Consulente dell’Ipcc e del Congresso Usa, l'”eroe” ecologista osa scrivere che i catastrofisti esagerano e il cambiamento climatico non è la fine del mondo. Ora «passerà anni a difendere il suo articolo»
La rivista dei guru della pubblicità si inventa un esercizio che farebbe faville al Cop25: trovare al cambiamento climatico il nome più terrificante possibile per «spingere la gente all’azione»
Piano col catastrofismo, dice un fisico illustre che ha studiato le nubi per tutta la vita: per il pianeta ci sono più difese in cielo e in terra che in tutte le nostre carbon tax.
Undicimila «World Scientists» invocano la riduzione della popolazione per salvare il clima. Il ministro dell’Istruzione inserirà anche questo nelle 33 ore di ambientalismo che vuole introdurre a scuola?
L’ad di Eni Claudio Descalzi spiega all’ultra impegnata Repubblica perché le mitiche carbon tax fanno solo il gioco dei paesi che producono più Co2 nel mondo
Grande intervista a Francesco Bernardi, imprenditore allergico a demagogia e affarismo “green”: «Giusta la lotta all’inquinamento, ma i cambiamenti climatici non dipendono solo dall’uomo. Anzi, i numeri dicono che il nostro contributo è minimo»
L’uomo non è il padrone del mondo e nemmeno il suo cancro: per difendere davvero l’ambiente serve più umiltà e meno ideologia. Guida ai contenuti del numero di settembre del mensile
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