Mi sono fatto il mazzo a lavorare e per poco perderò gli 80 euro. Piccolo particolare: ho 5 persone a carico

Di Daniele Mont D’Arpizio
06 Maggio 2014
Ero fiero di riuscire a lavorare tanto, adesso mi sento un po’ fesso. Una coppia di colleghi senza figli potranno portare a casa 160 euro in più al mese guadagnando insieme fino a 48.000 euro. Noi sei con 27.000 euro non prenderemo niente

Tratto dal blog Comunitare Così, secondo quanto scrive l’Agenzia delle Entrate, la settimana prossima dovrò muovermi io per andare a dire al mio employer che no, gli 80 euro promessi da Renzi ai lavoratori con reddito basso – solo quelli dipendenti però – non mi spettano.

Eppure questi soldi non mi avrebbero fatto schifo. In ufficio sono l’unico a non parlare mai dei prossimi viaggi, di spettacoli e di ristoranti. Non posso permettermeli, con quattro bambini piccoli e mia moglie a casa. Ma non mi lamento: è il tipo di vita che ho scelto. Per questo cerco continuamente di darmi da fare: collaborazioni giornalistiche, comunicazione corporate, qualche consulenza e qualche progetto editoriale mi permettono di arrivare a fine mese, a prezzo di tante notti insonni e weekend passati a lavorare. E poi non è vero che lo stato non fa proprio niente: qualcosa a volte arriva, anche se spesso annegato in tanta burocrazia (come nel caso dei contributi per famiglie numerose della Regione Veneto).

Ero fiero di riuscire a lavorare tanto, adesso mi sento un po’ fesso. Una coppia di colleghi senza figli, magari con una qualifica e uno stipendio più alti dei miei, potranno portare a casa 160 euro in più al mese guadagnando insieme fino a 48.000 euro. Noi sei invece con 27.000 euro non prenderemo niente. Poi il WSJ dice che le donne italiane non fanno più figli. Chiamale sceme.

Pensavo, speravo che l’arrivo al potere di un Matteo Renzi (3 figli e una moglie precaria) e di un Graziano Delrio (9 figli, moglie casalinga immagino) potesse rappresentare un cambiamento anche nel rapporto schizofrenico che questo paese ha con la famiglia. Da una parte morbosamente idolatrata, dall’altra quotidianamente avversata e vilipesa in miriadi di faccende pratiche. Invece niente. E poi, perché i lavoratori autonomi sono stati esclusi? Esiste una logica? Bah. Come tanti appartenenti a famiglie numerose sono più deluso che incazzato. Ormai ci siamo abituati. E adesso vediamo la nuova Isee, che promette sfracelli anche lei.

@dmdarpizio

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57 commenti

  1. tommy

    …ci speravamo anche io e mia moglie, le nostre due bimbe e direi anche il nostro cagnolino, ma per assurdo io hguadagno troppo (poco più del limite) mentre mia moglie con un part time lo ha troppo basso e nonpaga irpef…così oltre anon poter detrarre le spese mediche e la parte degli interessi del mutuo non può neanche vedere la minima ombra di questi promessi 80 euro…

