Dopo aver ricevuto una cartella esattoriale di 80mila euro un artigiano di Porotto (Fe), E.P. di 48 anni, si è tolto la vita ieri in casa sua sparandosi con un fucile che possedeva e che aveva regolarmente denunciato. L’uomo da tempo soffriva di una grave depressione causatagli dalla crisi della sua attività, per la quale era sempre stato molto apprezzato. Secondo il quotidiano La Nuova Ferrara, che ha divulgato la notizia, la cartella esattoriale sarebbe stata corretta, e non una delle “cartelle pazze” frutto di errori dei sistemi di archiviazione dell’Agenzia delle entrate.
CONTRIBUTI GIA’ VERSATI. Da quanto starebbe emergendo nelle prime ore dopo il delitto, la cartella esattoriale farebbe riferimento a contributi ficali che non risultavano pagati, ma per cui l’uomo aveva eseguito da tempo dei versamenti al proprio studio fiscale. Sono ancora in corso accertamenti sia su questo specifico caso che su altri casi analoghi che hanno coinvolto i clienti dello stesso studio commercialista dell’uomo. E.P. ieri aveva spiegato ai familiari di voler rimanere a casa, perché non si sentiva bene. Poi tra mezzogiorno e l’una è avvenuta la tragedia, nell’orto antistante la casa. A trovarlo senza vita sono stati ieri all’ora di pranzo la moglie e i figli (di 26 e 16 anni) che abitavano con lui.