Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Maggio 2023
    • Aprile 2023
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Maggio 2023
    • Aprile 2023
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Esteri

Insegnare ai figli dell’Isis «che esistono colori diversi dal nero»

È ciò che fanno le madri curde ogni mattina nelle carceri di Roj e al-Hol in Siria. «I bambini non hanno colpa di tutto questo. Voglio essere la loro maestra»

Rodolfo Casadei
21/12/2021 - 6:20
Esteri
CondividiTwittaChattaInvia
Un video di propaganda dell'Isis in cui è mostrato l'addestramento dei bambini, novembre 2015
Un video di propaganda dell’Isis in cui è mostrato l’addestramento dei bambini, novembre 2015

Svuotare il mare con un secchiello è da sempre la metafora dei progetti impossibili, e quelli che hanno per obiettivo la de-radicalizzazione dei 68 mila familiari (perlopiù donne e bambini internati principalmente nel campo di al-Hol) dei 19 mila combattenti dell’Isis detenuti in una dozzina di carceri della cosiddetta Rojava (l’entità territoriale amministrata dalle forze curde nel nord-est della Siria) appartengono sicuramente a tale categoria.

L’insicurezza di un territorio dove le Fds (Forze democratiche siriane, egemonizzate dai curdi delle Ypg) devono fare fronte contemporaneamente agli attacchi delle milizie siriane filo-turche, dell’esercito turco e della guerriglia dell’Isis ancora molto attiva nella zona, la scarsità di risorse finanziarie, la natura embrionale dell’amministrazione (la Rojava non è riconosciuta da nessun paese al mondo), l’indisponibilità di quasi tutti gli stati a riprendersi i loro cittadini che sono andati a combattere con l’Isis in Siria e Iraq, rendono aleatori gli esiti dei programmi di de-radicalizzazione.

Sette maestre (vedove)

Ma quando le gocce che il secchiello vorrebbe cercare di sottrarre alla burrasca sono bambini in età di scuola materna, lo scetticismo lascia il posto a un sentimento di partecipazione.

Tempi a Caorle per il Premio Luigi Amicone 2023 - Chiamare le cose con il loro nome Tempi a Caorle per il Premio Luigi Amicone 2023 - Chiamare le cose con il loro nome Tempi a Caorle per il Premio Luigi Amicone 2023 - Chiamare le cose con il loro nome
PUBBLICITÀ

Quando poi la notizia riguarda la sorte di 50 bambini figli di vedove e spose di combattenti dell’Isis imprigionate a loro volta per aver tentato di organizzare evasioni di massa dal campo di al-Hol e altri crimini, e il fatto che alcune delle sette maestre che si occupano di loro sono vedove di combattenti curdi rimasti uccisi nelle battaglie contro i terroristi dell’Isis, il sentimento di partecipazione si muta in commozione.

Musica, disegno, pittura

La struttura si chiama Centro Helat, si trova nei pressi di Hasakeh ed è finanziata dal governo di Sua Maestà britannica. Ogni mattina dalle carceri di Roj e al-Hol arrivano i bambini delle donne dell’Isis incarcerate per reati commessi nei campi dove sono confinate dopo l’imprigionamento o la morte in combattimento dei loro mariti.

L’inviato del Daily Telegraph Campbell MacDiarmid lo descrive come un edificio dove «le pareti sono decorate con immagini di Titti il canarino e delle principesse dei cartoni Disney, sormontate da filo spinato». All’interno i piccoli giocano con le costruzioni, con le quali creano collane, elicotteri e armi giocattolo…

Non c’è un programma di deradicalizzazione vero e proprio, si cerca semplicemente di abituare i bambini ai comportamenti infantili che l’Isis proibisce.

Spiega Viam Adar, comandante del battaglione femminile delle Ypg che protegge il centro: «Non si tratta tanto di impartire lezioni quanto di mostrare loro che ci sono anche colori diversi dal nero dell’Isis, e di esporli alla musica, di farli disegnare e dipingere».

Figli e madri

La manager del centro, signora Perwin Ali, entra nel dettaglio: «Abbiamo aperto questa struttura perché altrimenti i bambini resterebbero sempre in prigione. Non è colpa loro, stanno pagando il prezzo delle attività terroristiche delle loro mamme. I bambini stanno pagando il prezzo del conflitto ideologico fra noi e i loro genitori. Non distinguono il giusto dallo sbagliato. Anche se noi mostriamo di volere loro bene, vivono un conflitto interiore. A volte in carcere le madri li tengono svegli la notte per insegnare loro idee estremiste».

Per questo motivo le autorità prendono in considerazione l’ipotesi di trasformare il centro in un vero e proprio pensionato, dove i bambini resterebbero anche la notte. Ma i donatori non sono d’accordo. «Se non lo facciamo i progetti di deradicalizzazione finiranno in niente», si giustifica Perwin Ali. «In ogni caso non interromperemo completamente i rapporto fra figli e madri. Sarà loro permesso di visitarli ogni giorno».

