mubarak
Il pericolo che la Rivoluzione del 25 gennaio possa finire molto male non sta principalmente nel problema dei rapporti fra civili e militari, ma nella capacità o meno delle nuove autorità di invertire il declino economico e di rispondere alle attese degli egiziani poveri, che rappresentano la maggioranza della popolazione.
I ballottaggi del primo turno ridimensionano il risultato degli estremisti salafiti e migliorano quello dei Fratelli Musulmani, che avranno circa la metà dei seggi in Parlamento. Ma non possono allearsi con i salafiti, sono troppo diversi. L'unico modo per non diventare subalterni dei militari è allearsi con le forze democratiche che hanno lottato in piazza Tahrir
Parla a Radio Tempi p. Bernardo Cervellera, direttore di AsiaNews: «Stiamo assistendo a un’alleanza tra esercito e Fratelli Musulmani, o perlomeno gruppi estremisti di salafiti. Stanno tradendo la primavera araba, un movimento di gente che chiede riconoscimento della parità di diritti e doveri per cristiani e musulmani, laicità dello Stato e maggior rispetto della donna»
Lo attesta un rapporto dell'Euhro, secondo cui le ripetute violenze degli estremisti islamici salafiti stanno causando la fuga dei copti. Preoccupano anche le violazioni dei diritti umani da parte dell'esercito. In otto mesi, 12 mila persone sono state giudicate da una corte militare. Sono state 2 mila in tutta l'era Mubarak