«Perché un nuovo racconto della Divina commedia? Perché tutti possano riscoprire che dall’inferno si può uscire. A una condizione: che siano semplici di cuore»
È uscito di recente per i tipi di Ares il primo volume di Uscimmo a riveder le stelle. La Divina commedia raccontata ai ragazzi (e ai semplici di cuore), nuova fatica di Franco Nembrini, tornato a occuparsi di Dante dopo l’avventura editoriale di successo con Mondadori. Questa volta è accompagnato da Gianluca Recalcati, con la chiosa delle bellissime illustrazioni di Samuele Gaudio. Il target editoriale ondeggia in una fascia di età che va dagli undici ai quattordici, più eventuali “semplici di cuore” che non vogliano affrontare direttamente il testo di Dante, ma preferiscano affidarsi ad un sapiente “racconto” di quest’ultimo. A spiegare l’alto scopo dell’iniziativa è lo stesso Nembrini nell’introduzione del primo volume, dedicato all’Inferno: «In sintesi: perché un nuovo racconto della Divina commedia? Perché tutti, ragazzi e adulti, possano riscoprire che dall’inferno si può uscire. […] A una condizione: che siano semplici di cuore. Cioè ...