Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Agosto 2022
    • Giugno 2022
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Agosto 2022
    • Giugno 2022
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Esteri

I cristiani di Bartella: «Stanno islamizzando la nostra città. Il Papa ci aiuti»

Viaggio nel paese un tempo a maggioranza cristiana, poi passato dalle mani dell'Isis a quella degli shabak sciiti: «Le bandiere nere sono le stesse. Qui è in corso una pulizia etnico-religiosa»

Leone Grotti
03/03/2021 - 4:00
Esteri
CondividiTwittaChattaInvia
Manifesto inneggiante a leader sciiti iraniani all'ingresso di Bartella, Iraq
Manifesto inneggiante al generale iraniano Qasem Soleimani e ad altri leader sciiti all’ingresso di Bartella, Iraq

DAL NOSTRO INVIATO A QARAQOSH (IRAQ) – SOSTIENI IL REPORTAGE DI TEMPI CLICCANDO QUI

«Siamo felici che arrivi il Papa perché qui aspettiamo un difensore, qualcuno che dica alle autorità politiche, religiose e militari: basta perseguitare i cristiani. Perché quello che stanno facendo qui ha un solo nome: pulizia etnico-religiosa». La città di Bartella dista appena 15 chilometri da Qaraqosh, ma sembra di entrare in un altro mondo. Gli stessi pali della luce che nella città principale della Piana di Ninive ospitano i cartelloni di benvenuto a papa Francesco, qui sono disseminati di bandiere nere e immagini del generale iraniano Qasem Soleimani, ucciso dagli americani a Baghdad il 3 gennaio dell’anno scorso. È un chiaro segnale di chi comanda ormai nella città storicamente cristiana: gli shabak, etnia di fede sciita.

Come Qaraqosh, anche Bartella ha subìto le angherie e le violenze dell’Isis, e anche qui solo il 30-50 per cento dei cristiani che vi abitavano prima del 2014 ha fatto ritorno. Gli shabak invece sono aumentati di numero e sono riusciti a prendere il controllo della città, sia dal punto di vista amministrativo che militare. La forza di polizia che controlla la città, infatti, è formata dalla 30esima Brigata delle Pmf (Forze di moblitazione popolare), che è formata da shabak e da membri dell’organizzazione Badr (sciiti filo-iraniani del Sud), che non perdono occasione per discriminare e angariare i cristiani.

LEGGI ANCHE:

La chiesa di San Francesco Saverio a Owo, Nigeria, dopo l’attentato nel giorno di Pentecoste

«Da noi i terroristi islamici non avranno la guerra che vogliono»

27 Luglio 2022
Joe Biden in Arabia Saudita

Biden sperava di creare un Medio Oriente anti Putin. Se lo ritrova anti Usa

22 Luglio 2022

«Parlano già di uno Shabakistan»

Di fianco alla parrocchia di San Giorgio è di stanza il distaccamento di una milizia cristiana, a guardia della chiesa e della zona circostante. La loro presenza è fondamentale: nel 2018 un commando di shabak si è presentato davanti alla chiesa armato di kalashnikov, sparando in aria, poi ha fatto irruzione dentro i locali della parrocchia, terrorizzando i fedeli. Nessuno è stato ferito, lo scopo era lanciare un avvertimento: dovete andarvene.

Facciata della chiesa della parrocchia di San Giorgio a Bartella, Iraq
La chiesa di San Giorgio a Bartella, Iraq

Chiediamo ai soldati cristiani il permesso di girare la città, per fotografare come gli sciiti se ne sono impossessati, ma non ce lo permettono. La tensione è troppo alta e percorrere le strade con una telecamera è sconsigliato. Accettano solo di farci vedere il quartiere attorno alla chiesa, distrutto dalla guerra, ma solo sotto scorta di un soldato armato. L’impronta dell’Isis, come a Qaraqosh, è dovunque: palazzi sventrati, case diroccate, crateri grandi quanto campi da tennis, polvere e macerie dappertutto immerse in un silenzio surreale.

