Mario Sberna: «Il mio impegno per le famiglie numerose è nato da un incontro al banco del pesce con un altro papà»
Com’è nata l’Anfn? Quanti figli aveva allora?
Avevo 44 anni e 5 figli, come oggi. Ero al supermercato e davanti al banco del pesce conobbi un altro papà di cinque figli: ragionavamo sul fatto che branzino e spigola non sono cibo da famiglia numerosa… È nata così l’idea di fare qualcosa. Per raccontare la bellezza di essere una famiglia numerosa, ma anche per offrire aiuto e solidarietà nelle difficoltà di ogni giorno. Io ero dipendente della curia di Brescia. Sono anche cattolico e credo che le chiamate avvengano anche così. All’inizio ero titubante, ma mi sono buttato. L’ultima forma di associazionismo per famiglie numerose era morta nel 1964, l’anno dopo aver incontrato Paolo VI nel 1963. Iniziava, proprio negli anni del boom economico, la moria delle famiglie numerose.
Ma quando una famiglia può dirsi numerosa?
In Europa le famiglie numerose sono quelle con almeno tre figli, cinque componenti in totale. Nell’articolo 31 della nostra Costituzione, che raccomanda di prestare particolare attenzione ai nuclei familiari numerosi, non ci sono parametri, ma tempo fa l’allora ministro della famiglia Bindi individuò quattro. Anche noi come associazione consideriamo “numerose” le famiglie con più di tre figli. Il punto “di non ritorno” è l’automobile: sopra i tre figli bisogna cambiarla, quella normale non basta più.
Oggi quanti sono gli iscritti?
Oggi l’Anfn riunisce più di 17 mila nuclei familiari, per un totale di circa 150 mila persone. Abbiano 150 nuove famiglie iscritte tutti i mesi: l’associazione che cresce.
L’obiettivo principale dell’associazione è fare lobby politica o creare una rete di solidarietà tra famiglie o tutte e due le cose?
La parte più importante, per cui è nata l’associazione stessa, è sicuramente la solidarietà tra famiglie. Fare rete, creare una realtà di mutuo aiuto, di condivisione delle esperienze educative e anche delle possibilità di soluzioni di risparmio e sobrietà. Naturalmente c’è anche l’ambizione di cambiare le cose dal punto di vista politico, perché sappiamo bene che le norme non solo non distinguono tra chi ha figli e chi non ne ha, ma addirittura avvantaggiano chi non ha figli. Ai fini dell’Isee, il totale dei redditi e del patrimonio immobiliare viene diviso per un coefficiente, in base al quale il primo figlio ha un valore di 0,47, il secondo di 0,42, il terzo di 0,39, e dal quarto in poi di 0,35. Se in Italia il valore dei figli è decrescente, in Francia avviene il contrario: in virtù del quoziente familiare, al primo e secondo figlio viene dato un valore pari a 0,50, dal terzo figlio in poi un valore pari a uno.
In Italia come vengono viste le famiglie numerose?
C’è un grande sospetto, un po’ anche per allergia alla propaganda fascista che spingeva a fare i figli per la patria. In realtà non ci rendiamo conto che quei tempi sono finiti e che ormai il problema del paese è il contrario: è urgente fare figli e agevolare chi ne fa se vogliamo dare un futuro a questo paese. Io ho vinto le resistenze a candidarmi solo per questo. La giornata internazionale della famiglia, che cade il 15 maggio, il nostro Parlamento non l’ha mai votata. C’è una diffusa diffidenza. Poche settimane fa in Parlamento ho chiesto che i famosi 80 euro di Renzi tenessero conto dei carichi familiari. Ho fatto l’esempio di un mio vicino di casa, che ha dieci figli e per il quale gli 80 euro certo hanno un “peso” diverso rispetto a un single. Una collega, di cui non faccio il nome per carità, ha detto: mi fa piacere che qualcuno si diverta a letto mentre noi lavoriamo. Ci sono parole per descrivere una tale piccineria?