  2. Eolo

    L’Italia avrebbe bisogno di un’unità che rappresenti una effettiva coscienza nazionale, un popolo nobile nella fratellanza per recuperare la sovranità assoluta (politica, geografica, sociale, economica, culturale e monetaria)per il bene di tutto il paese, anzi per salvare il paese da una catastrofe ormai immediata. Le barricate sono tante però, che si può pensare soltanto di aspettare lo schianto: l’abandono del cristianesimo cattolico (quello vero dei valori e l’amore verso il fratello), la divisone tra nord e sud (l’odio tra i cittadini), la divisione tra sinistra e destra (assurda di questi tempi soprattutto quando i politici sono “uniti” nel distruggere il paese e nel disprezzare gli interessi del popolo ),tra padroni e operaii, l’invasione di culture straniere maligne, la criminalità organizzata e i suoi nessi con il potere politico, ecc…Ogni italiano, ogni abitante deve cercar di ritrovare se stesso, attraverso la fede in Dio inanzi tutto, distruggere queste barriere e costruire una personalità e un comportamento sano, perdonare, tollerare, essere solidale con gli altri…un MOVIMENTO PER LA RIUNIONE DELL’ITALIA (MRI), con basi pacifiche (la violenza porta solo morte e destruzione), con azioni di serenità ma allo stesso tempo rivoluzionarie e costanti. Bisogna separarsi dal male, dal marcio dell’attualità, devono uscire dei “leader” schifati da tutto questo progetto distruttivo che ci condanna, ma che invece di insultare e odiare, abbiano la forza dell’amore per il popolo italiano che soffre, disposti a dare se stessi per salvare un’Italia che ormai sembra destinata al collasso. Ma ogni uno di noi deve cominciare per cambiare se stesso, ogni piccolo gesto quotidiano, riflettere sul perchè si odia tale persona?, trovare interessi nobili comuni (ci sono tanti), la divisione porta miseria e benefici per chi ci vuole male. Il primo passo penso deva essere NON VOTARE per le elezioni europee, dimostrare che siamo tanti che non crediamo più in loro e che presto faremo il passo verso la libertà vera, verso la democrazia che oggi non c’è, ma quella senza odio, senza rancori, senza insulti, senza distruggere ma per costruire, anzi ricostruire la nazione nell’unione del popolo. L’astenzione è il partito che deve vincere alle europee (vota per il partito astenzionista).Nessuno dei politici in mostra vale il voto degli italiani onesti.

    1. Fran'cesco

      Se non voti deleghi, se deleghi lasci gli altri decidere, e loro manterranno il sistema sbagliato.

      1. Controcorrente

        Infatti io voto Matteo Forte l’unico che in questo momento storico rappresenta me, il mio io.

  3. Ale

    Già e volevo aggiungere moglie a carico..forse potrebbe cercarsi un lavoro la moglie?! Forse se si può “permettere” di stare a casa, buon per lei, tanto male male non siete messi..sono donna e lavoro sia a casa che fuori, con il mio lavoro, come tante senza poter stare a carico di mio marito.

    1. Fran'cesco

      Ale, ma il discorso e’ un altro:
      Perche’ – a pari reddito familiare – una famiglia senza pargoli deve prendere 160 euro e una con i pargoli no???
      Giustizia alla rovescia.

      1. Controcorrente

        Lei ha ragione, perchè non fai lo stesso discorso a Maroni che ha eliminato
        l’ Indicatore Reddituale del buono scuola, orientata al recepimento del Fattore Famiglia,è ha inserito l’ Isee che non tiene conto del nucleo famigliare.
        Giustizia alla rovescia.

        1. Fran'cesco

          Assolutamente d’accordo.

        2. Fran'cesco

          … anche se per essere onesti l’ISEE tiene conto “molto poco” del nucleo familiare.
          Viva il Fattore Famiglia !

          1. Controcorrente

            … anche se per essere onesti, gli 80 euro sevono molto poco, ma sevono, a una famiglia come la mia di 5 persone 80+ 80= 160 mensili.
            Viva il Fattore Famiglia

  4. Ale

    Poveretti. Allora dovrebbero dare 80 euro solo a chi ha figli !!! Quindi chi non li ha, per Voi, non ha diritto agli 80 euro, secondo il vostro bel ragionamento ?! non dovrebbe avere quei soldi perché non ha figli?! Ma andate li!!!

  5. renzo ardemagni

    Queste cose succedono,perche’ in Italia non esiste il criterio dello split o Quoziente.Il premio doveva essere erogato dividendo il reddito familiare per il numero dei componenti.Il risultato doveva costituire la base di riferimento per erogare oppure no il premio degli 80 euro.Giustizia sociale,dove sei?

