Dalla parte di città bombardata notte e giorno da ribelli e jihadisti, fratel Georges Sabe scrive una poesia di speranza: «Vivere ad Aleppo significa vivere ogni giorno l'avventura della vita e della morte»
La voce riguarda padre Tom Uzhunnalil, rapito dai jihadisti in Yemen. La notizia, rimbalzata dall'Austria all'India, al momento è «priva di fondamento»
In occasione della Pasqua, Nabil Antaki, medico della parte di Aleppo sotto il controllo del governo e circondata dai jihadisti, ha scritto una lettera
Camillo Ballin, vicario apostolico dell'Arabia settentrionale: «Queste suore hanno dato il pane ai musulmani vecchi e disabili e in cambio hanno ricevuto colpi di arma da fuoco»
Approfittando del cessate il fuoco, i cristiani ritrovano la loro città, sfigurata dagli attentati terroristici che in questi anni non si sono mai fermati
La polizia belga, secondo il sito Dh.be, ha trovato un video che «tende a dimostrare che l'obiettivo ultimo era condurre un attacco nucleare sul continente europeo»
La stampa internazionale, come da cinque anni a questa parte, continua a leggere la guerra siriana in modo unidirezionale. Ma le "bombe dell'inferno" dei ribelli non uccidono meno di quelle russe
Mentre l'esercito siriano avanza verso le postazioni dei jihadisti, gli islamisti intensificano la pioggia di missili sui quartieri civili. E padre Ibrahim scrive una lettera
Il direttore di Cumhuriyet è in prigione per lo scoop sulle armi inviate ai terroristi in Siria. «Il caso dimostra che la nostra giustizia non è indipendente»
Kenya. I miliziani di Al-Shabaab, saliti su un bus, avevano cercato di dividere i cristiani dai musulmani per uccidere solo i primi, ma lui si era opposto: «Uccideteci tutti o andatevene»