Legge omofobia. Presentati 350 emendamenti, la cui approvazione «non è scontata»

Di Redazione
17 Luglio 2013
Deputati Pdl, Scelta Civica, Lega e alcuni Pd chiedono modifiche alla legge. Ma ci sarà da battagliare con il fronte Pd, Sel, M5S

«È davvero necessario spaccare il Parlamento e il Paese in un momento in cui la grave crisi economica dovrebbe farci concentrare in un impegno unitario?», lo chiede la deputata del Pdl Eugenia Roccella, parlando della legge omofobia che oggi conclude l’esame in Commissione per passare all’approvazione dell’aula il 22 luglio.
I lettori di tempi.it sanno di che cosa stiamo parlando. Sul progetto di legge contro l’omofobia e la transfobia vi abbiamo parlato in questi giorni, invitandovi a firmare l’appello per un suo ripensamento. Sono diversi i punti controversi della legge, così come è stata pensata e proposta dai suoi promotori (primo firmatario Ivana Scalfarotto, Pd). E proprio Pd, Sel e M5S ne sono i maggiori sostenitori, anche se alcuni parlamentari del Pdl vi hanno aderito. In ogni caso, soprattutto per iniziativa di deputati del partito di Berlusconi, Scelta Civica e alcuni del Pd sono stati presentati alla Camera 350 emendamenti, illustrati oggi sulle pagine di Avvenire. Approvazione che, come dice Beppe Fioroni del Pd, «non è per nulla scontata».

QUALI MODIFICHE VENGONO CHIESTE. Gli emendamenti degli esponenti del Pdl (Roccella, Costa e altri), di Scelta Civica (Marazziti, Binetti e altri), della Lega e del Pd (Preziosi, Bobba, Fioroni e altri) mirano – scrive il quotidiano dei vescovi – «a evitare che la legge diventi strumento di imposizione di modelli culturali uniformanti e non condivisi. Spedendo in tribunale chi, per esempio, considera peccato la pratica omosessuale. Altri punti contestati (e per i quali si propongono modifiche) sono l’introduzione dell’identità di genere e il divieto di associazione». Una cosa, spiega Roccella, «è combattere le associazioni razziste, un’altra è chiedere lo scioglimento forzato per associazioni che si battono contro il matrimonio gay».
La formulazione degli emendamenti di Scelta Civica prevede che le norme previste dal disegno di legge «non si applicano nel caso in cui le idee sulle persone oggetto di tutela da parte della presente legge siano diffuse limitatamente all’ambito educativo, didattico, accademico, scientifico, letterario, teologico, catechistico, purché non incitino alla discriminazione, all’odio o alla violenza».
E, allo stesso modo, «non si considera pratica discriminatoria e risulta pertanto esclusa dall’applicazione delle disposizioni la selezione di persone per incarichi di lavoro o per l’ammissione a corsi di insegnamento e formazione all’interno di agenzie educative, formative, culturali o religiose, se intesa ad evitare l’inclusione di persone che sostengano o propagandino orientamenti di natura ideologica, culturale o religiosa in contrasto con i valori e le finalità che caratterizzano l’agenzia stessa».

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12 commenti

  1. Giulio Dante Guerra

    Domanda: nelle future edizioni scolastiche della Divina Commedia, si “censureranno” gli ultimi 20 versi del canto XV, perché “omofobi”?

    1. Giulio Dante Guerra

      Ah, dimenticavo: parlavo del XV dell’Inferno, dove c’è il girone dei sodomiti.

  2. Wilma

    Dio Padre a Santa Caterina sui peccati contro natura:

    “Non solo essi hanno quell’immondezza e fragilità, alla quale siete inclinati per la vostra fragile natura (benché la ragione, quando lo vuole il libero arbitrio, faccia star quieta questa ribellione), ma quei miseri non raffrenano quella fragilità: anzi fanno peggio, commettendo il maledetto peccato contro natura. Quali ciechi e stolti, essendo offuscato il lume del loro intelletto, non conoscono il fetore e la miseria in cui sono; poiché non solo essa fa schifo a Me, che sono somma ed eterna purità (a cui tanto abominevole, che per questo solo peccato cinque città sprofondarono per mio giudizio, non volendo più oltre sopportarle la mia giustizia), ma spiace anche ai demoni, che di quei miseri si sono fatti signori.
    Non è che ai demoni dispiaccia il male, quasi che a loro piaccia un qualche bene, ma perché la loro natura è angelica, e perciò schiva di vedere o di stare a veder commettere quell’enorme peccato”

    (S. Caterina da Siena, Dialogo della Divina Provvidenza, cap. 124)

    1. beppe

      quando qualcuno ha la mente annebbiata dall’odio non ammetterà mai di commettere un gesto abominevole sotto il profilo umano. è inutile insistere..

