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La guerra in Ucraina è sempre più una questione di armi e volontà politica di produrle a ritmo sostenuto. Da giugno, quando l'esercito ucraino ha dato fondo alle riserve di munizioni per le sue armi di stampo sovietico, Kiev fa affidamento su missili e pezzi di artiglieria pesante forniti dagli Stati Uniti e dagli altri paesi membri della Nato per fronteggiare l'invasione della Russia.
Le munizioni prodotte dalla Nato non bastano
Il problema, come sottolinea il New York Times, è che l'Ucraina utilizza circa 90 mila pezzi di artiglieria al mese, mentre nello stesso lasso di tempo tutti i paesi Nato messi assieme ne producono meno della metà. Ecco perché i paesi occidentali hanno bisogno o di aumentare la produzione, come sta già facendo la Russia, o di svuotare i magazzini a disposizione con il rischio però di ritrovarsi impreparati nell'eventualità che scoppi un altro conflitto in un'altra parte del mondo.
«Fino ad ora le riserve di munizioni degli Stati Uniti hanno fatt...
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