  6. Isabella

    Il mio messaggio doveva e voleva esser quello che le persone che lavorano e fanno sacrifici per mantenere i figli ( a prescindere che siano 1 o 10) e’ giusto che siano agevolate …e’ vero che magari superano il reddito di una famiglia in cui lavora solo il padre ma è’ anche vero che quando la maggior parte delle casalinghe accudiscono i loro bambini le mamme lavoratrici sono a lavoro con i figli al nido a 3 mesi o poco più’…..e volete mettere la sensazione che si possa provare a lasciare un neonato in mano a persone sconosciute? se poi anche il Sig. Daniele ha casa più’ grande e mutuo trentennale vuol dire a maggior ragione che a suo tempo si è’ potuto permettere una casa grande…

    1. angelo41

      Mi sembra un ragionamento “ad mentula canis”; una cosa è il figlio unico, altra cosa sono 10 figli e relativi costi, e poi uno la casa la sceglie in funzione delle necessità di spazio per la famiglia.
      Non ha senso fare sacrifici per un mutuo e vivere in 4 in una stanza.

  7. angelo41

    Conosco anch’io due coniugi statali, con una figlia già sposata, che beccheranno 160 euro senza averne bisogno. Torna di attualità il famoso quoziente familiare promesso da Berlusconi e mai attuato.
    Daniele, come pensi che gli 80 euro ti siano dovuti come lavoratore autonomo; lo Stato ti fa un assegno, oppure ti convoca in un ufficio postale? Ti rendi conto che dovrebbero spulciare milioni di modelli 730 per trovare tutti i redditi sotto i 25.000 euro. Siamo seri.

  8. Fran'cesco

    Vorrei far notare ai signori commentatori che qui si e’ perso il senso dell’articolo:
    perche’ – a pari reddito familiare – una famiglia senza pargoli deve prendere 160 euro e una con i pargoli no??? Giustizia, Costituzione, equita’, sono andate a farsi friggere?

    1. Anonimo

      Penso dipenda dal tipo di contributo. Questo viene dato senza tenere conto della composizione del nucleo famigliare (ma tenendo conto del tipo di rapporto di lavoro). Altri invece, giustamente, ne tengono conto. Per cui una famiglia senza pargoli non li riceve e una con pargoli sì. Che poi quest’ultimi siano pochi o tanti, non è argomento di questo post.

      1. Fran'cesco

        Questo lo sapevo anch’io, il mio intervento era solo per riportare la discussione sulla retta via, non sulla strada dove l’ha portata chi voleva sviare il discorso…

        1. Anonimo

          ” Ma non mi lamento: è il tipo di vita che ho scelto. ”
          Credo che le risposte a molte domande poste sia in questa frase del post.

          1. Fran'cesco

            Un bel tacer non fu mai scritto

    2. Isabella

      Il mio messaggio doveva e voleva esser quello che le persone che lavorano e fanno sacrifici per mantenere i figli ( a prescindere che siano 1 o 10) e’ giusto che siano agevolate …e’ vero che magari superano il reddito di una famiglia in cui lavora solo il padre ma è’ anche vero che quando la maggior parte delle casalinghe accudiscono i loro bambini le mamme lavoratrici sono a lavoro con i figli al nido a 3 mesi o poco più’…..e volete mettere la sensazione che si possa provare a lasciare un neonato in mano a persone sconosciute? Quindi il dilemma non è’ che a pari reddito le famiglie con pargoli non percepiscono il bonus e quelle senza pargoli lo beccano, io ho una pargola e ( stando alla teoria dei giornali) dovremmo prenderli io e mio marito! Io dico solo che se lavora uno solo in casa da anni vuol dire che puoi permettertelo!

  9. Anonimo

    “E’ ovvio che se non ci sono figli non ci sono i soldi per pagare le pensioni ai vecchi e bisogna ridurre le pensioni e allungare l’età pensionabile”

    E qual è allora il senso del sistema contributivo?
    E quello degli incentivi ad accantonare in fondi privati?
    E ha senso posticipare l’insostenibilità di questo sistema pensionistico di una generazione?

