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Dopo la chiusura, duemila lavoratori attendono di capire cosa accadrà. Un'azienda molisana vuole riassorbire i 1.312 ex dipendenti, ma c'è il problema dei 650 lavoratori esodati e dei 200 lavoratori dell'indotto che non hanno ancora ricevuto la cassaintegrazione. Intanto una delle aziende si reinventa per sopravvivere.

Intervista a Mario Sala, presidente della commissione Attività produttive: «Oggi la Regione ha approvato il progetto di legge “Misure per la crescita, lo sviluppo e l'occupazione. Un passo avanti importantissimo che prevederà, tra le altre cose, la diffusione dell'apprendistato come contratto prevalente e lo stop agli stage gratuiti».

Eleonora Voltolina, ex precaria e oggi direttrice della testata web più nota tra i precari e le nuove misure sul lavoro. «Ho sentito preannunciare un vietnam parlamentare. Mi sembrano esagerazioni, perché gli aiuti previsti per i licenziati saranno tanti. Finalmente si passa alla tutela non del posto, ma del lavoratore»

L'Isfol, l'ente nazionale di ricerca per lo sviluppo della formazione professionale, fotografa la situazione dei lavoratori. Sono ben 569 mila i co.co.pro che hanno un unico contratto full time, in media hanno meno di 30 anni e lavorano al Nord. Il reddito medio delle donne è quasi la metà di quello degli uomini in media.

Il viceministro al Welfare Michel Martone dice che chi si laurea tardi è uno sfigato. Reazioni dure dalla rete e da diversi esponenti politici. Lui rettifica, ma ribadisce il concetto: «È stata un’uscita infelice e non avrei dovuto usare quel termine. Ma ho detto una verità scomoda, ho toccato un nodo scoperto e ho messo il dito nella piaga»

Secondo Stefano Colli Lanzi, ad di Gi Group, «dobbiamo superare la dualità del mercato del lavoro e la Fornero si muove nella giusta direzione. Gli ammortizzatori sono positivi e hanno avuto un ruolo importante. E la posizione dei sindacati è comprensibile. Purché si sviluppino politiche attive e flessibilità in uscita».