Padre Behnam Benoka è nato nel 1978 a Bartella e denuncia senza mezzi termini quello che sta avvenendo in città: «L’Isis è acqua passata. Qui il nostro incubo peggiore porta un altro nome: Shabak», ci confida accogliendoci in canonica. «Vogliono cacciarci dalla nostra città per islamizzarla. Stanno mettendo in atto un’operazione di pulizia etnico-religiosa. Ormai parlano apertamente di fondare uno Shabakistan. Le loro bandiere nere non hanno scritte, ma sono uguali a quelle dell’Isis. I cristiani hanno paura: si sentono estranei a casa loro».

Saddam, il califfato, l’invasione musulmana

L’invasione degli shabak a Bartella è iniziata negli anni Ottanta sotto Saddam Hussein, che ha creato nelle città della Piana di Ninive dei quartieri per i militari, confiscando la terra ai cristiani e costruendovi sopra case e moschee, laddove prima c’erano solo chiese. Era una strategia ben studiata: «Indebolire i cristiani per arrivare a cacciarli in futuro». La differenza tra Bartella e Qaraqosh è che in quest’ultima città i cristiani hanno subito raccolto un’ingente quantità di denaro per convincere i musulmani a rivendere loro la terra. Così sono riusciti a preservare l’identità cristiana della città: Bartella non è stata altrettanto fortunata o lungimirante.

Padre Behnam Benoka
Padre Behnam Benoka

Fino al 2003, però, Saddam Hussein teneva a bada i musulmani stanziati nelle città cristiane. A partire dall’invasione americana, invece, la situazione è cambiata radicalmente. Gli shabak alzano al massimo il volume degli altoparlanti delle moschee, che vengono puntati verso le case dei cristiani e verso le chiese. La polizia molesta apertamente le donne e i bambini, per spaventarli nella speranza di convincerli ad andarsene.

Dopo il 2003 l’amministrazione di Bartella, che è sciita, ha spostato da Mosul oltre 5.000 famiglie shabak, anch’esse perseguitate dai jihadisti sunniti, e invece di farle trasferire nei villaggi storicamente appartenenti all’etnia, le ha fatte risiedere in città, dando loro terre da coltivare su cui i musulmani hanno costruito, in barba alla legge, quartieri residenziali. «Qui non succede come da voi in Europa. Magari dal Sud ci si sposta al Nord per studiare o lavorare, ed è normale. Qui invece i musulmani vengono spostati nella nostra città per invaderci e sbarazzarsi di noi», riassume padre Behnam. Il risultato è che se fino a 30 anni fa la città era al 100 per cento cristiana, dopo il 2003 è diventata al 60 per cento cristiana e al 40 shabak. Dopo l’invasione dell’Isis, invece, i cristiani sono diventati una minoranza.

L’appello al Santo Padre: «Ci difenda lui»

Il cambiamento demografico è stato così imponente negli ultimi anni che se prima i cristiani riuscivano a eleggere 7 o 8 membri nel Consiglio distrettuale di Al Hamdaniya, che comprende molte città della Piana di Ninive, ora potrebbero non averne più neanche uno. A Bartella i cristiani erano più di 15 mila nel 2014: oggi forse raggiungono la metà. «Prima avevamo peso politico ed economico. Ora i musulmani ci rubano anche il lavoro e siamo diventati quasi dei mendicanti: ecco perché non possiamo ricostruire da noi stessi le case distrutte dall’Isis. L’ultimo elemento che rende gravissima la nostra situazione è l’emigrazione, non solo numerica, ma anche di qualità: a essere fuggiti all’estero sono i nostri medici, professori universitari, ingegneri».

Segni di colpi di arma da fuoco lasciati dall'Isis su un edificio di Bartella, Iraq

Padre Behnam teme davvero che l’identità cristiana sarà presto cancellata ed è per questo che lancia un appello al Papa: «Noi proviamo sentimenti umani di grande simpatia per la sua visita, ma abbiamo bisogno che ci difenda. La sua visita è fondamentale perché faccia capire al governo e non solo che i cristiani hanno diritto a vivere nella loro terra e hanno il diritto di mantenere intatta l’identità storica delle loro città».

