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Nel sito dell’Istat si trova in prima pagina il comunicato stampa sul censimento della popolazione e la dinamica demografica relativi al 2020. Dal primo gennaio al 31 dicembre 2020, l’Italia ha perso ancora 405 mila residenti. Ma sono tutte le 19 pagine del lavoro che meritano attenzione perché sono la fotografia di un paese ammalato. Ne fa stato l’editoriale di Massimo Calvi su Avvenire dell’11 dicembre, dove si fa un paragone con la situazione demografica cinese. Infatti in Cina lo Stato ha chiesto alle coppie di fare almeno tre figli per sopperire alla crisi demografica prodotta dalla politica «criminale» (così Avvenire) del figlio unico, imposta per decenni a partire dal 1979 dal governo di Pechino alle famiglie cinesi. Le conseguenze di questa politica di controllo delle nascite per la Cina sono state devastanti e ora il governo neo nazionalcomunista cerca di correre ai ripari, sempre con i metodi impositivi dello statalismo. Ma la cosa che ci deve fare riflettere, scriv...
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