Lei è cattolico. I vostri iscritti sono tutti cattolici?
No, assolutamente. Certo, noi abbiamo una carta dei valori, in cui ci sono i punti fermi in cui ci riconosciamo, per esempio il fatto che la famiglia è costituita da uomo e donna, ma è aperta a tutti. Abbiamo diversi musulmani, indù, evangelici, valdesi.
Perché con più benessere si fanno meno figli?
Non sono un sociologo, ma credo abbia ragione chi dice che la causa determinante nella scelta di avere meno figli sia la somma di edonismo e individualismo. Si perdono di vista i valori con la “v” maiuscola; è evidente che per una coppia avere più figli significa attuare delle rinunce. Ma noi crediamo che ne valga la pena.
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30 commenti
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La Francia è un Paese profondamente laico dove vengono sostenute TUTTE le scelte. Esiste il quoziente famigliare ma non vengono sostenute le scelte solo di chi fa figli nati all’interno del matrimonio. Si sostengono i figli in quanto persone aventi diritto di avere una vita dignitosa non perché i genitori hanno aderito a un determinato modello di famiglia. Oltre al quoziente famigliare, vengono riconosciute anche le coppie di fatto è sostenuti i figli nati da dell’Unione. Vi ricordo poi che con i soldi pubblici si sostiene anche la scelta di abortire, si riconosce il matrimonio omosessuale. In sintesi non si può prendere ad esempio solo quello che fa comodo. A questo punto allora, bene per l’introduzione del quoziente famigliare ma in cambio si riconoscano anche gli altri tipi di famiglia senza avere la presunzione di fare scelte migliori di altri.
Questo messaggio dovevi postarlo in un altro giorno. Oggi il tuo mondo perfetto multiculturale è andato in frantumi nel sangue di 11 giornalisti antipatici ad Is.
Si ma per colpa di gente incivile e fondamentalisti religiosi, non certo per i laici
Non farla così facile, quello che succede, è un vostro preciso prodotto, o se preferisci un effetto di una vs causa. Il gioco dell’eterogenesi dei fini. Pensate che volete imporre il nulla, le inclusioni a tutti costi, la sterilizzazione delle idee in nome del politicamente corretto , il pacifismo dei conigli, l’inneggiare idiota a primavere arabe, negate le vostre radici…in altre parole il contro natura. Alla fine non avete la più pallida idea di come è fatto un essere umano e lo sostituite con un prodotto fantasioso. Tappate un vulcano …. cosa vi aspettate?
Spero che non mi fanno aspettare 10 ore per rispondere.
In realtà voi laici avete contribuito indebolendo in 300 anni la vera identità della Francia. Stasera siamo tutti francesi, non repubblicani.
yoyo, vera identità francese? guarda che la rivoluzione si scaglio anche contro il clero e da allora che non portano più(beati loro) il peso della religione.
i problemi li create sempre voi religiosi. chi non è religioso tanti problemi non li crea!
Trettttr
Un certo “tipo” di non religioso non è che non crea problemi, ma è così ottuso che non li vede mentre li crea.
parli dei lettori di tempi?
Se parlo di non religioso si capisce di chi parlo. Ma tu forse sei di duro comprendonio ed allora ti suggerisco di leggere il bell’articolo di Rodolfo Casadei (vai sull’home) dove ti sembreranno più evidenti le sciocchezze che rappresentate. Ma se dopo la lettura ancora non capisci…. io ti aiuto per quello che posso.
