Cina, demolita di notte un’altra chiesa a Wenzhou
La notte dell’11 gennaio il governo cinese ha demolito la chiesa di Nangang, contea di Ruian, a Wenzhou (Zhejiang). Inutili le proteste dei cristiani, che si sono scontrati con la polizia intervenuta con centinaia di agenti per proteggere le squadre di demolizione. Il regime in Cina ha deciso di demolire la chiesa per costruire al suo posto un distretto commerciale.
«Chi vi dà il potere di demolire la chiesa?»
In uno dei tanti video circolati online, e subito censurati sui media cinesi, si vede una cristiana gridare: «Stanno picchiando le persone! Stanno arrestando la gente!». Un altro uomo urla: «Chi vi ha dato l’autorità di distruggere la chiesa?».
I lavori di demolizione, iniziati in piena notte, sono terminati alle prime luci dell’alba, quando la grande chiesa è crollata su se stessa.
La persecuzione dei cristiani in Cina
La storia della chiesa di Nangang è una summa perfetta della violazione dei diritti dei cristiani da parte del governo. La chiesa infatti si trovava su un terreno acquistato dai fedeli dopo aver ottenuto il permesso dal governo, che li aveva già cacciati in precedenza dal luogo centrale dove sorgeva la vecchia chiesa.
I cristiani hanno speso di tasca propria tra i 4 e i 6 milioni di dollari per acquistare il terreno e costruire la chiesa nel luogo assegnato dal governo. Quando la contea di Ruian si è sviluppata economicamente, il governo ha deciso di cacciare di nuovo i fedeli per sviluppare un distretto commerciale accettando però di rimborsali con una somma pari a 1,5 milioni di dollari. Quando i fedeli si sono rifiutati di firmare l’accordo, vista l’esiguità della somma, il governo ha deciso di demolirla ugualmente con la forza.
La campagna di demolizione continua
Wenzhou è una delle città con la più alta concentrazione di cristiani di tutta la Cina. Su 10 milioni di abitanti circa, almeno un milione sono cristiani. Per indebolire la presenza cristiana nel Zhejiang, l’allora segretario provinciale del Partito comunista, Xia Baolong (oggi vicepresidente della Conferenza politica consultiva del popolo cinese), demolì più di mille croci e chiese tra il 2014 e il 2016.
La campagna di persecuzione, pur essendosi affievolita dopo il 2016, non si è mai davvero fermata. Nel gennaio 2021 quattro croci sono state rimosse nottetempo dalle chiese del distretto di Longwan a Wenzhou.
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