Mi è capitato, in questi giorni dopo gli attentati, di ascoltare e riascoltare il Requiem di Mozart, uno dei grandi capolavori della musica sacra occidentale
Qui a Tempi siamo così insensibili che non capiamo che, tolta la melodia, le parole, il ritmo e gli accordi, la canzone è un «capolavoro assoluto» perché ispira sentimenti di pace
La canzone è diventata il cullante sottofondo per smaltire la sbronza di sgomento per l’efferatezza della strage. Ma ciò che propone non è un mondo di pace, ma un mondo anti-umano