
«Mettiamo una crocetta su Battiato» dice la Guzzanti. Ma guarda un po’, proprio lei
Il Correttore di bozze è sinceramente ammirato da come certa gente sia capace di rivoltare le frittate. Il fatto è questo: ieri il cantante Franco Battiato, durante un incontro al parlamento Europeo nelle sue vesti di assessore al Turismo della Regione Sicilia, ha detto che ci sono «le troie in parlamento». Giusta indignazione collettiva. La vendoliana presidente della Camera, Laura Boldrini, ha espresso tutto il suo disappunto: «Stento a credere che un uomo di cultura come Franco Battiato, peraltro impegnato ora in un’esperienza di governo in una Regione importante come la Sicilia, possa aver pronunciato parole tanto volgari». Il nostro, accortosi dell’incresciosa gaffe, ha cercato una patetica rettifica, puntualizzando che non si riferiva alle attuali deputate, ma a quelle del passato (ah bè, allora cambia tutto, pensa il Correttore nel suo cuoricino).
Oggi il presidente siciliano Rosario Crocetta si è scusate per le frasi e ha sollevato dall’incarico l’assessore della malaparola. Come già notava ieri tempi.it, ci sarebbe anche da chiedersi perché non ha chiesto scusa di averlo nominato a capo dell’assessorato, ma lasciamo perdere.
Il fatto che ha attirato le attenzioni del Correttore è un altro. Tra i tanti che hanno voluto esprimere la propria indignazioni per la battutaccia di Battiato c’è anche Sabina Guzzanti. «Mettiamo una crocetta su Battiato», ha cinguettato su twitter.
Bene. Il Correttore crede che ieri tempi.it l’ha vista giusta, quando scriveva che è abbastanza (eufemismo) strano che ci si indigni oggi per quel che dice Battiato, quando, fino a ieri, le stesse cose – con più o meno sfumati sottointesi – dicevano tutti a sinistra. La Guzzanti, addirittura, le stesse medesime frasi non le urlò forse in piazza durante il No Cav day del 2008? Per quelle parole dovette pagare un risarcimento alla ministra insultata e fare pubblica ammenda.
Il Correttore deve così dedurre che l’indignazione di tutta questa bella gente funziona a intermittenza: se sei una donna di destra della passata legislatura meriti certi epiteti. Sei sei di sinistra e dell’attuale legislatura sei quasi una suora.
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