    1. Giannino Stoppani

      “E qual è allora il senso del sistema contributivo?”
      Pagare pensioni più basse, visto che non sono commisurate alla media degli ultimi stipendi percepiti ma ai contributi versati
      “E quello degli incentivi ad accantonare in fondi privati?”
      Idem con patate.
      “E ha senso posticipare l’insostenibilità di questo sistema pensionistico di una generazione?”
      L’insostenibilità di questo sistema pensionistico è stata posticipata anche troppo. Ma se si fa finta che vi si possa porre rimedio con l’immigrazione e non con una adeguata crescita economica e incentivando le nascite…

  10. Anonimo

    per cui scommettere tutto su un aumento di nascite non ha molto senso…

  11. Giannino Stoppani

    Leggendo i vari commenti fa impressione constatare che c’è ancora gente che non ha la più pallida idea di come funzioni, in concreto, un sistema economico.
    Concettualmente questa gente crede, non so quanto ingenuamente,come Pinocchio che i quattrini fruttino sotterrandoli sotto un albero.
    Basta da sola la considerazione che il passaggio al sistema contributivo da quello retributivo sia di per sé una garanzia assoluta per il pagamento delle pensioni future.
    Poveri noi.

    1. Anonimo

      ” Basta da sola la considerazione che il passaggio al sistema contributivo da quello retributivo sia di per sé una garanzia assoluta per il pagamento delle pensioni future. ”

      Certo, di pensioni da fame e questo a prescindere dal pagamento di eventuali, ipotetici contributi futuri da parte di eventuali, ipotetici lavoratori futuri.

      1. Giannino Stoppani

        Caro anonimo, non so se lo hai capito, ma io intendevo dire che basta da sola la considerazione fatta da qualcuno qui sopra che il passaggio dal retributivo al contributivo consentirebbe da solo di aver la certezza che le pensioni future possano essere pagate per far capire a chi si intende un pochino di economia, che chi ha commentato ci capisce ben poco.
        Per intendersi, i contributi che ci vengono detratti in busta paga non vengono sotterrati in modo che possa nascere l’albero degli zecchini, ma vengono usati per pagare le pensioni dei nostri genitori.
        E’ ovvio che se non ci sono figli non ci sono i soldi per pagare le pensioni ai vecchi e bisogna ridurre le pensioni e allungare l’età pensionabile sperando che la gente schiatti prima di riscuotere la pensione.
        E’ anche ovvio che non c’è effettivamente una relazione diretta tra crescita demografica e crescita economica, tuttavia è da perfetti ottusi negare che una relazione ci sia.

  12. Anonimo

    Francamente ‘sta storia delle pensioni di domani pagate dai giovani di oggi/futuri lavoratori non sta molto in piedi:

    1. da diversi anni l’accantonamento per le pensioni future si basa sul sistema contributivo: tanto paghi, tanto riceverai.
    Questo proprio per poter tenere in piedi il sistema pensionistico indipendentemente dagli andamenti demografici;

    2. i lavoratori di domani pagheranno contributi solo se troveranno lavoro (cosa per niente scontata). Altrimenti saranno un’ulteriore spesa per la società;

    3. i lavoratori di domani pagheranno i contributi per le proprie pensioni e non per chi sarà in pensione, in base al metodo contributivo già citato;

    4. le pensioni pubbliche di chi lavora oggi saranno comunque da fame (vi ricordate lo scalpore della dichiarazione fatta dall’ex direttore Inps e poi goffamente ritrattata?). Per questo servono pensioni integrative private, che si basano anch’esse sul sistema contributivo;

    5. Le tasse di chi ora lavora finanziano anche istruzione, sanità, trasporti pubblici ecc. dei figli di famiglie numerose. Troppo poco? Meglio di niente. Spiacente, ma gli extra (scuola paritaria, sanità privata, automobile ecc.) rimangono a carico delle famiglie stesse;

    6. A proposito delle scuole private: nulla in contrario se qualcuno le sceglie. Non ci si lamenti però del fatto di “pagare due volte” (con le tasse e la retta) l’istruzione. Le private hanno un costo minore? Bene: allora trovino un accordo con lo Stato per diventare gratuite per tutti, vivendo solo del contributo statale. Garantiscano però un insegnamento neutro. Altrimenti, chi vieta di aprire una scuola coranica a spese della collettività?