Giocare coi figli dell’Isis

Anoud, una delle maestre, ha perduto quattro anni fa suo marito, ucciso in combattimento dall’Isis: «Sono onorata di poter svolgere un ruolo nell’aiutare questi bambini», dice. «Non faccio differenze fra loro e i miei due figli», due bambini di sei e sette anni che porta ogni mattina con sé e lascia giocare coi bambini delle famiglie dell’Isis.

Khala è un’altra delle maestre vedove con prole di guerriglieri curdi caduti in battaglia contro l’Isis: «I bambini non hanno colpa di tutto questo. Voglio essere la loro maestra. Vorrei cambiare il loro modo di pensare e aiutarli a diventare membri produttivi della società in futuro». Anche lei porta il figlio di 4 anni, orfano di padre, a giocare coi figli dell’Isis.

Quando saranno adulti

L’Aasne (l’amministrazione civile della Rojava) ha in mente di creare anche un centro per la riabilitazione degli adolescenti. Ma quello e il Centro Helat sarebbero davvero due gocce nel mare dei 27 mila minorenni che si trovano nei campi di confinamento per le famiglie dell’Isis.

«Potremmo riabilitare tutti questi bambini ed evitare di mandarli in prigione quando saranno adulti», commenta la manager Ali. «Ma c’è il problema dei finanziamenti. Bisogna trovare rapidamente delle soluzioni, perché i piccoli stanno crescendo velocemente e quando saranno più grandi sarà più difficile cambiare il loro modo di pensare».

5mila combattenti

L’8 novembre scorso un commando delle Fds, con l’assistenza delle forze speciali americane, ha sventato un tentato assalto alla prigione di Sina’a ad Hasakeh, che ospita circa 5 mila combattenti dell’Isis ed è il principale carcere curdo dove sono ristretti membri dell’organizzazione. Le forze antiterrorismo curde hanno sgominato la cellula incaricata di attaccare la prigione con un veicolo bomba e altri esplosivi. I

l giorno dopo l’Isis si è vendicata lanciando una mezza dozzina di attacchi contro postazioni delle Fds nella regione di Der Ezzor. Si calcola che l’Isis disponga ancora di 10 mila armati fra Siria e Iraq. Nella guerra contro il gruppo terroristico sunnita le Fds hanno perso fra il 2013 ed oggi 12 mila uomini, più 21 mila feriti.

Foto Ansa

Tags: IsisSiria
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

Il presidente turco Recep Tayyp Erdogan (Ansa)

In Turchia è “tutti contro Erdogan”

14 Maggio 2023
Tawadros II ricevuto in udienza privata da papa Francesco

I 21 copti assassinati dall’Isis in Libia saranno martiri anche per i cattolici

13 Maggio 2023
Assad riceve in Siria il ministro degli Esteri dell'Arabia Saudita

La Lega Araba è (quasi) pronta a reintegrare la Siria di Assad

4 Maggio 2023
Lafarge Isis

Il patto diabolico tra il colosso del cemento francese e i jihadisti

30 Aprile 2023
Assad Siria Emirati Arabi

Perché la Siria si sta riavvicinando ai paesi arabi

8 Aprile 2023
Samuel Yahaya cristiani rapiti

Il missionario che in Nigeria fa da mediatore per salvare i cristiani rapiti

31 Marzo 2023

Video

Eugenia Roccella
Video

“Una famiglia radicale”. Eugenia Roccella si racconta

Redazione
15 Maggio 2023

Altri video

Lettere al direttore

Giardino esterno di un asilo nido a Milano

Denatalità, le due “s” che stanno insieme: servizi e speranza

Emanuele Boffi
31 Maggio 2023

Read more

Scrivi a Tempi

I nostri blog

  • La preghiera del mattino
    La preghiera del mattino
    Della cosa più importante non si parla mai: tra Usa e Cina noi dove stiamo?
    Lodovico Festa
  • Tentar (un giudizio) non nuoce
    Tentar (un giudizio) non nuoce
    Natalità: una questione politica e di speranza
    Raffaele Cattaneo
  • Il Deserto dei Tartari
    Il Deserto dei Tartari
    Gli innumerevoli tratti che dimostrano la parentela tra sinistra e fascismo
    Rodolfo Casadei
  • Lettere al direttore
    Lettere al direttore
    I moralisti contro Springsteen e Roccella contestata
    Emanuele Boffi
  • Lettere al direttore
    Lettere al direttore
    Denatalità, le due “s” che stanno insieme: servizi e speranza
    Emanuele Boffi

Foto

Foto

A cosa serve la scuola?

25 Maggio 2023
Foto

Il sistema dei media nel pensiero di Antonio Pilati

25 Maggio 2023
Un missile russo colpisce una casa a Odessa
Foto

L’impegno per un cessate il fuoco immediato

25 Maggio 2023
Marcello Pera, filosofo e senatore
Foto

Dialogo a Roma tra Pera e Camisasca (e sant’Agostino)

16 Maggio 2023
Foto

“Una famiglia radicale”. Presentazione del libro di Eugenia Roccella a Milano

11 Maggio 2023

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Via Traù, 2 – 20159 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Via Traù, 2 – 20159 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2022: euro 211.883,40. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Maggio 2023
    • Aprile 2023
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Società
    • Obiettivi di sviluppo sostenibile
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Tempi Media
    • News
    • I nostri blog
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist