I ribelli separatisti ucraini, che hanno fondato le repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk, dopo aver strappato i territori al governo centrale di Kiev con le armi, hanno deciso di indire elezioni indipendenti. I rappresentanti di Donetsk hanno annunciato che il voto locale si terrà il 18 ottobre, quelli di Lugansk il primo novembre.
PROTESTE DI KIEV. Il governo ucraino ha protestato, affermando che simili elezioni rappresentano una violazione del cessate il fuoco stabilito a Minsk, firmato a febbraio da Russia e Ucraina con l’aiuto di Germania e Francia. Secondo il trattato, elezioni locali nelle zone controllate da ribelli possono tenersi solo in accordo con la legge ucraina.
I combattimenti tra le due fazioni, che hanno causato la morte di ottomila persone e miseria in tutto il paese, sono diminuiti ma non sono mai cessati del tutto. Nonostante la situazione sia migliorata rispetto all’anno scorso, soprattutto nelle ultime due settimane, la tensione rimane alta e l’annuncio fatto dal presidente ucraino lo dimostra.
BANDITI BERLUSCONI E DEPARDIEU. Oltre ai giornalisti della Bbc, sono state bandite dal paese tre emittenti televisive russe, il direttore dell’ufficio moscovita dei Diritti umani di Mosca, l’attivista Alexander Brod, molti politici russi e perfino l’attore francese amico di Vladimir Putin Gerard Depardieu e Silvio Berlusconi. Secondo Poroshenko, «queste sanzioni rafforzano le difese non solo dell’Ucraina ma di tutta l’Europa, perché è in corso una guerra».
Foto Ansa
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