    7. Non c’è nulla che vieti a un bambino di oggi, quando sarà pronto a lavorare, di emigrare all’estero e lì pagare i propri contributi. Liberissimo di farlo, sia chiaro. Ma sai che fregatura per chi contava sui loro soldi per una vecchiaia serena e che per questo difende oggi una natalità con pochi freni! Quindi, o proponete anche un divieto all’espatrio per i figli di famiglie numerose (cosa poco sensata), oppure il rischio di restare con un proverbiale pugno di mosche è in aumento, visto il numero sempre crescente di giovani che si trasferiscono in terra straniera;

    8. Germania e paesi scandinavi dimostrano che crescita demografica e crescita economica non sono così dipendenti e correlate tra loro.

  13. Ammò

    Cara Filomena, giusto per per parlare al livello di chi considera innanzitutto come prioritaria la questione economica per parlare di famiglia: ti sei chiesta chi sosterrà il costo sociale e umano della tua vecchiaia? Inoltre, per esperienza, so anche che è molto diverso se ad occuparsi dei genitori anziani si è da soli, o se si può contare su più fratelli. Il discorso per cui “se fai i figli non siamo noi a doverli mantenere” è miope, perché poi si inverte: se nonhai voluto fare figli, non siamo noi a doverti mantenere in vecchiaia!!!

  14. Ammò

    Cara Filomena, giusto per per parlare al livello di chi considera innanzitutto come prioritaria la questione economica per parlare di famiglia: ti sei chiesta chi sosterrà il costo sociale e umano della tua vecchiaia? Saranno proprio i figli a farlo, quelli che genitori irresponsabili hanno deciso di accogliere magari senza prima pensare al portafogli! Inoltre, per esperienza, so anche che è molto diverso se ad occuparsi dei genitori anziani si è da soli, o se si può contare su più fratelli. Il discorso per cui “se fai i figli non siamo noi a doverli mantenere” è miope, perché poi si inverte: se nonhai voluto fare figli, non siamo noi a doverti mantenere in vecchiaia!!!

    1. Menelik

      …..e una casa di riposo, la più economica (chiaramente dei preti), prende almeno 1500 euro al mese per gestire 24/7 un anziano autosufficiente. Se non è autosufficiente, poi, la retta mensile va su.
      Quanti sono, oggi, anziani soli che si pagano la casa di riposo con quello che gli dà l’INPS senza integrare vendendo immobili e prosciugando conti correnti (se ne hanno)?
      Quante sono in Italia le persone che vivono solo grazie agli antiretrovirali che costano un botto, per le stupidate che hanno fatto “da giovani” credendo di essere padroni della loro vita?
      Quelli chi li paga?

      “la risposta? preservativi! tu fai sesso e noi dovremmo pagarne i danni? ciao ciao bella”………..fa proprio sorridere un’ingenuità così !!!!

    2. filomena

      Mio caro,
      prima di tutto qui si parlava di fare figli senza porsi un limite non di fare responsabilmente dei figli. Secondariamente se tu quei soldini che avresti speso per mantenere tutti i figli che non hai voluto pianificare, li avessi investiti per esempio in una assicurazione sulla vita da affiancare alla pensione, non avresti problemi economici da vecchio.
      Hai inoltre il vantaggio che l’assicurazione la puoi anche detrarre dalle tasse e ti costa comunque di meno di un figlio.

