
Germania. Cristiani perseguitati nei campi profughi (anche dalle guardie)

I cristiani continuano a essere perseguitati da estremisti islamici. Non in Siria o Iraq, ma in Germania, all’interno di quei campi profughi che dovrebbero ospitarli e metterli al riparo. A prenderli di mira e minacciarli di morte non sono solo gli altri migranti musulmani, ma anche le guardie tedesche dei campi profughi, tutte di fede musulmana.
[pubblicita_articolo allineam=”destra”]DISCRIMINATI DALLE GUARDIE. L’ultima denuncia è arrivata da un rapporto pubblicato da Open Doors e altre cinque organizzazioni non governative. Da febbraio ad aprile 2016 sono stati intervistati 231 migranti cristiani, che vivono all’interno dei campi profughi tedeschi, popolati in maggioranza da musulmani. L’88 per cento di loro ha dichiarato di essere stato preso di mira dagli altri migranti islamici a causa della fede cristiana. Molti sono stati discriminati dalle guardie dei campi.
«PUNTA DELL’ICEBERG». Il 42 per cento è stato insultato, il 37 per cento ha subito danni fisici, il 32 per cento è stato minacciato di morte. Queste testimonianze, secondo il responsabile di Open Doors, Markus Rode, «sono solo la punta dell’iceberg» e il clima all’interno dei campi per i cristiani si può descrivere con due parole: «Paura e panico».
«CRISTIANI SCIOCCATI». Tutti i cristiani, come dichiarato dal migrante Fadi S., che ha parlato lunedì in conferenza stampa insieme a Rode, sono rimasti «scioccati» dal trattamento ricevuto in Germania, dove pensavano di essere al sicuro dagli estremisti religiosi. Sono tanti invece che vengono minacciati di morte perché si rifiutano di prendere parte alle preghiere islamiche.
PIÙ GUARDIE NON MUSULMANE. Le Ong hanno chiesto che i cristiani vengano riuniti in gruppi negli stessi campi oppure spostati in un campo tutto per loro, separati dai musulmani, insieme alle altre minoranze. Gli attivisti hanno anche suggerito al governo di assumere più traduttori, guardie di sicurezza e mediatori non musulmani.
TORNARE A CASA. Già a settembre 2015 e gennaio 2016, giornali e sacerdoti avevano denunciato la persecuzione dei cristiani in Germania. Tanto che, secondo il superiore del monastero ortodosso di San Giorgio, a 100 chilometri da Berlino, l’igumeno Daniel Irbits, molti vogliono tornare nei paesi d’origine, anche se colpiti dalla guerra, perché «ritengono sia un male minore rispetto alle condizioni nelle quali vivono nei campi tedeschi».
Foto Ansa
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10 commenti
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Come. Nessun commento? Se, per ipotesi, fosse avvenuto il contrario quanto blaterare sulla stampa e quanti commenti ! Ipocriti, anticristriani quindi nemici stupidamente inconsapevoli della civiltà europea e della democraziia cioè dell’unica vera civiltà tollerante e rispettosa delle altrui credenze religiose e/o politiche esistente al mondo (compreso il Nord America, l’Australia, La Nuova Zelanda e parte del Sudafrica) si vede che è giunto il momento del crollo di
questa civiltà e dell’ascesa dell’Islam che vi metterà tutti i riga, come ben meritate.
Queste bestie perseguitano il corpo stesso del Cristo: per quanto mi riguarda, torni tutti a casa, nei loro “paradisi” della Sharia (cioè della loro ideologia totalitaria) e se ne stiano lì a sbranarsi l’un l’altro, invece di voler portare il loro totalitarismo anche in Europa.
Che i mussulmani perseguitino i cristiani ovunque ne abbiano la possibilità e quindi anche in Europa mi rattrista, ma non mi sorprende certo, è un fatto che è nel DNA di ogni “buon mussulmano”.
Quello che mi indigna è che la struttura di accoglienza statale tedesca sia di fatto in mano ai mussulmani: persino le guardie di sicurezza e in questo probabilmente ha il suo gioco il solito buonismo occidentale che quando ha a che fare con gli islamici tutto permette e tutto concede.
Del resto avevo già letto nei mesi scorsi del ruolo nefasto che i traduttori di fede islamica compiono nel trasmettere alle autorità i dati e i racconti dei cristiani, omettendo i minimizzando dati essenziali per il riconoscimento del loro status di profughi
Hai ragione Mappo,è la triste Germania della merkel,dei socialdemocratici,dei liberali, dei verdi,ecc di fatto completamente in mano alla speculazione finanziaria autoctona e internazionale.
Soldati tedeschi che disertano per unirsi all’Isis, immigrati, crisi spirituale, deutsche bank e Merkel. Ma ci rendiamo conto quanto fa schifo la Germania oggi?
Io non so se ci riferiamo allo stesso caso, ma ho letto sul giornale svizzero on line che un anno fa un militare tedesco avrebbe disertato, ma per arruolarsi con i Peshmerga, e combattere contro l’isis.
E’ un caso dell’anno scorso.
E francamente anche io l’avrei fatto, se avessi età e preparazione tecnica adeguata.
L’avrei fatto con l’ottica del Crociato, dunque da una parte sola, senza dare adito ad interpretazioni ambigue.
Perché in quella guerra ci credo.
E’ una guerra giusta e ne condivido lo scopo, cioè sconfiggere l’isis e annientarlo, e ripristinare la relativa libertà religiosa che c’era prima, anche se era lontano dall’essere l’optimum, certo mille volte più di adesso dove o combatti o te ne vai in Europa, magari nei campi profughi tedeschi con le guardie islamiche, nella Mitteleuropa ex-cristiana.
Dunque se quello è ciò che hanno nel cuore dell’Europa, meglio combattere a casa fino all’ultimo, almeno crepi avendo fatto il tuo dovere morale e materiale.
Notizia letta su ilgiornale: ci sono 22 soldati tedeschi convertiti all’isis e altri 65 sotto indagine per aver manifestato simpatie islamiste. Un bell’esempio di integrazione…
Nel Paradiso teutonico,tanto idealizzato, amato e riverito da tutti i politici nostrani del centrosinistra (pd-ncd-sel)succedono cose in perfetto stile arabo-saudita.
La Germania accogliente, sì sì…
E’ una favoletta che gira uguale in tutta europa. Fino a quando i molenbeek vari non vengono a galla.