Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
    • Dicembre 2021
    • Novembre 2021
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
    • Dicembre 2021
    • Novembre 2021
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Esteri

Per commemorare i morti di Parigi, non cantate Imagine di John Lennon. È un inno alla violenza

La canzone è diventata il cullante sottofondo per smaltire la sbronza di sgomento per l’efferatezza della strage. Ma ciò che propone non è un mondo di pace, ma un mondo anti-umano

Aldo Vitale
17/11/2015 - 9:48
Esteri
CondividiTwittaChattaInvia

«Immagina che non esista paradiso, facile se provi; nessun inferno sotto di noi; sopra solo il cielo; immagina che tutta la gente viva solo per l’oggi. Immagina che non ci siano nazioni, non è difficile da fare, niente per cui uccidere e morire, e nessuna religione. Immagina tutta la gente che vive in pace»: così scriveva John Lennon nella sua celebre canzone “Imagine” che sta costituendo per l’opinione pubblica europea il cullante sottofondo per smaltire la sbronza di sgomento per l’efferatezza della strage di Parigi.

La celebre canzone di Lennon viene, infatti, in queste ore proposta come simbolo di pace e fratellanza.

LEGGI ANCHE:

Papa Francesco alla Consacrazione di Russia e Ucraina al Cuore immacolato di Maria

La pace è un miracolo e non è da ingenui inginocchiarsi per chiederlo

16 Maggio 2022
Marcia di Pasqua, Berlino, Germania, 16 aprile 2022

Ma che pace cantano quelli di “Imagine”?

15 Maggio 2022

Ma è proprio così?

No, la canzone di Lennon, seppur pregevole sotto l’aspetto melodico, è un vero e proprio inno alla violenza, per molteplici motivi che per essere compresi devono suddividersi in due parti, quelli ex fide e quelli ex ratione, cioè quelli che costituiscono una critica alla luce della fede e quelli che costituiscono una critica alla luce della ragione.

Alla luce della fede, infatti, negare il paradiso o l’inferno è qualcosa di radicalmente antireligioso in genere, ed anticristiano in particolare, specialmente se si propugna una visione per cui ciò che conta è solo il cielo sopra di noi, ovvero nella più rosea delle ipotesi una visione panteistica ed emanazionista, ma nella più scura una materialistica ed ateistica della vita e del mondo.

La prospettiva contenuta nella canzone di Lennon tradisce, infatti, una totale negazione della vera ed autentica interpretazione dell’essenza dell’uomo, cioè una interpretazione trascendente, che sia in grado come tale di cogliere l’essere dell’uomo. Lennon ad un profondo ancorarsi ontologico, preferisce una superficiale ricognizione emotiva e psicologica non in grado di cogliere la vera essenza dell’umanità, dell’amore e della fratellanza.

Lennon in sostanza rifugge l’essere dell’uomo, e quindi nega la sua verità e, come insegna la storia, ogni volta che viene negata la verità si compie una violenza, nel caso di specie una violenza culturale, ma per questo non meno esecrabile.

Sulla erroneità di una simile impostazione oggi così diffusa a tutti i livelli ha avuto modo di scrivere Benedetto XVI: «La rivelazione cristiana sull’unità del genere umano presuppone un’interpretazione metafisica dell’humanum in cui la relazionalità è elemento essenziale. Anche altre culture e altre religioni insegnano la fratellanza e la pace e, quindi, sono di grande importanza per lo sviluppo umano integrale. Non mancano, però, atteggiamenti religiosi e culturali in cui non si assume pienamente il principio dell’amore e della verità e si finisce così per frenare il vero sviluppo umano o addirittura per impedirlo. Il mondo di oggi è attraversato da alcune culture a sfondo religioso, che non impegnano l’uomo alla comunione, ma lo isolano nella ricerca del benessere individuale, limitandosi a gratificarne le attese psicologiche» (Caritas in veritate, 55).

Alla luce della ragione, invece, occorre considerare quanto segue.

In primo luogo: l’idea che non ci debbano essere nazioni, è una idea violenta – non a caso alla base dell’internazionalismo socialistico rivoluzionario tra XIX e XX secolo – in quanto nega l’essere relazionale e politico dell’uomo come tale già scoperto dalla razionalità del pensiero greco che in Aristotele ha avuto modo di esprimere il suo massimo vertice.

In secondo luogo: l’idea che non ci debba essere la proprietà è anch’essa una idea violenta – non a caso alla base di molti movimenti politici e ideologici che in nome di questo principio hanno portato più morte e devastazione di quelle a cui pensavano di rimediare – poiché nega una delle espressioni dirette del diritto naturale, cioè quel diritto che per natura, per la natura dell’essere umano, attiene alla retta ragione, cioè alla razionalità umana.

Lennon e i suoi seguaci, così intenti a sorvolare la realtà invece di immergervisi, cadono nell’equivoco che la proprietà sia un male in sé, senza comprendere non solo che essa è un bene, come ogni manifestazione del diritto naturale, ma che semmai ad essere un male è soltanto l’uso che di questa si può fare, così come insegna la dottrina evangelica, per esempio, in tema di ricchezze e di uso delle stesse.

Non a caso un filosofo illuminista del calibro di Kant ha avuto modo di precisare che la proprietà è una relazione non tra cose e persone, ma una relazione morale tra persone e come tale imprescindibile poiché presidio della civile convivenza.

In terzo luogo: l’idea più violenta di tutte è quella per cui non dovrebbero esistere le religioni, poiché con questa ambizione si colpisce la vera essenza dell’uomo che, come ricorda Nikolaj Bardjaev non è un ente strettamente biologico o psicologico, ma spirituale.

