A tre settimane dal secondo grado di giudizio per il cardinale accusato di pedofilia, George Weigel solleva altre domande sulla campagna mediatico-giudiziaria contro di lui
George Pell
Ecco perché chi ha a cuore la Chiesa (e lo stato di diritto) deve sperare che l’ingiusta condanna per pedofilia del “numero tre del Vaticano” sia rovesciata in appello. Sapendo che forse nemmeno così si fermerà l’isteria anticattolica
Nel numero di aprile del mensile, George Weigel spiega in esclusiva per Tempi perché nei confronti del cardinale George Pell è in atto una «persecuzione»
Ce n’è abbastanza per ritenere che il cardinale sia stato condannato ingiustamente. Eppure all’uscita della corte, è stato accolto da urla del tipo: «Sei un mostro. Brucerai all’inferno!»
Il giudice Peter Kidd non vuole fare del cardinale «un capro espiatorio» ma decide in via «inusuale» (Bbc) di darlo in pasto ai media. Un giornalista della Reuters si dice «stupito» dalla sentenza visto l'alto numero di testimoni che lo scagionavano
Secondo l'esperto di Diritto australiano, Jeremy Gans, «la difesa ricorrerà in appello perché la sentenza di condanna è stata irragionevole. E ha basi solide per sostenerlo»
L'intellettuale e teologo George Weigel in difesa del cardinale Pell: «La giuria di primo grado non poteva razionalmente raggiungere il verdetto di condanna sulla base delle prove»
«Il numero 3 del Vaticano» sarebbe stato trovato colpevole di abusi sessuali su minori. Ma i dubbi sull'equità del processo contro di lui abbondano
Al termine del Sinodo sulla famiglia, che si è chiuso il 25 ottobre, il cardinale George Pell, prefetto della Segreteria per l’Economia della Santa Sede, ha rilasciato un’ampia intervista al National Catholic Register. Interrogato sulla presunta apertura della Chiesa cattolica a dare la comunione ai divorziati risposati «caso per caso», risponde: «Nel testo non c’è ambiguità. Si […]
Nel 1966 era una Guardia rossa e demoliva le chiese. Dopo aver abbandonato la Cina, ha ritratto il Pontefice. la vicenda di un insolito ateo
