«Prima di lanciare un Btp day devi attendere che il trend si trasformi da negativo a positivo. Non si può giocare con i risparmi di una famiglia. L'Abi ha fatto una mossa assurda: fai il patriota senza sapere cosa accadrà domani». Intervista all'economista Paolo Barrai che ha spiegato anche perché convine portare i risparmi oltre le Alpi
banche
Se per certi versi lo spread è paragonabile a quello che prima dell’euro era il rapporto di cambio lira/marco, la beffa, per le aziende italiane, è che questa volta non ci sono neanche i risvolti positivi sul lato esportazioni della svalutazione della liretta… Pubblichiamo l'editoriale finanziario di Alessandro Frigerio (RMJ Sgr) che compare sul numero 46/2011 di Tempi, da oggi in edicola
Non è bastato l’annuncio delle dimissioni di Silvio Berlusconi, timbrato e controfirmato dal Presidente della Repubblica. Non è bastato l’impegno, timbrato e controfirmato dal Quirinale, di un percorso parlamentare chiaro e rispondente alle richieste dell’Europa. Come si vede, lo spread vola. Comanda lo spread
Sarkozy ride ma i banchieri, gli investitori e i risparmiatori francesi no. Hanno in pancia oltre 400 miliardi di titoli italiani e il debito è puntualmente onorato, il patrimonio pubblico e il risparmio privato italiani sono imbattibili, l’indice di disoccupazione è migliore di quello francese. E le nostre banche non scoppiano come quelle francesi di titoli semi-insolventi
La lezione del premier ungherese Viktor Orban, che darà alle banche una bella stangata. Potrebbe diventare legge un progetto per cui chi ha debiti in valuta estera con le banche ungheresi, potrà saldarli in un'unica rata a un tasso di cambio fisso. Così chi ha acceso mutui risparmierà il 25 per cento e le banche perderanno miliardi. Comprese Unicredit e Intesa Sanpaolo
L'economista Giulio Sapelli critica a Tempi.it le inutili campagne di stampa sui tagli alla politica. Serve ben altro, come «alzare in un giorno l'età pensionabile fino a 67 anni e detassare il lavoro e le imprese». Bisognerebbe poi «uscire dall'euro perché qui rischiamo di fare la fine della Grecia». Solo una vera unità politica europea «potrà invertire la tendenza»
Riportiamo un articolo che uscirà sull'Osservatore Romano di domani dove il presidente dello Ior Ettore Gotti Tedeschi, riferendosi all'Italia senza citarla mai in modo esplicito, propone non "di usare il denaro delle famiglie per ridurre il debito pubblico" ma di "convogliare parte del risparmio liquido disponibile nel rafforzamento delle medie imprese"