L’esperienza storica, in tal senso, è fin troppo ampia e dimostra che nel XX secolo, cioè “il secolo delle idee assassine” come lo ha definito Robert Conquest, che è stato il secolo più anti-religioso della storia umana (almeno fino al XXI appena iniziato), la pace e la convivenza sono state violate e lese molto più che nei secoli precedenti contraddistinti da una maggiore appartenenza individuale e sociale al credo religioso di riferimento.

Ritenere che si debbano elidere le religioni, significa colpire al cuore l’essere spirituale dell’essere umano. Come ha precisato, infatti, Abraham Heschel «essere uomini implica essere sensibili al sacro […]. Sentire il sacro è sentire cosa è caro a Dio».

Nella pretesa eliminazione di tutte le religioni Lennon spazza via anche ciò che rende umano l’essere umano, poiché, come ha ben puntualizzato Hegel «poiché l’uomo è un essere pensante, né il sano senso comune né la filosofia rinunceranno mai ad elevarsi a Dio partendo e venendo fuori dalla visione empirica del mondo».

Infine: il concetto di pace che si evince dalla suddetta nota canzone, non esprime la vera ed autentica pace. Sul punto, infatti, il Concilio Vaticano II ha insegnato che la pace è qualcosa di ben più complesso e meno infantile: «La pace non è la semplice assenza della guerra, né può ridursi unicamente a rendere stabile l’equilibrio delle forze avverse […]. Per questo la pace non è mai qualcosa di raggiunto una volta per tutte, ma è un edificio da costruirsi continuamente» (Gaudium et spes, 78).

La pace, dunque, come ricorda Baruch Spinoza «non è assenza di guerra: è una virtù, uno stato d’animo, una disposizione alla benevolenza, alla fiducia, alla giustizia».

Ecco allora che viene alla luce tutta la carica di violenza della canzone di Lennon, poiché è tutta tesa a negare radicalmente la verità costitutiva dell’essere umano e della realtà, rappresentando un vero attentato culturale alla pace autentica, cioè alla stabile e giusta convivenza relazionale, politica e spirituale dell’essere umano.

In conclusione, allora si possono adottare ancora una volta le lucide riflessioni di Benedetto XVI in occasione della XXXIX giornata mondiale della pace dell’1 gennaio 2006 allorquando ha avuto così modo di ricordare: «L’autentica ricerca della pace deve partire dalla consapevolezza che il problema della verità e della menzogna riguarda ogni uomo e ogni donna, e risulta essere decisivo per un futuro pacifico del nostro pianeta».

Foto Ansa

Tags: Benedetto XVIImaginejohn lennon
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

Papa Francesco alla Consacrazione di Russia e Ucraina al Cuore immacolato di Maria

La pace è un miracolo e non è da ingenui inginocchiarsi per chiederlo

16 Maggio 2022
Marcia di Pasqua, Berlino, Germania, 16 aprile 2022

Ma che pace cantano quelli di “Imagine”?

15 Maggio 2022
Rosanna e Vittorio Messori

La santità “comune” di Rosanna Brichetti Messori

19 Aprile 2022
Papa Benedetto XVI con Marcello Pera, Vaticano, 4 marzo 2006

Auguri Benedetto XVI, «il Papa che ci ha insegnato che il cristianesimo non è una teoria»

16 Aprile 2022

La Chiesa non può abbandonare l’Europa a se stessa

16 Aprile 2022

La salvezza non è nella tranquillità, ma nella verità

15 Aprile 2022
Per commentare questo contenuto occorre effettuare l'accesso con le proprie credenziali.

Video

Don Luigi Giussani
Video

Don Giussani, mondo e missione – L’incontro con Camisasca e Alberti

Redazione
17 Maggio 2022

Altri video

Lettere al direttore

Abhay nella scuola paritaria per ricchi (di umanità)

Emanuele Boffi
4 Maggio 2022

Read more

Scrivi a Tempi

I nostri blog

  • La preghiera del mattino
    La preghiera del mattino
    Al processo Ruby ter momenti degni dello studio di Lilli Gruber
    Lodovico Festa
  • Good Bye, Lenin!
    Good Bye, Lenin!
    I sabati di lavoro dei profughi ucraini per i polacchi «in segno di gratitudine»
    Angelo Bonaguro
  • Libri in povere parole
    Libri in povere parole
    Eureka Street; Uno di noi; La morte viene per l’arcivescovo
    Miber
  • Il Deserto dei Tartari
    Il Deserto dei Tartari
    La sentenza sul doppio cognome esalta il feticcio della libera scelta
    Rodolfo Casadei
  • Cartolina dal Paradiso
    Cartolina dal Paradiso
    Don Carlo Brezza, l’amico che mi ha insegnato a vivere la fede con allegria
    Pippo Corigliano

Foto

Foto

“Investire in educazione”. Incontro sulla mostra “Alleanza scuola lavoro”

10 Maggio 2022
Foto

“Droga, le ragioni del no. Scienza, prevenzione, contrasto, recupero“

2 Maggio 2022
Foto

Avsi Run al Parco di Monza per sostenere i progetti dell’ong in Ucraina

27 Aprile 2022
Foto

“Vieni dietro a me” chiude le iniziative della mostra “Emilia Vergani. Saggia e ardente”

21 Aprile 2022
Foto

Armenia 1915: il grande male

21 Aprile 2022

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2021: euro 155.773,68. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
    • Dicembre 2021
    • Novembre 2021
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Società
    • Social network
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Tempi Media
    • News
    • I nostri blog
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist