzano peggio dei maiali»

Di Redazione
03 Ottobre 2014
Abu combatte per il Califfato in Siria. A Foreign Policy spiega che il suo obiettivo è diventare un martire. I paesi occidentali? «Sono razzisti e non credono nella libertà religiosa»

«Il martirio è probabilmente la via più breve per il paradiso». Così Abu Mariam, francese, spiega a Foreign Policy la sua decisione di andare in Siria («un luogo sacro raccomandato dal Profeta»). Abu è uno dei tremila islamici con passaporto dell’Unione Europea ed è entrato nelle file degli jihadisti del califfo Abu Bakri Al Baghdadi per combattere i miscredenti e guadagnarsi il paradiso. Quando era adolescente, ha «bevuto, preso droga, fatto sesso», spiega a Fp. Poi, a 19 anni, si è convertito all’islam. È fuggito da un quartiere malfamato di Tolosa, dove viveva, e ora porta un kalashnikov e guerreggia sulle montagne Kassab, in Siria, per conto dello Stato Islamico. Sostiene di non essere «mai stato più felice».

GUERRA? NO. PROVA DI FEDE. Trasferirsi in Siria «è stato un sogno» per Abu. «Ora – spiega – sto conducendo una vita migliore e sono soddisfatto. Una vita piena di dignità e di orgoglio». Le sue giornate sono scandite dalla preghiera e dalla battaglia. Per Abu, racconta Fp, il conflitto siriano «non è una guerra, ma una prova della sua fede e della sua devozione all’islam». Secondo il terrorista islamico, infatti, «il jihad è l’espressione finale e purificatrice della fede, che si conclude con il martirio e con le ricompense celesti». «Non sono che un contributo alla conquista dell’islam – spiega Abu – e sono ansioso di raggiungere anch’io il paradiso attraverso il jihad per la causa di Allah». «A noi musulmani ci attende il paradiso promesso», aggiunge.

ODORE DI MUSCHIO. «Ho dedicato tutta la mia vita al jihad», prosegue Abu, «ora, sto solo cercando di andare in paradiso, c’è qualcosa di meglio di questo?». C’è qualcosa di meglio di «una vita beata in prossimità di Allah»? Come faccia a essere sicuro di andare in paradiso lo spiega così: «Me lo hanno testimoniato i miei amici martiri. Ho notato la soddisfazione sui loro volti e l’odore di muschio che esalano i loro cadaveri, a differenza di quelli dei miscredenti morti, i nemici di Allah, i cui volti espongono soltanto bruttezza, e i cui cadaveri puzzano peggio dei maiali».

CONQUISTEREMO IL MONDO. «L’unica cosa che dobbiamo affrontare per raggiungere il paradiso è la morte. Prego Allah per la vittoria e poi per il martirio», afferma Abu. «Ad Allah piacendo, libereremo la Siria dall’oppressione, e, un giorno, i musulmani conquisteranno il mondo». La morte dei suoi amici non lo sconvolge. Si dice anzi felice del loro martirio, e spiega che «questa felicità raddoppierà quando verrò martirizzato e li incontrerò».

OCCIDENTALI RAZZISTI. Abu racconta di essere stato discriminato in Francia: «Non ero in pace nei paesi occidentali perché sono razzisti e non credono nella libertà religiosa». E spiega: «In Francia, le donne non possono indossare il niqab, che è uno dei doveri islamici». Inoltre, «mi impedivano di esercitare i miei diritti religiosi», persino di fare una «preghiera di cinque minuti». Secondo Abu è colpa dell’Occidente se c’è «una guerra tra musulmani e non musulmani». «Tutto ciò che vogliamo noi è la libertà religiosa», conclude, dimenticandosi cosa l’Isis ha fatto contro i cristiani.

Articoli correlati

7 commenti

  1. Vitale Scanu

    E’ incredibile la distorsione mentale di questi figuri, assassini di bambini, di donne e di tanti innocenti. Non capisco come facciano ad alzare le mani, lorde di sangue innocente, per onorare Allah il Misericordioso!!! Se questo è il musulmanesimo vero e puro (come essi affermano), dobbiamo concludere che la violenza è nel DNA di questa “religione”. Quanto a conquistare il mondo con la loro violenza bestiale, ricordiamo che contro l’Occidente non hanno mai prevalso e sempre han dovuto mettere la coda tra le gambe: vedi le battaglie di Poitiers (ottobre 732), Lepanto (ottobre 1571), Vienna (ottobre 1683) che fermarono l’avanzata islamica in Occidente. Notiamo una cosa: sono tutte battaglie combattute e vinte nel mese di ottobre, mese che la Chiesa ha dedicato a onorare la Madonna del Rosario. E’ troppo dire che i Cristiani hanno al loro fianco Qualcuno che fa la differenza, contro l’aberrazione di questi poveri esseri “umani”?

  2. roberto

    e se questi a un certo punto,invece che andare in siria a fare i martiri,decidono di fare i martiri in europa,facendosi saltare in aria,in qualche aeroporto,stazione ferroviaria,o qualche altro luogo pubblico, che facciamo?possibile che l’europa,sia cosi orba e stupida,nel continuare ad accogliere, e far entrare milioni di mussulmani,che potrebbero mettere seriamente a rischio la nostra sicurezza e incolumita’ fisica.il nostro futuro si trova ad un bivio,vogliamo vivere in un’eurabia dominata dai mussulmani, o vogliamo vivere in un’europa,abitata da popolazioni autoctone europee,che vivono e prosperano,per il futuro e il bene dei propri figli?io opterei per la seconda.

  3. Filippo81

    Veramente i folli e criminali jihadisti puzzano loro ,ma già da vivi, non vi dico di cosa per non essere volgare.

  4. giuliano

    questo ceffo fanatico ha avuto il passaporto UE e come questo chissà quanti come lui entrano da Lampedusa con l’appoggio della sinistra nostrana ??

    1. Filippo81

      Hai ragione Giuliano, per questo dobbiamo ringraziare la troika e tutti i buonisti d’Europa .

  5. Mappo

    Che dire? Se desidera tanto di morire preghiamo che allah lo accontenti il prima possibile, poi se il Paradiso non dovesse corrispondere alle sue aspettative (mancanza di vergini e dei suoi amati compagni che lo hanno preceduto nel”martirio” e al contrario presenza di quelli ammazzati da gente come lui) pazienza, non potrà più tornare indietro, speriamo almeno che dopo aver visto per un istante il Paradiso, prima di precipitare all’Inferno (dove lo aspettano i suoi compagni di bisbocce), possa pentirsi di tutto il male fatto e di tutte le idiozie a cui ha creduto.

    1. Menelik

      Lo scrissi anche ieri, mi pare.
      Io già da qualche tempo prego che quelli come lui finiscano per cadere davanti al mirino di un peshmerga, o inghiottiti da una tempesta di fuoco dopo il passaggio di un caccia.
      Chiaramente non prego Allah.
      Ma già da mesi prego.
      Prima pregavo senza intenzioni particolari.
      Vogliono conquistare il mondo?
      Vengano pure.
      Avranno un’accoglienza molto particolare, e noi potremo finalmente verificare se esalano odor di muschio….ma solo su quelli che restano interi.

I commenti sono chiusi.