  3. Remo

    “non si considera pratica discriminatoria e risulta pertanto esclusa dall’applicazione delle disposizioni la selezione di persone per incarichi di lavoro o per l’ammissione a corsi di insegnamento e formazione all’interno di agenzie educative, formative, culturali o religiose, se intesa ad evitare l’inclusione di persone che sostengano o propagandino orientamenti di natura ideologica, culturale o religiosa in contrasto con i valori e le finalità che caratterizzano l’agenzia stessa” W la libertà di discriminazione! basta che sia motivata dalla religione.

    1. giovanna

      Immagino che tra gli operatori dell’arcigay sia pieno di persone che considerano la pratica dell’omosessualità una schifezza !
      Il fatto, evidentissimo, più si va avanti nella discussione su Tempi, non è che i gay non vogliono essere discriminati, ma che vogliono essi stessi discriminare tutti gli altri.

      1. Bifocale

        Veramente, Giovanna, la minoranza LGBT si sta solo difendendo da un attacco senza precedenti che la parte più estremista/fondamentalista delle religioni, quella cattolica compresa, stanno mettendo in atto su scala globale contro di loro, per proseguire una pratica di demonizzazione e marginalizzazione che va avanti da secoli. Si dice di voler combattere contro ingiustizie e discriminazioni, ma non appena c’è la minoranza LGBT di mezzo ecco che improvvisamente queste pratiche diventano improvvisamente giustificabili. Insomma quello che si vuole far valere per se (inaccettabili le discriminazioni basate sul credo religioso) non vale più quando riguarda altri (discriminazioni basate su orientamento sessuale). Comodo eh?

        1. H.Hesse

          Spiegaci, o sommo Bifocale, per quale motivo chi mena un gay perché tale si deve beccare un’aggravante ad hoc, mentre invece, chi mena un bambino o un down o uno spastico o uno juventino o uno che si mette le dita nel naso eccetera eccetera, invece no?
          Forse perché voi gay, come i porci di Orwell, siete più uguali degli altri?

          1. Giovanni Vassallo

            Per lo stesso motivo per cui se la becca chi mena un cristiano perchè è cristiano. Spiegaci o sommo Hesse Hesse se sei contrario alla legge Mancino o solo alla sua estensione ai gay.Sarete mica voi a voler essere piu’ uguali degli altri.

          2. H.Hesse

            Ebbene grazie, esimio Vassallo, di avermi dato l’occasione per ribadire che la legge Mancino un vulnus alla libertà di espressione garantita dalla Costituzione e una ingiustizia per i motivi sopra descritti.
            Ah, ma forse tu sei uno di quelli che credono seriamente che questa forma di tutela l’abbiamo pretesa noi cattolici, per buttare in galera chi offende noi e li nostro credo…
            Allora forse almeno a te capiterà di leggere sui giornali qualche resoconto degli innumerevoli processi che in forza di questa legge si dovrebbero celebrare contro la miriade di cialtroni che ogni minuto insulta pesantemente la nostra religione e i suoi esponenti!
            O forse ce l’hai quel minimo i onestà intellettuale per ammettere che sono ben altri i soggetti che hanno approfittato e approfitteranno di questa legge per regolare i conti coi propri avversari politici?!

          3. Giovanni

            Quindi caro Hesse Hesse secondo te è un’ingiustizia processare chi dice che gli ebrei sono una razza maledetta che vuole conquistare il mondo e che i negri sono subumani simili alle scimmie. Ci avrei scommesso il mio ultimo soldo. Gratta un cattolico tradizionalista e trovi un razzista e un antisemita.

          4. H.Hesse

            Sai, io sono uno di quelli che credono che le idee si combattano con le idee, non con la galera.
            Poi, per inciso, è una mirabile applicazione della logica la tua idea di conculcare la libertà in nome della libertà.
            Complimenti.

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