
Concorso scuola. Nello scritto, normativa scolastica e lingua comunitaria
11mila e 542 posti in palio. Uno su otto ce la farà. Dopo la scrematura del test di preselezione, dai 320 mila candidati si è passati a 88 mila. La prossima sfida per i sopravvissuti al “quizzone” è la prova scritta. La data del test dovrebbe essere ufficializzata dal ministro dell’Istruzione Francesco Profumo il 15 gennaio. Probabilmente, avrà luogo nei primi di marzo, in modo da terminare le operazioni di valutazione e verifica entro l’estate e immettere in ruolo i vincitori a settembre. Lo scritto dovrebbe prevedere più di una prova.
PROVA SCRITTA E PRATICA. Anche se le prove saranno più di una, il punteggio del test scritto sarà accorpato ed espresso in quarantesimi. Si otterrà attraverso una media aritmetica di tutte le prove (il cui punteggio dovrà comunque essere superiore a 28). Sarà prevista una prova pratica (o di laboratorio) per alcune materie, fra le quali Scienze Matematiche (scuole medie) e Scienze Naturali, Chimica e Geografia (superiori). Il punteggio della prova pratica sarà espresso in decimi. 7 è il punteggio minimo per passare.
DOMANDE APERTE. Le domande del test verteranno, naturalmente, sui contenuti della disciplina e della materia di insegnamento, dei fondamenti, delle modalità per insegnarli. Ma bisognerà anche dimostrare di saper impostare e seguire una corretta organizzazione del lavoro, di utilizzare gli strumenti di verifica e di valutazione. Ci saranno domande sulle conoscenze pedagogiche didattiche e sulla psicologia dello sviluppo. Inoltre bisognerà essere in grado di esprimersi in una lingua straniera comunitaria (minimo: livello b2 del Quadro Comune Europeo di riferimento), ed essere in possesso di adeguate competenze nell’uso del computer. Ci sarà anche una domanda sulla normativa scolastica.
LE PROBABILITÀ. Le probabilità di superare l’ostacolo dello scritto variano per disciplina e grado. Una su venti, la possibilità di passare il test per gli insegnanti di lingua francese di scuola media. Una su tre, la possibilità per per gli insegnanti di scuola primaria e per quelli di lettere alle superiori. Uno su dieci per chi insegnerà lettere alle medie.
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