La Francia è un paese profondamente laico che ha adottato tra le diverse idee di laicità la più becera. Infatti temono di far studiare in filosofia S. Tommaso e S. Agostino. Come ti è stato spiegato milioni di volte non tutte le idee familiari sono famiglie. Anzi la famiglia è una sola. Il resto sono espressioni egoistiche (se vuoi chiamale Giuseppine) improntate sugli umori momentanei. Tant’è che la stessa gentaglia che da maschio vuole giocare a fare la mamma nel contempo è pronta ad un divorzio breve quando si è stancato del giocattolo.
toni cosa fanno studiare in francia non lo so, ma certo che neanche qui in italia studiamo s. tommaso e s. agostino (non in tutte le scuole almeno… forse in qualche buon liceo).
comoda la tua definizione di famiglia, una definizione che guarda un po abbraccia la tua famiglia ed esclude la mia!!!
egoistiche?!?!?!?!? questa è la sparata del secolo… secondo te sarei egoista perchè voglio dei riconoscimenti esattamente come li hai te? pari doveri, pari tasse e quindi pari diritti bello di casa, no che alla TUA famiglia soldi e sostegno e alla MIA famiglia un calcio nel sedere…
Escludo la tua perché evidentemente tu hai fatto diventare “famiglia” la prima cosa che ti passa per la testa. E ritengo che come lo pretendi tu lo possono pretendere tutti ciascuno secondo il proprio “piacere”. Infatti scommetto che non mi sai rispondere sul perché non dovrebbero sposarsi due fratelli o madre e figlio (lascio da parte quello con le bestie… anche se rientrerebbe nella logica sottesa dei vostri “diritti”)?
Sentiamo … che riconoscimenti vuoi? Io sono a favore di tutti i riconoscimenti …. tutti. Tranne quelli che nascono dal capriccio. Quelli da supermercato dei diritti. Tipo il diritto di fare la mamma se sei un maschio. Perché abbiamo pure queste bestialità tra le pretese o non ti risulta?
Tutti pagano le tasse ma questo non ci porta a pretendere di crearci i mondi che vogliamo a discapito degli altri.
toni i riconoscimenti sono quelli di cui parlo sempre:
reversibilità del contratto di affitto
diritto di assistenza in ospedale
diritto sulla salma
possibilità di poter firmare per una grave operazione se il mio compagno non è in condizioni di farlo
reversibilità della pensione
possibilità di pagare le tasse come coppia
diritto di cittadinanza
etc etc
toni sei tu il piccolo capriccioso, che siccome la realtà non corrisponde al modellino che gli hanno insegnato in chiesa ora sbatte i piedi e piange
Tree
Sulle rivendicazioni:
Sono tutte falsità! Bugie …. menzogne dette e ridette sapendo quello che sono. I diritti esistono . Te ne prendo uno a caso: il subentro nel contratto di locazione della casa di comune residenza. Il contratto già ora può essere stipulato congiuntamente dai due partner. Inoltre la giurisprudenza ha riconosciuto il diritto di successione nel contratto di locazione a seguito della morte del titolare a favore del convivente (Corte Costituzionale sent. n. 404/1988). …. Visto? …una balla!
Ma ne posso prendere anche altri delle tua favolosa lista.
In ogni caso, se mi fosse sfuggito qualcosa che pretendi … se occorre perfezionare il diritto non ho problemi.
Sono contrario al matrimonio perché ti da diritto all’adozione. Sono contrario che acquisti figli comprando uteri o altro. Sono contrario che mi vuoi impedire di dire la mia avversione qualificandomi per legge omofobo. Tralascio, per ora altri aspetti .
Sul “modellino”:
Io non ho nessun modellino. La famiglia è una realtà presente a tutte le latitudini del mondo in tutto l’arco della storia (inclusa gran parte della preistoria). Una esperienza universale (con rare eccezione, tipo i Nayar in India, per esempio, morte nello sviluppo… per ovvia forza di cosa) .
Il tuo di modello “capriccio” è figlio di una società edonistica, fondata sul principio “tutto voglio”. E’ un desiderio artificiale generato nella casualità determinata dalla noia e dalle pulsioni. Non è la realtà, non la vedete la realtà e se la vedete la calpestate.
Toni, forse ti sfugge che anche se posso stipulare un contratto di affitto congiunto magari la mia coppia si è formata quanto il contratto già esisteva. E quello che continui a far finta di ignorare è che il matrimonio ti da un accesso diretto a certi diritti mentre altrimenti si devono richiedere tramite lunghe cause costose, e al contrario di quello che dici non tutti i gay sono ricchi.