Anche per questo, ci confida padre Rizkallah, sacerdote siro-cattolico di Bashiqa, città poco distante da Bartella e da sempre teatro di una armoniosa convivenza tra cristiani e yazidi, «l’incontro più importante che farà papa Francesco è quello con l’ayatollah sciita Ali al Sistani. Siccome anche governo e milizie sono sciite, tutti seguono le sue raccomandazioni. Non so cosa gli dirà il Papa, ma dovrebbe ricordargli che gli sciiti devono rispettare i nostri diritti, la nostra identità e le nostre terre».

@LeoneGrotti

Foto © Tempi

Clicca qui per vedere tutti gli articoli e i video del reportage di Tempi dall’Iraq

Tags: bartellaCristiani PerseguitatiiranIraqIsisPapa FrancescoPapa Francesco in Iraq
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

La chiesa di San Francesco Saverio a Owo, Nigeria, dopo l’attentato nel giorno di Pentecoste

«Da noi i terroristi islamici non avranno la guerra che vogliono»

27 Luglio 2022
Joe Biden in Arabia Saudita

Biden sperava di creare un Medio Oriente anti Putin. Se lo ritrova anti Usa

22 Luglio 2022
Deborah Yakubu

«Mia figlia uccisa perché cristiana. Solo Dio può fare giustizia»

22 Luglio 2022
Nigeria cristiani perseguitati

Nigeria, almeno 68 cristiani uccisi in due mesi nello Stato di Benue

21 Luglio 2022
Matteo Matzuzzi

La responsabilità di chiamare la persecuzione con il suo nome

19 Luglio 2022
Papa Francesco e George Pell

Il Vaticano secondo Matteo

17 Luglio 2022

Video

Sylvie Menard eutanasia
Salute e bioetica

Non è l’eutanasia la risposta al dolore di chi è ammalato

Redazione
8 Agosto 2022

Altri video

Lettere al direttore

I giornalisti nella sede del PD prima della conferenza stampa per discutere i risultati delle amministrative a Roma, 13 giugno 2022

Volete un’indicazione di voto? Mai a sinistra

Emanuele Boffi
1 Agosto 2022

Read more

Scrivi a Tempi

I nostri blog

  • La preghiera del mattino
    La preghiera del mattino
    Letta è inetto e mediocre, ma anche Calenda non scherza
    Lodovico Festa
  • Cartolina dal Paradiso
    Cartolina dal Paradiso
    Perché abbiamo bisogno di riscoprire la contemplazione
    Pippo Corigliano
  • Il Deserto dei Tartari
    Il Deserto dei Tartari
    Che cosa spinge i soldati ucraini a dare la vita in guerra?
    Rodolfo Casadei
  • Lettere al direttore
    Lettere al direttore
    Si torna a votare e l’urgenza è sempre “ricominciare da Uno”
    Peppino Zola
  • Lettere al direttore
    Lettere al direttore
    Volete un’indicazione di voto? Mai a sinistra
    Emanuele Boffi

Foto

Lenzuola bianche stese ad asciugare al sole
Foto

Il profumo del sole

1 Agosto 2022
Ragazza in bicicletta
Foto

Esame di maturità. Un rito di passaggio

27 Giugno 2022
Egisto Corradi
Foto

La faccia più vera

26 Maggio 2022
Foto

Il potere dei senza potere e la guerra in Ucraina

20 Maggio 2022
Foto

“Investire in educazione”. Incontro sulla mostra “Alleanza scuola lavoro”

10 Maggio 2022

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2021: euro 155.773,68. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Agosto 2022
    • Luglio 2022
    • Giugno 2022
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Società
    • Social network
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Tempi Media
    • News
    • I nostri blog
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist