Siria. Al Qaeda si spacca. Gli scontri tra gli oppositori di Assad causano 2.300 morti in un mese
Mentre il primo round di colloqui a Ginevra II per fermare la guerra in Siria si è concluso con un bella nulla di fatto, continuano i combattimenti in Siria, specie ad Aleppo, dove il governo ha fatto decine di vittime, e in altre città dove a combattersi a vicenda sono i qaedisti dell’Isil e altre formazioni estremiste islamiche.
GUERRA TRA ESTREMISTI. In un solo mese, gli scontri tra Stato islamico dell’Iraq e del Levante, Al Nusra, estremisti islamici legati al Fronte islamico e ribelli hanno causato più di 2.300 vittime.
Sabato, come affermato dall’Osservatorio siriano per i diritti umani, l’Isil è anche riuscito a uccidere il leader della potente brigata islamista Liwa Al Tawhid e quello del gruppo Suqour Al Sham.
GUERRA TRA QAEDISTI. Mentre il battaglione qaedista continua la sua guerra contro Assad e i ribelli, un articolo firmato “commando generale di Al Qaeda” e pubblicato su diversi siti jihadisti ha di fatto disconosciuto ogni legame tra il movimento terroristico e l’Isil: «Il commando generale di Al Qaeda non ha legami con l’Isil e non è responsabile per le azioni del gruppo, che si è scontrato quest’anno con altri ribelli».
LA LEGGE DI DIO. Se Al Qaeda ha deciso di allontanarsi così nettamente da un suo ex affiliato è perché l’Isil, guidato da Abu Bakr Al Baghdadi, ha rifiutato ripetutamente la leadership di Al Zawahri, che a maggio ha chiesto a Baghdadi di tornare in Iraq e all’Isil di obbedire all’altra formazione qaedista che combatte in Siria: Al Nusra. Baghdadi non ha ascolto il leader di Al Qaeda e ha risposto così, troncando i rapporti: «Mi trovo a dover scegliere tra la legge di Dio e la legge di Zawahri e scelgo la legge di Dio». Le lotte interne ad Al Qaeda in Siria sarà un problema in più da affrontare per i partecipanti di Ginevra II.
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La “Amica delle Siria” Emma Bonino preme per portare loro aiuti “umanitari”.