Ripeto se il matrimonio non serve ai gay non serve neanche agli Etero, ma visto che così non è ….
Il matrimonio non serve a difendere i figli, quelli sono già difesi dalla legge dentro e fuori del matrimonio. Il matrimonio difende solo la coppia.
Sei contrario all’adozione? Bene allora sii favorevole ad un unione senza adozione.
Sei contrario agli uteri in affitto? Allora preoccupati degli Etero infatti la pratica utero in affitto è usata specialmente dagli Etero… E gli uteri in affitto non ha. O u,la a che fare con il matrimonio….
A parte il primo periodo che cerca di mistificare l’aspetto “diritti” (sul quale ho già detto che sono favorevole a riforme dei diritto comune)n mi preme puntualizzarti una cosa:
Il matrimonio serve per creare una famiglia che garantisca stabilità ai coniugi e ed ai figli. Questo giustifica il diverso trattamento in tema di diritti. Questo è il punto di partenza di ogni ragionamento.
Non posso essere favorevole al matrimonio senza l’adozione perché è un cavallo di Troia all’adozione .
Per quanto riguarda uteri in affitto (e compravendite di semi ovuli ecc) sono assolutamente contrario tanto per etero che gay.
Come far pagare ad altri le proprie scelte… Anche tanti mussulmani, ovvero quando se tratta de pia sordi…
veramente qui a pigliare i soldi sono i single, visti i parametri citati sopra, dove uno vale uno s’è solo, mentre se sta in una famiglia conta sempre meno…
Anche non fare figli significa fare pagare agli altri “le proprie scelte”: Aumentando i costi di previdenza ed assistenza sanitaria di una popolazione invecchiata.
Toni guarda che io per la mia previdenza pago le tasse… E onestamente mi fa un po’ schifo l idea di mettere al mondo un figlio per fargli pagare la mia previdenza… Cmq ripeto, la previdenza la pago con tasse già molto care, che poi paga le vostre famiglie
Io non direi mai che si mette al mondo un figlio per fargli pagare le tasse. Io in un figlio vedo molto altro. E credo pure che la vita che si rinnova è ricchezza.
Non mi sfiora minimamente quello che hai affermato tu, a nessun livello. Lo trovo abietto.
leggi il tuo commento precedente e poi decidi se i nostri figli dovranno pagare o no i nostri debiti… se è si allora sei un mostro, se è no allora cosa centra la previdenza sociale…
FAI PACE CON IL CERVELLO
caro TREneuroni, un tipico commento offensivo, che non rispetta nè le persone nè le idee. sberna è un cattolico coerente – con venature multiculturali e terzomondiste come tantissimi cattolici che non hanno il coraggio di schierarsi contro la sinistra. e paga di persona quello che dice. anche se non condivido tutto quello che dice lo rispetto tantissimo.
Almeno davanti al grande tema della famiglia, proposto coraggiosamente a livello nazionale, evitiamo per una volta di catalogare e spaccare il capello in 4. C’è un valore che qualcuno sta difendendo, e questo qualcuno merita stima, sostegno ed imitazione.
Ammazza che idea fenomenale… Togliamo i soldi a tutti per pagare le scelte di alcuni… Voi fate i figli poi tutti li devono mantenere? No grazie in un mondo già sovraffollato mi sembra più civile limitarsi a fare u numero di figli economicamente e ecologicamente sostenibile
Scusi signor Tre, quale sarebbe il numero di figli economicamente ed ecologicamente sostenibile?
Cicci quanti te ne puoi permettere… Senza chiedere alla società soldi in continuazione
Ok, economicamente quanti me ne posso permettere. Ma ecologicamente?
Ammazza che idea fenomenale un corno! Non vengono tolti i soldi a tutti “per far pagare le scelte di alcuni” che vogliono abortire con il ssn? Ma che ragionamento fai?