      1. Menelik

        Cara mia,
        prima di tutto in Occidente, quale è la percentuale di coppie che fa figli “senza porsi un limite”?
        Io, in 56 anni di vita e 32 di matrimonio, non ne ho conosciuta nemmeno una, e sì che di gente ne ho vista, eh?!
        In Africa, sei proprio sicura che fanno figli in modo “poco responsabile” come sottendi tu?
        Io non ne sarei così sicuro, perché hai mai sentito parlare dei proletari? Da noi i moti contadini di fine 800 furono fatti dai proletari e spietatamente repressi dal Regno d’Italia che fece sciogliere anche i circoli cattolici.
        In Africa il proletariato lo hanno adesso: niente pensioni, niente ammortizzatori sociali, se la gente ad una certa età quando ha la schiena a pezzi, non avesse figli che lavorassero con loro, come farebbero a sopravvivere? L’ONU gli da la pensione?
        Tante volte i comportamenti umani vanno inquadrati nel contesto opportuno, e non estrapolati.
        Altro punto: tu rinunceresti a fare dei figli per avere i soldi per pagare l’assicurazione, i divertimenti, strombazzare a destra e a manca e poi sbarazzarsi del malcapitato con gli aborti, pagarsi le canne, i viaggi, le vacanze?
        No cara mia, crescere figli è UMANITA’.
        Io so cosa vuol dire.
        Io e la compagna che mi accompagna in questo transito di vita, mia moglie, ragazzotti degli anni 70, abbiamo fatto la nostra parte, ho pagato i miei sbagli (la droga), e adesso tocca a loro, ai nostri figli.
        Adesso è il loro momento per dare la loro azione nel mondo.
        Da un mese siamo diventati nonni, adesso è l’era dei nostri figli.
        Io, quello che dovevo fare l’ho fatto, e sto facendo quel che mi rimane da fare.
        Quel che per te sono divertimenti, per me potrebbe esser noia.
        E la Provvidenza ci penserà, se vuole, e se vorrà altrimenti, il mio dovere sociale l’avrò fatto.

        1. filomena

          Prima di tutto qui non si stava parlando dei paesi del terzo mondo ma dei paesi sviluppati. E’ chiaro che in Africa non c’è la consapevolezza di poter scegliere responsabilmente la maternità. Ma va anche detto che la vita media è bassa e il problema della vecchiaia è soprattutto un problema nostro non loro. La figlia contadina è una realtà del passato da noi come giustamente dice i tu. E poi non capisco perché mi metti in bocca cose che mai ho detto. Io non ho neppure mai fumato una canna in vita mia, quindi cosa c’entra la pianificazione famigliare con la droga? Al massimo potrò scegliere di fare una vita diversa dalla tua ma non per questo deve essere giudicata necessariamente negativa.

          1. filomena

            Al posto della parola figlia va famiglia. La tastiera qualche volta …. ha una volontà sua mio malgrado…

  15. filomena

    Il fatto è che molto realisticamente, se non te lo puoi permettere non fai tanti figli. Non serve poi lamentarsi che niente vacanze, niente ristoranti ecc. Tanto per citare una massima che a voi piace tanto: oneri e onori! La situazione economica, anche se lungi dall’essere l’unico elemento da considerare, è però forse tra i più rilevanti nella pianificazione di una genitorialità responsabile.

    1. domenico b.

      dai sempre illuminati commenti di qualcuno ecco la risposta: siamo governati da chi pensa che la famiglia sia un lusso- Ti sei formato una famiglia? e allora paghi
      Siamo governati da una sinistra frustrata e autocastrata che considera un male l’impresa e la famiglia, I due motori della società, e adesso che siamo in Europa ci prendono pure in giro

  16. luca

    la risposta? preservativi! tu fai sesso e noi dovremmo pagarne i danni? ciao ciao bella

    1. Ugobagna

      Tralasciando per un attimo qualsiasi giudizio di merito sul fatto di avere o no figli, o più o meno tanti, il tuo commento manca il bersaglio per il seguente motivo: qui si sta parlando del fatto che, una volta che lo Stato decide un’agevolazione fiscale, un abbassamento delle tasse ecc. e mette un limite di reddito per poterne usufruire (ritenendo quindi giusto di agevolare i meno abbienti di una certa categoria) non può non tenere conto di quanto figli a carico abbia quella persona sennò fallisce il suo obiettivo e assegna quella agevolazione a persone con un reddito effettivo più elevato e ne priva altri con un reddito effettivo più basso. Punto.

