La vera, colossale trattativa Stato-mafia avviene sotto gli occhi indifferenti dell’Europa. Sulla pelle degli immigrati
Altro che la trattativa “stadio-mafia” pateticamente smentita dal prefetto di Roma e dal ministro degli Interni: nell’indifferenza generale, lunedì scorso sulle pagine milanesi di Repubblica l’assessore Pd alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino ha denunciato un accordo Stato-mafia di proporzioni gigantesche, relativo alla gestione delle migliaia di esseri umani che in queste settimane vengono raccolti dalle navi italiane al largo delle coste libiche e trasportati in Sicilia. Da lì partono alla chetichella alla volta di Milano: solo di siriani ne sono arrivati 5.600 in sei mesi. Ma non si fermano, solo 8 hanno chiesto asilo: «È inutile che ci giriamo attorno: questi profughi, se non sono assistiti, fanno il loro viaggio grazie alle reti criminali. Di fatto il governo, volente o nolente, confida che la manodopera criminale porti via dall’Italia i siriani. Questa è l’esperienza che stiamo facendo in questi mesi».
Dunque, ricapitoliamo: c’è una Convenzione di Dublino, da poco rinnovata, in base alla quale l’Unione Europea se ne impippa dei profughi e prescrive che a provvedere all’accoglienza e all’integrazione dei potenziali titolari di protezione umanitaria sia il primo stato europeo dove essi approdano. Di fatto, scarica il problema sull’Italia e sugli altri paesi europei che si affacciano sul Mediterraneo. E c’è un paese, l’Italia, che si comporta come se avesse stretto un patto coi trafficanti di carne umana: con l’operazione Mare Nostrum va a raccogliere sotto costa i passeggeri delle barche dei clandestini, incrementando il giro d’affari e facilitando il lavoro degli scafisti libici; poi permette che sul suo territorio i nuovi arrivati siano gestiti da un secondo livello criminale, che opera tranquillamente in quanto permette al nostro paese di aggirare l’iniqua Convenzione di Dublino.
Questa è l’Europa che il 25 maggio chiederà ai cittadini di 28 paesi di andare a votare il nuovo parlamento europeo e di riaffermare l’egemonia dei “valori europei”. Detti valori includono, a quanto pare, il cinismo e il tirare a fregarsi fra paesi membri in materia di rifugiati, programmi di austerità in base ai quali centinaia di milioni di persone dovranno lavorare per decenni (o sopravvivere da disoccupati) per ripagare i debiti, l’esproprio delle politiche economiche nazionali che vengono interamente decise a Bruxelles e Francoforte, il lavaggio del cervello nelle scuole per imporre ai ragazzi l’ideologia Lgbt, l’introduzione di reati d’opinione per chi dissente dalla teoria di genere, il potere illimitato delle varie magistrature (le giudicanti e le costituzionali, le nazionali e le europee) che possono perseguitare un politico inviso all’establishment (il caso Berlusconi), annientare leggi votate dai parlamenti e sottoposte a referendum (fecondazione eterologa), arrestare un politico alla vigilia delle elezioni per condizionare il risultato (il caso Gerry Adams nell’Irlanda del Nord).
Tutto il potere alle lobby finanziarie, ai magistrati, alle burocrazie di Bruxelles e all’establishment tedesco. Unico modo di sottrarsi: accordi Stato-mafia. È questo il modello europeo che merita di essere esportato a Kiev e a Mosca?
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15 commenti
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La trattativa stato-mafia non esiste….ma va là va…..
Dai, già che ci siamo diciamo pure che la mafia non esiste!
È un’invenzione dei porci atei laicisti komunisti!!!
– Il Tecnarca
tecnarca, hai letto l’articolo oppure scrivi così, a cazzo, appena sveglio?
sai, quando fai il troll su 30 siti a 0,1€ a post non hai tempo di leggere bene…
l’immigrazione di pessima qualità che scioccamente assorbiamo da tanti anni sarà la rovina assoluta dell’Europa intera. Poi se parli di Forza Nuova si scandalizzano tutti, non si può votare, sono cattivi, i fasssisti ecc ecc mentre i partiti lecca-immigrati sono dati per favoriti. E allora state zitti.
D’accordo, Antonio !
L’unica strada è quella di blindare le frontiere, ormai è una vera e propria invasione, e la mala organizzata sia locale che straniera ci guadagna sopra !
@ Augusto
Il problema e’ appunto che nel Mediterraneo le frontiere non sono fisiche, quindi non si possono blindare. Si possono tentare respingimenti, ma devono essere fatti vicino alle coste libiche per evitare stragi.
Blindare in quel senso,Cisco, intercettare e respingere. ovviamente.
Da quello che so parlando con associazioni di immigrati, molte delle persone che arrivano in Sicilia vengono lasciate libere di andare verso il Nord Europa, evitando di registrarne l’accesso e prenderne impronte al fine di eludere la Convenzione di Dublino. Questo ha ripercussioni sulla sicurezza nazionale, ma viene fatto appunto per evitare di diversi far carico delle ingiuste disposizioni della convenzione. Se ci sia o meno di mezzo la criminalità organizzata non lo so, ma se c’è è certamente più organizzata dello stato. L’ideale sarebbe prendere l’iniziativa e costringere la LIbia a un accordo, peccato che in Libia non esistono interlocutori credibili ed è forse il governo (governo?) libico stesso complice dei trafficanti.
