I gulag della Corea del Nord sono su Google Maps. Non possiamo più dire che “non sapevamo”[link url=https://www.tempi.it/fotogallery/i-gulag-nordcoreani-su-google-maps#.UQgQ5kpZtg0]Foto[/link]
Ricordate tre settimane fa la visita in Corea del Nord del presidente di Google, Eric Schmid? Ebbene i primi risultati di questo tour sono che, da qualche giorno, su Google Maps e Google Earth ci sono le immagini satellitari della nazione che fino a poco fa era solo un foglio bianco.
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Tra i primi a utilizzarle sono stati gli esuli e gli attivisti dei diritti civili che hanno provato a rintracciare i terribili gulag di cui è costellata la Corea del Nord e che, si pensa, rinchiudano circa 200.000 persone.
Ecco, nell’immagine, il campo 22. Potete guardarlo dall’alto anche voi, aprite Google Earth e digitate “Sechon-dong Nord Corea”. In pochi secondi il segnalino rosso vi indicherà il centro dell’inferno.
Credo sia la prima volta nella storia che un campo di concentramento sia lì, sotto gli occhi di tutti. La sua esistenza non è documentata da testimonianze, da foto e filmati sbiaditi ritrovati in soffitta. Esiste lì, adesso, sotto l’occhio impietoso del satellite che somiglia tanto all’occhio di Dio.
Lì, adesso, centinaia di uomini vengono umiliati, rieducati, torturati, uccisi. La nostra generazione non potrà dire “non ne sapevamo niente”. È lì, adesso, su Google Earth.
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3 commenti
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anche l’Italia è sulla buona strada per i gulag, hanno iniziato i PM con accuse fasulle ad imprigionare e a mettere alla gogna politici non del PD. Abbiamo inoltre un TV che rassomiglia a quella sovietica
Corea del Nord: l’ennesimo esperimento comunista di realizzazione del paradiso terrestre. Risultato: orrore, morte, distruzione, annichilimento dell’essere umano. Abbiamo, giustamente, appena celebrato la giornata della memoria, per non dimenticare i crimini del nazismo. Il comunismo non è stato meno criminale del nazismo e del fascimo, eppure i comunisti pretendono ancora di impartire lezioni di moralità, di dire ai cristiani e alla Chiesa come devono comportarsi, di ergersi a giudici della coscienza altrui e della storia. Dimenticano colpevolmente di avere anche loro le mani grondanti di sangue, a causa della loro indifferenza verso i crimini dei loro compagni vittoriosi nel mondo. Ringraziamo il Signore di avere preservato il nostro Paese da questo cancro mortale.
E’ vero, il Signore nella Sua misericordia ci ha risparmiato i gulag; non ci siamo però evitati i Di Pietro, le Boccassini, Ingroia, i De Magistris, e tutta l’epopea di MANI PULITE, di cui oggi è in onda il sequel …. non dimentichiamoci anche di loro !!!