      Questo a prescindere dal dibattito se sia o no giusto agevolare le famiglie numerose, qua si parla di non sfavorirle considerando il loro reddito effettivo e non quello nominale…

      1. filomena

        Il tuo ragionamento è giusto se lo vedi dal punto di vista dei figli, che ovviamente non hanno chiesto di venire al mondo né di nascere in una famiglia numerosa. Non avendo responsabilità è ovvio che non possono pagare per scelte non loro e quindi in questo senso sarebbe giusto che ci pensi lo Stato visto che i genitori non si sono dimostrati responsabili. Questo però significherebbe incentivare anche chi non se lo può permettere di fare quanti figli vuole, tanto poi li manterrà qualcuno

        1. gipo

          Giovinotta,
          l’articolo evidenzia il numero dei figli solo per far notare come, a fronte di un mono-reddito (ovviamente) sopra limite, vi sono casi dove due redditi (marito e moglie che lavorano, con o senza figli non fa differenza) sotto la soglia per aver diritto al bonus (e magari di valore complessivo più elevato del mono reddito di cui sopra) si beccano un doppio bonus.
          La stessa identica cosa è stata evidenziata dalla radio di confindustria “il decreto ha completamente tralasciato la questione del quoziente familiare…”
          Sono stato chiaro o servono anche i disegnini (se del caso chiamiamo in causa il grande Clericetti)?

      2. Menelik

        Quello è talmente tordo che non c’arriva mica a capire che la pensione che si sbaferà quando sarà vecchio verrà solo dai contributi pagati dai nostri figli, che i contributi suoi (o quelli miei) ammonteranno si e no ad un quarto di quello che riceverà dall’INPS.
        Ma che gli rispondete a fare?

        1. luca

          a te risulta tanto tanto difficile capire che questo discorso delle pensioni ad un certo punto si deve rompere per forza? la crescita demografica non può continuare all’infinito… ad un certo punto dovrete smettere per forza di fare figli…

          1. Menelik

            Lo so bene che voi new wave siete ossessionati dalla fine del mondo.
            Ma siete ossessionati del nulla.
            In Italia, come nel resto dell’Occidente vale il discorso che niente figli oggi = niente futuri lavoratori e pagatori di tasse domani = niente pensioni, niente servizi sociali, ecc….., e scusa se è poco !!!
            In un’ottica globale, non c’è penuria di risorse, c’è solo un forte squilibrio nella loro distribuzione e fruizione.
            La produttività agricola oggi è molte volte superiore quantitativamente (come tonnellaggio) che qualitativamente (come contenuto di nutrienti) rispetto a quella di un secolo e mezzo fa.
            Non temere che la crescita demografica non procede all’infinito, il mondo non lo salverete voi, anzi, date un contributo a renderlo un posto peggiore, più cattivo, dove ognuno pensa solo per sé.
            In Italia è da decenni che i Verdi ci stanno rompendo le scatole con la deforestazione, mentre in realtà la superficie forestale dal secondo dopoguerra ad oggi è quasi raddoppiata.
            La produttività agricola da noi è molto alta, cavoli, un ettaro da cento quintali di mais quando è poco, in Valpadana.
            In tante zone dell’Africa, invece, avrebbero terre potenzialmente fertili, e dicono di ararle con “aratri” trainati da bestie, ma senza vomere, cioè non fanno il lavoro dell’aratro, ma sono erpici e li chiamano aratri.
            Cosa vuoi che renda un campo coltivato così? Quello che qui da cibo per mille persone, laggiù ma neanche cento ne può sfamare, nonostante la fertilità.
            Non c’è troppa popolazione, c’è solo troppo squilibrio, troppa mala distribuzione della tecnologia.
            Il fatto, comunque, di ridurre la popolazione con gli aborti e non facendo nulla contro i massacri che avvengono laggiù, sperando che si sfoltisca l’Africa, è da delinquenti, non da politici, è da criminali seriali. Cioè da MASSONERIA.
            Giovanni Sartori ed il Club di Roma, incomincino a sfoltirsi loro, che sono vecchi matusa mangiarisorse. Una di loro consuma risorse per cento.
            Uno dei cancri dell’umanità è l’eccessiva urbanizzazione.
            Certo, nelle aree metropolitane, lì si che siamo troppi.
            Porre un argine all’espandere dei centri urbani, e recuperare la ruralità.

