L’Egitto celebra l’anniversario della rivoluzione e la Chiesa boccia il finto dialogo dei Fratelli Musulmani
Oggi in Egitto si celebra il secondo anniversario della rivoluzione egiziana che ha portato alla caduta del rais Hosni Mubarak. I Fratelli Musulmani non parteciperanno alle manifestazioni anche perché gli slogan, più che inneggiare alla cosiddetta Primavera araba, contesteranno il governo di Mohamed Morsi, con la sua disastrosa politica economica e sociale, chiedendo “libertà, pane e giustizia sociale”. Il presidente ha risposto già ieri alle polemiche che ci saranno oggi, affermando che «le forze controrivoluzionarie guidate dai nostalgici di Mubarak bloccano lo sviluppo del paese».
CHIESA BOICOTTA DIALOGO NAZIONALE. Intanto arriva un’altra brutta notizia per il presidente dei Fratelli Musulmani. La Chiesa cattolica, di comune accordo con quella copto ortodossa e quella evangelica, ha deciso di disertare gli incontri di “dialogo nazionale” tra i politici e le comunità egiziane, istituiti da Morsi dopo la controversa approvazione della Costituzione per ricercare l’unità nazionale.
«INCONTRI INUTILI». Per il portavoce della Chiesa cattolica egiziana p. Rafic Greiche, questi incontri «sono inutili e non danno risultati. Quando abbiamo discusso, ad esempio, della quota da riservare alle donne con il partito Libertà e Giustizia (braccio politico dei Fratelli Musulmani, ndr) l’hanno approvata. Ma poi quando si è trattato di votarla in Parlamento, l’hanno bocciata». Il rifiuto da parte dei Fratelli Musulmani e dei salafiti di dialogare con le altre componenti della società egiziana aveva portato alla stesura unilaterale di una Costituzione islamista e controversa.
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