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Il divieto di effettuare preghiere rituali all'interno della Michaela Community School di Wembley, situata nel sobborgo londinese di Brent, ha spaccato il Regno Unito. Tra chi accusa la «preside più severa d'Inghilterra» Katharine Birbalsingh di islamofobia e chi punta il dito contro i musulmani, tacciandoli di integralismo. Tra chi individua nel processo davanti all'Alta Corte la giusta punizione per una scuola considerata troppo severa e chi vi legge il martirio che sempre tocca ai giusti. Tra chi gode nel vedere finalmente nei guai una delle scuole più famose e di maggior successo del Regno Unito e chi interpreta la causa come la rivincita degli invidiosi. Tra chi legge nelle regole ferree imposte alla comunità multietnica di studenti il trionfo del multiculturalismo e chi vi ravvisa il suo inesorabile fallimento.
I risultati «eccezionali» della Michaela School
C'è chi pensa che abbiano tutti ragione e tutti torto, di sicuro il caso della Michaela Community School non può essere r...
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