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Roberto Formigoni, in un'intervista rilasciata a Repubblica, ha dichiarato: «Di fronte a una situazione ormai drammatica il governo ha l'obbligo di mettere in campo alcune riforme che aiutino l'Italia a ripartire. Le parole d'ordine sono imprese, famiglia ed enti locali, che devono avere indietro le risorse che la manovra gli ha tagliato»

Gli studenti stranieri sono passati da 150.000 a 700.000. Situazione difficile soprattutto al Nord. Parla a Tempi.it Mariella Ferrante, presidente di Diesse Lombardia: «Non ci sono solo i musulmani, i sudamericani soprattutto creano problemi. Ecco perché vogliamo libertà di reclutare gli insegnanti: in situazioni difficili, devi avere quelli giusti»

L'assessore al Bilancio di Regione Lombardia Romano Colozzi critica la manovra del governo: «I tagli sono necessari ma non possono essere lineari. Il governo poi non ci ha neanche avvisati. Il federalismo prevede il contrario. I tagli sono indiscriminati, non c'è meritocrazia. Le Regioni producono il 16% della spesa pubblica e dovrebbero subire il 16% dell'importo totale dei tagli. E invece è maggiore al 50%. Mentre si azzera il federalismo, non si toccano gli sprechi»

Renato Farina commenta a Radio Tempi la sospensione di due mesi del direttore del Giornale Alessandro Sallusti per aver fatto scrivere il parlamentare del Pdl su Libero, anche se a titolo gratuito. Farina: «E' come se avessi la peste», l'Ordine dei giornalisti lede il mio diritto a esprimere un’opinione e quello dei cittadini a essere informati sui lavori di un parlamentare

Il presidente di Regione Lombardia Roberto Formigoni ha risposto oggi all'appello del giornalista Antonio Socci, pubblicato su Tempi.it, di rifare il Movimento popolare: «A me, che l'ho fondato e mi sono battuto e ci ho lavorato con grandissimo entusiasmo per 12 anni, queste proposte scaldano il cuore. Valuteremo se ci sono veramente le condizioni e le opportunità»

Si terrà in piazza Duomo a Milano l’inaugurazione de “L'Israele che non ti aspetti”. Formigoni: «L'amicizia dell'Italia e della Lombardia con Israele è senza se e senza ma». Pisapia: «Milano deve continuare a essere un punto di incontro fra culture, popoli e civiltà». Ignorati i contestatori, l'ambasciatore israeliano ringrazia
