I cardini di una politica fondata su una sana antropologia sono vita, famiglia, libertà di educazione e libertà religiosa. Sono cardini spesso negati da chi nello schieramento dei partiti delle varie nazioni si colloca a sinistra. Sta diventando difficile trovarne traccia fra chi si colloca a destra: Marine Le Pen e il suo Front national – per fare l’esempio più significativo di una destra di nuovo vincente – non hanno mai nascosto posizioni favorevoli all’aborto e al matrimonio fra persone dello stesso sesso.
Su un tema così qualificante per il rispetto dell’uomo qual è la libertà religiosa l’ultima trovata della giovane leader è l’opposizione alla differenziazione dei menù nelle mense scolastiche: bando ai cibi halal per i musulmani o kosher per gli ebrei, più spazio al maiale! In undici città francesi ci sono altrettanti sindaci del Fn, quindi si passa dalla propaganda elettorale ai fatti.
Che la salciccia diventi il simbolo dei valori e della tradizione della Francia è un po’ deludente: se si pretende, con ragione, che la laïcité non vieti di portare al collo un crocifisso o di indossare la felpa della Manif, non è coerente in nome della laïcité imporre un cibo eguale per tutti, anche quando sarebbe semplice garantire una diversificazione rispettosa della confessione di ciascuno; e se si chiede, con ragione, rispetto per i cristiani che vivono in Stati dove domina la sharia, accompagnare la richiesta col buon esempio la rafforza.
Amareggia che, fra una sinistra libertaria e relativistica e una destra per la quale l’identità nazionale coincide con l’hot dog, nessuna forza politica rappresenti nei fatti il popolo che scende in piazza per chiedere la tutela e il rilancio della famiglia naturale: basta pensare a quanto il futuro di una nazione dipenda dal suo sviluppo demografico. È un problema solo della Francia?