Ieri in prima serata è partita con un triplo episodio la settima stagione su Rai Due, e come sempre in questo ordinatissimo e misterioso sobborgo, le novità si rinnovano di anno in anno.
Ci sono serie tv che sono una certezza, che con il loro inconfondibile tocco sanno continuare ad appassionare i telespettatori più annoiati. Desperate Housewives è una di queste. Sappiano i nostalgici della perfetta inquietudine di Wisteria Lane che ieri in prima serata è partita con un triplo episodio la settima stagione su Rai Due, e come sempre in questo ordinatissimo e misterioso sobborgo, le novità si rinnovano di anno in anno.
Loro, le quattro protagoniste, sono quattro rocce apparentemente incrollabili, eppure così fragili da andare in crisi ogni volta che una piccola novità subentri nelle loro vite. Prendiamo Linette, con una vita affollata di figli e un marito, Tom, che si è ammalato di depressione post partum. Sì, pare succeda anche ai padri. Prendiamo Susan, interpretata dalla sempre più botoxata Teri Hatcher, che ormai sposata con l’idraulico Mike, cerca di combattere la crisi e la bancarotta mettendosi a fare la webcam girl. C’è poi il personaggio di Gabrielle, la meravigliosa Eva Longoria, che ha appena scoperto che la sua adorata e in sovrappeso figlia Juanita non è sua, perché c’è stato uno scambio in culla.
Dialoghi sempre brillanti, ambientazioni studiate a puntino come in ogni stagione, Desperate è sempre in piega. Come le pettinature delle quattro protagoniste. Peccato che un prodotto di qualità come questo sia stato clamorosamente battuto dalla fiction paranormale di Canale 5, il Tredicesimo apostolo, con 5 milioni di telespettatori, mentre il telefilm è arrivato solo a 1 milione e mezzo.