Ergo, o si fa finalmente una bella e seria guerra alla Libia – accettando quindi di andare contro Francia e USA, oltre che buona parte dei paesi mediorientali – oppure fa bene la Marina a limitare i danni salvando vite umane, cosa di cui dobbiamo giustamente essere orgogliosi, dato che non siamo certo noi i responsabili della tratta, bensì le vittime.
Piena condivisione di ciò che scrive Casadei, specie per quanto riguarda la lista di assurdità che l’Ue ci vuole imporre, quando ci viene spiegato in tuttele salse ( seppure per chi ha orecchie per intendere) che questo programma verrà attuato a prescindere da quello che gli europei vogliono o non voglio e da come votano e voteranno o si asterranno, cosa ribadita a chiare lettere da personaggi come van Rumpuy e Barroso. Per le élite bruocratiche e finanziarie di un’eurocrazia senza alcuna legittimazione elettorale, ma scaturita da nomine fra gente che si conosce fin dai tempi dell’università e circoli in cui si è cooptati, la democrazia è solo un ostacolo e i popoli, un retaggio del passato che bisogna resettare, annullandone l’identità, falsandone la storia, pilotandone le politiche di educazione. La trattativa è quella di una mafia con un’altra mafia, che viene autorizzata implictamente a fare il l’lavoro sporco’: Renzi non può scagliarsi – troppo facile! – contro gli scafisti, che rendono un servizio che va retribuito come quello delle ong, i cui costi per Stati e enti sovranazionali sono astronomici. Tanto è vero che, l’altra sera, a Anno Uno, non sapeva che replicare alla ragazza in fregola da esordio televisivo in prima serata che gli chiedeva di mobilitare le navi da crociera per imbarcare gli immigrati direttamente nei porti di partenza. La follia immigrazionista e la retorica multietnicista no limits sono dati ‘politico-ideologici’ senzaalcun rapporto con la reatà, che portano a questi estremi allucinanti.
Un solo motivo di distinguo, se non di dissenso, rispetto a ciò che con chiarezza, lucidamente e forse, un pizzico di coraggio (maledetta la società che chiede coraggio ai giornalisti, perché vuol dire che non ha più o che sta perdendo la libertà) scrive Casadei: Caritas e altri enti di assitenza si spartiscono una torta che va ben oltre i 9,3 milioni di euro al mese che ci costa Mare Nostrum, nulla ci viene detto dei costi di gestione dei nuovi arrivati. Per non parlare delle prospettiva di quello che è stato definitio ‘sostituzionme di popolazione’ e genocidio culturale in nome dell’accoglienza.
Totalmente d’accordo con Raider, e comunque quando poi qualcuno parla di Piano Kalergi, subito lo si accusa di complottismo, cospirazionismo, ecc
Sì, certo: ma, ormai, c’è poco da accusare di complottismo, cospirazionismo, ecc… I fatti sono sotto gli occhi di tutti: le scelte politiche di non governo dell’immigrazione, di cedimento su tutta la linea, di perdita della sovranità per conto dell’Ue – che incarica la Boldrini, come una picciotta mandata a riscuotere il pizzo, che, se vuole essere aiutata dall’Ue sul fronte migratorio, sarà solo in cambio di ulteriori cessioni di sovranità – e di non controllo di frontiere e territorio; il multiculutalismo che parifica leggi europee e sharya e recepisce nelle sentenze dei tribunali le ‘attenuanti cutlurali’ riguardo reati come furto, violenza a scopo di libidine, segregazione della donna, discriminazione fra infedeli e islamici, ecc…, e altri disastri che sarebbe lungo e tutto sommato, inutile elencare qui, non sono un complotto, ma una coerente politica di lotta all’identità storica, all’eredità culturale, al patrimonio civile, all’equilibrio demografico dei popoli europei.
E stasera, a Quinta Colonna, di fronte al naufragio di un barcone a 40 miglia di distanza dalla costa libica, Renzi, ignorando ciò che gli viene riferito non dall’evanescente Alfano, ma dai funzionari di svariati Ministeri e cioè, che è l’operazione Mare Mostrum a attirare sempre più una marea migratoria incontenibile, diceva che no, salviamo vite umane. Che a mettere in pericolo sono proprio le partenze in esponenziale aumento: a meno Renzi non mandi davvero aerei di linea – sempre che i venturi padroni arabi della nostra compagnia di bandiera siano d’accordo – e navi da crociera a imbarcare africani non solo nei porti libici, ma, per non esporli ai rischi di traversate di Paesi dalla legalità assai dubbia e delle traversate di monti e deserti, direttamente nelle terre d’origine.
E non dimentichiamo i furbetti che riescono a estorcere allo stato i famosi 30 euro al giorno, ma forse questa è una leggenda metropolitana. Forse?
Ciò che conta non è chi li aiuta a venire, ma sono coloro che arrivano. Naturalmente in Italia viene tutta gente che vuole solo lavorare, i nullafacenti che bivaccano nelle piazze, e coloro che vendono cianfrusaglie varie, rimangono a casa loro. Per non parlare poi dei criminali e spacciatori, sanno benissimo che in Italia hanno la vita dura, e sanno anche, che al minimo sgarro li sbattono in galera e buttano la chiave, mica sono fessi!