          2. Luca

            Il tuo commento conferma solo la tua follia

          3. Menelik

            Sai, il “continente” russo, dal Volga al Mar Cinese, quanti miliardi di ettari di terreni e foreste, cernosem e taiga……Nord America, è sovrappopolato, vero? Certo, il pollaio in batteria di New York si che lo è, ma hai idea in America e Canada che estensioni gigantesche ci sono, assai scarsamente abitate? Ed il Sudamerica?
            Una volta ci avevano ammaestrato che la deforestazione in Sudamerica procede al ritmo di una Svizzera all’anno.
            Sono passati 40 anni, e la foresta pluviale è ancora lì.
            In Austria sono stati capaci di impostare un sistema di sfruttamento delle biomasse da prendere a modello, e sono svantaggiati rispetto a noi in quanto le loro biomasse si riproducono agamicamente meno delle nostre. Noi non siamo capaci di fare altrettanto ,no?, perché c’abbiamo scritto ebeti in fronte, vero?
            Una nuova ruralità tecnologicamente al passo dei tempi, garantirebbe la rinnovabilità della gran parte delle risorse mondiali. E sfamerebbe miliardi di essere umani.
            Bisognerebbe sbarazzarsi di massoneria e dei demòni del mercato globale neo-colonialista, però.
            Ma l’era degli onori anche per loro sta per finire, e verrà anche per loro il momento di rendere conto delle loro malefatte. E sono tante.

          4. Giannino Stoppani

            Menelik, a leggere i loro deliri questi riescono ad essere contemporaneamente:
            1) contro gli ogm maanche pro eugenetica.
            2) estremisti malthusiani (pro aborto!) maanche pro fecondazione assistita.
            3) pro matrimonio gay maanche pro tutti diritti senza doveri per le coppie di fatto.
            Se la coerenza va di pari passo con l’intelligenza e se le tue spiegazioni sono rivolte a costoro… tu perdi tempo.
            A proposito dello sfruttamento agricolo del territorio, ho avuto la possibilità di confrontare una foto aerea della seconda guerra mondiale di un paese qui vicino con una satellitare di oggi.
            I due terzi della terra coltivata allora (c’erano l’autarchia e gli orti di guerra!) oggi sono incolti.

          5. Luca

            Giannini io parà a leggere

          6. Giannino Stoppani

            Che roba è?

  17. Tommasodaquino

    Impariamo insieme una verità che a molti sfugge: “Lo Stato sbaglia sempre. SEMPRE!”

  18. malta

    pure io. i 9 figli di delrio e 3 di renzi non li mandano di certo alla scuola statale, loro…80euro: offensivo rispetto a quanto spendo per la paritaria,

  19. Controcorrente

    Questo accade perchè non si tiene presente il quoziente famigliare ,ma come è accaduto in Lombardia ormai statalista per il buono scuola si prende in considerazione l’ isee che tutto fa tranne che tenere presente il nucleo famigliare.

  20. Davide Tolu

    Stessa mia condizione. 4 figli e moglie a carico. Dopo due anni scopro che lo stato non mi rimborserà il 55% delle spese sostenute per lavori di ristrutturazione ai fini del risparmio energetico. Perché? Reddito troppo basso… e anche io deluso!

  21. malta

    già, e non dimentichiamoci il Maroni che ha azzoppato di 100 euro a figlio il buono scuola

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